A meno di sorprese alquanto improbabili, dovrà ‘accontentarsi’ del ruolo di vice presidente e di assessore all’Economia in un eventuale Governo Musumeci. E sperare che non ci siano rimpasti…
Gli assessori vanno e vengono. Uno scranno all’Assemblea regionale siciliana dura cinque anni. Ed è su questa semplice considerazione che si erano probabilmente basate le mire dell’avvocato, Gaetano Armao. Il quale, pur non presentando una lista- cosa per la quale servono voti- aveva puntato ad un posto nel listino di Nello Musumeci, il candidato alla Presidenza della Regione del centro destra.
Piazzarsi nel listino significa elezioni automatica in caso di vittoria del Presidente a cui è collegato. E’ una sorta di passaggio “gratuto” all’Ars.
Il progetto di Armao, però, è stato mandato in aria dallo stesso Musumeci che per lui non ha trovato spazio.
I posti disponibili erano solo sei e se li sono accaparrati, Gianfranco Micciché e Bernadette Grasso per Forza Italia, Roberto Di Mauro per il MPA, Mimmo Turano per l’Udc di Cesa, Elvira Amata per Fratelli d’Italia e Giusy Savarino per #DiventeràBellissima.
Nulla da fare dunque per Armao che, a meno di sorprese alquanto improbabili, dovrà ‘accontentarsi’ del ruolo di vice presidente e di assessore all’Economia in un eventuale Governo Musumeci. E sperare che non ci siano rimpasti…
Va da sé che la notizia della sua esclusione dal listino lo ha fatto andare su tutte le furie. Fino a che punto lo scopriremo domani quando andrà in scena- alle 10.30 a Palermo- una sua conferenza stampa convocata oggi.
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