Sono la Uno@uno differenziata e la Eliomed Tech. Che lanciano una proposta al Governo regionale. Sembrerebbe troppo bello per essere vero. Ma i titolari delle due società sostengono che la tecnologia che utilizzano sarebbe stata testata dal Parco Scientifico e Tecnologico, società consortile della Regione siciliana
La notizia la leggiamo in un comunicato ufficiale. Si parla di raccolta differenziata dei rifiuti. E di come portarla ad alte percentuali in tempi rapidissimi. Possibile? Per un Governo regionale alle prese, oggi, con un’eredità pesante, lasciata da un Governo passato che ha puntato tutto sulle discariche, è un’ipotesi da verificare.
Ma leggiamo insieme il comunicato:
“Ambiente – Due aziende siciliane rispondono alla ricerca di soluzioni al problema dei rifiuti del Governo regionale.
Il nuovo governo regionale, per bocca dell’assessore all’Energia, Vincenzo Figuccia, si dice pronto a percorrere strade tecnologicamente nuove per risolvere l’annoso problema dei rifiuti in Sicilia.
Siamo lieti di informarlo che, da tempo, esiste una filiera completa del rifiuto, efficace sul piano ambientale quanto vantaggiosa su quello economico, sia per le amministrazioni pubbliche che per i cittadini.
Tale filiera, completamente siciliana nella parte scientifica come in quella aziendale, nasce dalla collaborazione tra la Uno@uno differenziata e la Eliomed Tech.
La uno@uno, attraverso un sistema integrato di metodologie che “personalizzano” il rifiuto e determinano il reale apporto di ognuno di noi alla raccolta differenziata, fa balzare la percentuale di RD (Raccolta Differenziata ndr) da quote troppo spesso irrisorie a circa il 50% già nel primo mese di applicazione, riducendo allo stesso tempo i conferimenti in discarica e perfino azzerando le bollette degli utenti più virtuosi.
La Eliomed Tech, utilizzando le diverse frazioni merceologiche ottenute grazie alla raccolta differenziata, indirizza poi la parte organica nei propri impianti di digestione anaerobica (testati e certificati dal Parco Scientifico e Tecnologico) che producono biogas e biometano.
Con la conversione della TRI da tributo a tariffa, è possibile inoltre applicare la tariffazione puntuale che consente, oltre ai vantaggi economici derivanti dalla riduzione dei costi del servizio (diminuzione conferimento discarica e aumento contributo Consorzi del riuso), di beneficiare anche delle agevolazioni fiscali e della deduzione IVA per i cittadini derivanti dal comma 29 dell’art. 14 del D.L. n. 201 del 2011.
Invitiamo pertanto l’assessore Figuccia a visitare i nostri impianti e ad accompagnarci in un percorso reale lungo tutta la filiera, in modo da toccare con mano come la professionalità siciliana possa rispondere alle esigenze della Regione anche in un comparto complesso come quello dei rifiuti”.
A noi le notizie contenute in questo comunicato sembrano più un sogno che realtà: portare, in un mese, la raccolta differenziata dei rifiuti al 50% dovrebbe essere il sogno di ogni amministrazione comunale della Sicilia.
In ogni caso, visto che queste imprese si sono fatte avanti ufficialmente, sarebbe il caso, come dire?, di andare a vedere le ‘carte’: per capire che tipo di tecnologie – e soprattutto che tipo di garanzie – offrono queste aziende.
Tanto più che la tecnologia usata da questa due società sarebbe stata testata dal Parco Scientifico e Tecnologico, società consortile che fa capo alla stessa Regione siciliana.
Foto tratta da fancityacireale.it
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