In Italia le morti sospette sono undici. Si tratta di anziani da 65 anni in su. L’Aifa: non c’è una relazione diretta tra somministrazione di vaccini e i decessi, ma solo “una concordanza sospetta”. Però, oltre alla “concordanza sospetta”, ci sono pure i morti. E c’è la Regione Lazio che ha sospeso la distribuzione e la somministrazione di un vaccino antinfluenzale
Dicono che i vaccini sono sicuri e che chi dice il contrario è “ignorante” e crea solo paura. Ma in queste ore, in Sicilia, ad avere paura sono tanti anziani di oltre 65 anni, che non sanno se vaccinarsi o meno per combattere l’influenza, visto che a Siracusa si registrano già due decessi (in realtà i morti, in questa provincia della Sicilia, sono tre, se è vero che un altro decesso è stato registrato a metà del novembre scorso: un anziano al quale era stato somministrato il vaccino antinfluenzale).
Nei giorni scorsi Siracusanews ha scritto:
“L’Asp di Siracusa, preso atto del provvedimento disposto dall’Aifa di ritiro e divieto di utilizzo a titolo cautelativo dei lotti 142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale Fluad, ha attivato tutti gli uffici interessati per individuare ed accantonare eventuali giacenze dei due lotti in attesa di nuove disposizioni dell’Aifa. Si informa che la campagna vaccinale antinfluenzale continua regolarmente mediante l’utilizzo degli altri vaccini disponibili”. (QUI L’ARTICOLO).
L’Aifa, per la cronaca, è l’Agenzia italiana del farmaco, l’istituzione pubblica competente per l’attività regolatoria dei farmaci nel nostro Paese. Dove, in verità, rispetto ai vaccini non c’è tantissima fiducia. Anche perché, fino ad oggi, le morti sospette sono 11.
A quanto si legge su RAI New, l’Aifa potrebbe ritirare nuovi lotti di vaccini. Le persone decedute, fino ad oggi, sono tutte anziane. Alle due morti sospette della Sicilia se ne aggiungono una in Molise, uno in Toscana, una in Puglia. E, ancora, a Como e a Parma. Due anziani morti morti anche a Roma.
La Regione Lazio, leggiamo sempre su RAI News, ha deciso di sospendere, in via cautelativa, “la distribuzione e la somministrazione di vaccino Fluad in giacenza, a prescindere dai lotti segnalati”. E’ la prova che qualcosa non funziona, altrimenti una pubblica amministrazione non avrebbe certo adottato un provvedimento così drastico.
L’Afa fa sapere che non c’è una relazione diretta tra somministrazione di vaccini e i decessi, ma solo “una concordanza sospetta”. Però se tale “concordanza sospetta” ha convinto la Regione Puglia a dare disposizione alle Aziende sanitarie locali di sospendere un vaccino, beh, la preoccupazione è giustificata.
Novartis fa sapere che tra le morti e il vaccino non è ancora stata provata una relazione causale.
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