L’indiscrezione circola da stamattina. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che è in grande difficoltà con la sua lista dei territori, non sarebbe nelle condizioni di convincere il presidente della Regione, Rosario Crocetta, a farsi da parte. A quanto si racconta, Crocetta non dovrebbe solo dare spazio a Orlando e a una lista di Fabrizio Micari, ma dovrebbe adesso ritirare pure il simbolo del Megafono…
Leoluca Orlando si defila dal tavolo tecnico del centrosinistra che dovrebbe definire le liste per le elezioni regionali del 5 novembre? L’indiscrezione è che, stamattina, il sindaco di Palermo – che, insieme con il segretario nazionale del PD, Renzi, è il grande sponsor del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione siciliana, Fabrizio Micari – non si sarebbe presentato alla riunione.
I fatti sono noti. Il centrosinistra ha messo in campo sette liste. Ma all’appello – soprattutto nella lista dei territori dello stesso Orlando – mancano i candidati (e quindi i voti). Il sindaco di Palermo avrebbe buoni candidati nel collegio di Palermo, ma sarebbe ‘a mare’ nel resto della Sicilia (QUI L’ARTICOLO).
Si parla della fusione di tre liste del centrosinistra in un’unica lista. A fondersi dovrebbero essere la lista dei territori di Orlando, una delle liste di Micari e la lista del presidente della Regione uscente, Rosario Crocetta.
Di fatto, Crocetta, in questa storia, c’entra poco, perché la sua lista, Il Megafono – almeno per ciò che riguarda i candidati – è messa bene: e forse è perché è messa bene che gli occhi di Orlando e del sindaco di Catania, Enzo Bianco, si sono posati sulla lista di Crocetta, peraltro supportata da robuste nome di sottogoverno ‘pilotate’ dal Governatore dell’Isola uscente negli ultimi mesi.
A quanto si racconta, Crocetta dovrebbe fare un ulteriore sacrificio (ricordiamo che ha già ritirato la propria ricandidatura per fare posto a Micari): dare tutto quello che ha fatto a Orlando e a Bianco.
Crocetta, da parte sua, non ne vuole sapere di cedere alcunché: né vuole ritirare il simbolo, né vuole dare ‘spazio’ alle due liste con le quali si dovrebbe fondere. Al massimo, cederebbe un paio di candidature alla lista dei territori di Orlando e alla lista di Micari. Ma senza toccare il simbolo.
lo scenario, a questo punto, diventa difficile. E sembra che, questa volta, anche il senatore Giuseppe Lumia – che gioca questa partita per acciuffare l’ennesima ricandidatura al Parlamento nazionale – abbia difficoltà a far ‘digerire’ a Crocetta quest’ennesimo ‘sacrificio’.
Insomma, Crocetta si dovrebbe togliere di mezzo e consegnare tutto a Orlando…
Con molta probabilità, la mossa di Orlando di queste ore non sarebbe altro che un invito a Renzi ad intervenire. Della serie: così come hai convinto Crocetta a ritirarsi da ricandidato alla presidenza della Regione, convincilo, adesso, a togliersi definitivamente di torno…
La verità è che il sindaco di Palermo si sarebbe cacciato in un bel pasticcio con le proprie mani: per mesi ha fatto capire che aveva chissà quanti candidati pronti. Alla fine si sta scoprendo che, nelle mani, ha ben poco…
Nelle prossime ore vi daremo ulteriori ragguagli.
P.S.
Certo che è veramente tragicomico vedere il sindaco di Palermo, che di Crocetta ne ha dette di cotte e di crude (sulla gestione dei rifiuti il sindaco di Palermo è stato durissimo con il presidente della Regione e con i vertici di Confindustria Sicilia, grandi alleati di Crocetta), promuovere un’alleanza elettorale con lo stesso Crocetta…
Certo che questo centrosinistra siciliano un poco strambo è…
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