Direte: ma che c’entrano le telecamere in funzione negli accessi alla ZTL con l’immondizia non raccolta e la città che si allaga? A questa domanda si risponde con un’altra domanda: perché, che cosa c’è, oggi, di razionale nella gestione del Comune di Palermo?
Palermo è ‘assediata’ dall’immondizia non raccolta e dalle discariche a cielo aperto che spuntano in ogni dove? Il piano straordinario per liberare la città dai rifiuti è fallito? Interi quartieri della città si allagano con piogge tutto sommato nemmeno troppo torrenziali perché il drenaggio non funziona? Poco male: intanto il Comune ha messo in funzione le telecamere nei varchi della ZTL (zona a Traffico Limitato). Direte voi? Che c’entra questo con l’emergenza rifiuti? Nulla. E appunto per questo ha cambiato argomento e sta provando a ‘spennare’ i cittadini.
“ZTL a Palermo, telecamere in azione. Più di 1200 multe in sole cinque ore”, titola il Giornale di Sicilia on line. Oltre mille multe in poche ore non sono male. Vero è che i soldi, per una minima (ma molto minima) arriveranno nelle ‘casse’ del Comune tra qualche mese, mentre la maggior parte di questi soldi arriverà – se arriverà – con le cartelle esattoriali.
Ma già è una cosa. Il Comune di Palermo è a rischio default (COME POTETE LEGGERE QUI). La Regione siciliana è semi-fallita (e non con il bilancio a posto, come cerca di far credere il PD siciliano con manifesti diffusi per la campagna elettorale) e non eroga il Fondo per le Autonomie locali e gli altri fondi.
Al Comune non resta, come già accennato, che ‘spennare’ i cittadini. Ma non durerà a lungo, però. Perché i palermitani, su questo accettiamo scommesse, ridurranno ulteriormente la propria presenza nel Centro storico di Palermo, l’area della città che è stata ‘insignita’ con la ZTL.
E la stessa cosa faranno io pendolari. Insomma, nel Centro storico con le auto andrà solo chi non ne potrà fare a meno.
Che succederà? L’area della ZTL verrà ampliata per consentire al Comune di incassare di più? E cosa si cela, veramente, dietro questa ZTL? C’è il rischio di mettere in difficoltà le attività commerciali, artigianali e, in generale, imprenditoriali che ancora oggi resistono nel Centro storico?
E degli allagamenti ne vogliamo parlare? Ormai, quando piove, ci sono sottopassaggi che si allagano matematicamente. Il motivo è semplice: la città è sporchissima e ‘a munnizza invade le caditoie.
E’ inutile anche prenderne atto: tanto non verrà pulita. Ad ogni pioggia l’allagamento è assicurato. La fortuna ha voluto che le ultime due piogge – ribadiamo: nemmeno particolarmente intense – si sono verificate di notte.
Ma se una pioggia torrenziale dovesse colpire Palermo di giorno, con il traffico creato dall’incredibile sommatoria informe di lavori stradale in corso (Passante ferroviario, Anello ferroviario, lavori per l’ennesima fibra ottica e via continuando) i danni – anche alle persone – potrebbero essere gravi.
Fanno storia a sé Mondello e Partanna Mondello. Si sa che Mondello e dintorni erano zone paludose bonificate nei primi del ‘900. O quasi bonificate. Perché il drenaggio delle acque – soprattutto a Partanna Mondello – non ha mai funzionato.
Una pioggia veramente torrenziale, a Partanna Mondello, nelle attuali condizioni, potrebbe creare problemi seri. Ma non gliene frega niente nessuno…
Anzi, per essere precisi, a Mondello si costruisce senza Piano particolareggiato: della serie, ognuno fa quello che vuole!
Da leggere:
Palermo, telecamere nei varchi della ZTL.
Fine del piccolo commercio nel Centro storico per far posto ai Centri commerciali?
Foto tratta da si24.it
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