Mentre l’ex deputata regionale accusa il Presidente del Consiglio comunale di Palermo di scorrettezza sul piano di alienazione dei beni, riesplodono i dissapori tra l’ex candidato sindaco grillino, Ugo Forello, e il suo sfidante, Igor Gelarda
Comincia a surriscaldarsi l’atmosfera a Palazzo delle Aquile, sede del Consiglio comunale di Palermo, mentre moltissimi cittadini attendono con ansia qualche segnale concreto sul tema dei rifiuti che deturpano la città(ad esempio qualche consigliere che spieghi perché viviamo in emergenza continua e di chi sono le responsabilità, al di là del politichese).
Intanto, a vivacizzare il dibattito, è stata Marianna Caronia che ha accusato la maggioranza di avere organizzato un vero e proprio colpo di mano sul piano per la alienazione dei beni comunali, ovvero gli immobili che il Comune intende vendere per fare cassa. Un piano che eera stato criticato dai revisori dei conti:
“La maggioranza Orlandiana capitanata da un impacciato e mensogniero Presidente del Consiglio Comunale, il quale dopo avere ieri assicurato a moltissimi Consiglieri di maggioranza e di opposizione, che in quella sessione non ci sarebbe stata nessuna votazione, ha invece approfittato di un’aula pressoché deserta e con alcune complicità, in evidente malafede, ha, con un vero e proprio colpo di mano, fatto approvare il piano per la alienazione dei beni comunali. Era stato assicurato a tutti i Consiglieri che avrebbero avuto il tempo necessario per una più approfondita disamina del provvedimento che aveva registrato un giudizio negativo dei revisori dei conti”.
Accuse respinte dal presidente, Totò Orlando che parla di polemiche inutili e sostiene di avere lasciato ampia libertà ai capigruppo e di non avere imposto nulla.
Critico anche Ugo Forello (M5S) che era assente al momento del voto e che, come la collega Caronia, ha parlato di un atto approvato in gran fretta e che non include nessuna sostanziale novità rispetto agli elenchi degli anni passati.
A proposito di Forello, c’è da registrare una nuova polemica che non riguarda, però, il piano di alienazione, ma la Ztl. Ed è una polemica tutta interna al M5S che riporta in primo piano ‘vecchi’ dissapori. L’ex candidato sindaco grillino, infatti, è tornato a litigare con colui il quale lo aveva sfidato alle comunarie. Parliamo di Igor Gelarda che in un post su Facebook ha aspramente criticato il sistema di videosorveglianza attivato nel capoluogo per controllare il rispetto della Zona a traffico limitato.
Affermazioni che hanno scatenato la reazione di Forello che, come fosse il leader del partito, ha subito dichiarato che quella di Gelarda non è la posizione ufficiale del Movimento 5 Stelle. Lo ha fatto con una nota ufficiale sulla quale compaiono anche altre firme, ma anche su questo particolare c’è una polemica: pare che alcuni consiglieri non fossero d’accordo con questa presa di posizione contro Gelarda.
Che non se la tiene e ribatte: “Chiederò ragione di questi comportamenti nelle sedi opportune e con le modalità che convengono ad un portavoce, non certo a mezzo stampa”.
Nel merito: “È chiaro che sono a favore della zona a traffico limitato- dice Gelarda- ma non con queste modalità, che non servono alla città e soprattutto ai cittadini”. Poi ricordando che il programma del M5S prevedeva una verifica e una modifica della Ztl, aggiunge: “In linea con questo estratto del programma, nella qualità di Consigliere Comunale e libero cittadino, avvierò una raccolta firme a breve per una revisione della ZTL come prevista dal programma di Ugo Forello candidato Sindaco di Palermo,in occasione delle comunali 2017”.
Non manca quella che sembra una frecciatina tra le righe: “Siamo stati eletti al consiglio comunale per fare opposizione vera, ed è quanto sto facendo ed intendo continuare a fare”.
C’è qualcuno a disagio con il ruolo di opposizione alla maggioranza di Leoluca Orlando?
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