Il buon giorno, si dice, si vede dal mattino. L’arresto del neo parlamentare Cateno De Luca non è certo un buon viatico per il neo presidente della Regione, Nello Musumeci. Sarà interessante capire se, nella composizione della nuova Giunta, si atterrà alle indicazioni dei vari Berlusconi, Miccichè, Lombardo, o se opterà per la discontinuità
La nuova legislatura dell’Assemblea regionale siciliana non si apre con i migliori auspici. L’arresto del neo deputato dell’UDC, Cateno De Luca, pesa come un macigno. Anche perché, lo ricordiamo, la campagna elettorale è stata segnata dalle polemiche sui cosiddetti “impresentabili”, ovvero candidati con problemi giudiziari presenti in tanti schieramenti, ma con una netta prevalenza nel centrodestra.
E di centrodestra è l’UDC di Lorenzo Cesa, formazione politica nella quale è stato eletto Cateno De Luca. La presunzione d’innocenza vale per tutti: e quindi anche per il nei parlamentare dell’UDC. Ma un problema politico si pone con tutta evidenza: i circa 90 mila voti raccolti dai cosiddetti candidati “impresentabili”. Non a caso il candidato del Movimento 5 Stelle sconfitto alle elezioni, Giancarlo Cancelleri, ricorda che i diciassette candidati indagati, o sotto processo, o semplicemente parenti di politici finiti nel mirino della magistratura hanno portato al centrodestra oltre 90 mila voti:
“Senza questi voti – è la conclusione di Cancelleri – il Movimento 5 Stelle avrebbe vinto”.
Insomma, la legislatura sta cominciando nel peggiore dei modi possibili. Il problema non è se al neo presidente della Regione, Nello Musumeci – venendo meno la presenza De Luca a Sala d’Ercole – non avrà la maggioranza, assicurata, per l’appunto, da un solo deputato. Il vero problema è politico. Non a caso, ieri, Musumeci ha messo le mani avanti:
“I provvedimenti della magistratura – scrive il presidente della Regione in una nota – alla quale rinnovo fiducia e apprezzamento, si rispettano e non si commentano. La legge vigente mette le Istituzioni al riparo da casi come quello odierno e la sua applicazione sarà garanzia di legalità. Se nella fase di composizione delle liste qualcuno non ha seguito i miei reiterati inviti alla prudenza, tutte le scelte che dipenderanno da me, invece, saranno improntate a questo criterio, nel rispetto delle mie convinzioni e in coerenza con la mia storia personale, a cominciare dalla formazione della Giunta”.
A questo punto bisognerà capire che cosa significherà, nei fatti, questo messaggio. Dando per scontato che nel nuovo Governo non ci dovrebbero essere “impresentabili”, sarà interessante capire se Musumeci, nella composizione della Giunta, lancerà segnali di continuità, nominando personaggi che hanno già fatto parte dei Governi regionali del passato, o se, invece, opterà per scelte che segneranno la discontinuità rispetto alle indicazioni di vari Berlusconi, Micciché, Lombardo e via continuando.
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal