La vecchia politica pensa che gli italiani abbiano già dimenticato il Decreto fiscale e la legge nazionale di Stabilità 2018. In base a questi due provvedimenti, voluti dal Governo Gentiloni e approvati lo scorso dicembre dal Parlamento nazionale, ogni famiglia pagherà quest’anno quasi mille euro di tasse in più! Ma di questo Renzi, Grasso e Berlusconi non parlano!
Matteo Renzi, dopo aver ‘infilato’ il canone Rai nella bolletta dell’Enel, adesso lo vuole abolire. Il leader di Liberi e Uguali Piero Grasso, dopo aver fatto approvare, da presidente del Senato, a velocità supersonica, tutte le peggiori leggi volute dallo stesso Renzi – dal Jobs Act alla ‘Buona scuola’, per citarne solo due – adesso ci propone l’abolizione delle tasse universitarie. Berlusconi, tanto per cambiare, ripropone quello che promette dal 1994 e che, pur avendo governato, non ha mai realizzato: la riduzione della pressione fiscale.
Promesse e chiacchiere da campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo. Il problema è che, a fronte di queste proposte, ci sono già i fatti concreti contenuti del Decreto fiscale e nella legge nazionale di Stabilità 2018 di cui nessuno parla.
Questi signori politici della vecchia politica – PD, Liberi e Uguali (che alla fine è una costola dello stesso PD), UDC, Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia (queste due ultime forze politiche, alla fine, si presentano alleate di Berlusconi: che credibilità possono riscuotere tra le persone ragionevoli?) – pensano veramente che gli italiani siano ingenui?
Purtroppo lo pensano. E con le loro promesse da vecchia politica continuano a prendere in giro l’Italia, gli italiani e, volendo, anche se stessi.
A fronte delle promesse elettorali facciamo parlare i fatti.
La notizia che il Governo Gentiloni (quello che sta “governando bene” e che gli italiani “apprezzerebbero”) e il Parlamento nazionale di “nominati” hanno aumentato le bollette per le forniture elettriche del 5,3% e le bollette del gas del 5% è passata quasi inosservata.
Conti alla mano, per una famiglia tipo che ogni anno spende circa 530 euro e oltre mille euro di gas, l’Authority per l’energia prevede un aumento complessivo di quasi 60 euro in 12 mesi (la stima è stata effettuata sul periodo che va da aprile al marzo dell’anno successivo).
Apparentemente gli aumenti non sembrano ‘salati’. Ma è un’illusione. ADUSBERF (l’Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari e Finanziari) ha calcolato una lunga serie di altri rincari per le tasse e i beni di consumo che si colpiranno famiglie e imprese italiane quest’anno. Vediamoli.
Secondo l’ADUSBEF, nel 2018, ogni famiglia italiana pagherà, in media, 49 euro in più per la TARI (la tassa sui rifiuti), 156 euro in più per le tariffe professionali e artigianali e 18 euro in più per i servizi postali.
Aumentano anche nel silenzio assoluto i ticket sanitari (in media 55 euro a testa). E aumento anche per i costi bancari (38 euro).
Non è finita. E’ aumentato – sempre nel silenzio generale – il costo delle polizze auto (in media 25 euro per ogni assicurato). E l’aumento dei pedaggi autostradali (il calcolo fatto da ADUSBEF prevede un aumento di 40 euro per ogni automobilista).
Fatti quattro conti, l’ADUSBF ha calcolato che ogni famiglia italiana, nel 2018, pagherà 952 euro in più di tasse rispetto al 2017!
Sarebbe stata l’occasione per avvertire gli italiani di risparmiare in vista di questi nuovi esborsi. Invece si cerca di spingere la gente ad acquistare con gli ‘sconti’ per sostenere un’economia destinata a diventare ancora più asfittica.
Non è il caso, prima di prendere sul serio le proposte di Renzi, di Grasso e di Berlusconi di riflettere sui mille euro all’anno circa che questi signori, quest’anno, toglieranno dal bilancio di ogni famiglia italiana?
Questi parlano – sarebbe meglio dire straparlano – di rilancio dell’economia. Ma non c’è bisogno di essere economisti per capire che l’aumento di energia elettrica e gas avrà effetti pesanti per le imprese e, in generale, per chi gestisce attività economiche.
Non solo. Se l’aumento del costo di energia elettrica e gas avrà effetti pesanti, l’aumento dei pedaggi autostradali di quasi il 3% sarà devastante per il mondo delle imprese italiane. Questo perché il nostro è un Paese nel quale la stragrande maggioranza delle merci ‘viaggia’ sul trasporto gommato.
Cosa vogliamo dire? Che le famiglie, piuttosto che ‘spararsi’ tutti i soldi adesso con gli sconti, ragionino un po’ più da ‘formiche’, pensando ai circa mille euro in più che dovranno pagare da qui a dicembre.
Andare dietro a chi promette eliminazione del canone RAI (100 euro circa) quando il Governo del PD, per quest’anno, sta togliendo ad ogni famiglia quasi mille euro è da ingenui!
In tutto questo – altra notizia che sta passando nel silenzio totale – nelle legge nazionale di Stabilità 2018 c’è anche un taglio di quasi 100 milioni di euro negli investimenti nella sanità. Soldi che dovranno essere pagati dalle 20 Regioni italiane (per la precisione, entro il 31 gennaio ogni Regione sarà quanto dovrà pagare).
Anche su questo punto invitiamo i cittadini a riflettere: a fronte del caos che si registra negli ospedali pubblici – soprattutto nei Pronto Soccorso – il Governo nazionale propina un taglio di 100 milioni di euro alla sanità…
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