Le indiscrezioni – che noi riportiamo sotto forma di domande rivolte all’amministrazione comunale di Palermo e al Consiglio comunale – raccontano di 92 milioni di euro del PON Metro. E’ vero che una parte di questi fondi potrebbe essere utilizzata in coincidenza della campagna elettorale per le elezioni regionali? E’ vero che 10 milioni di euro verranno impegnati per non ben definiti corsi di Formazione professionale organizzati dal Comune di Palermo?
E’ normale che, in piena campagna elettorale, il Comune di Palermo (abbiamo il dubbio che la cosa riguardi anche i Comuni di Catania e Messina) abbia a disposizione quasi 92 milioni di euro da spendere allegramente? E che in questo clima di allegria ben 10 milioni di euro dovrebbero essere utilizzati per organizzare non meglio precisati corsi di Formazione professionale?
Sì, avete letto bene: corsi di Formazione professionale in una Sicilia nella quale il Governo regionale ha praticamente bloccato questo settore, buttando in mezzo alla strada circa 8 mila famiglie.
Ma il tema – lo ribadiamo – è legato a questa montagna di soldi del cosiddetto PON Metro: quasi 92 milioni di euro. Quanti di questi soldi sono già stati spesi? E quanti ne verranno spesi in campagna elettorale? Parliamo dell’attuale campagna elettorale: per essere precisi, delle elezioni regionali del prossimo 5 novembre.
Perché ci poniamo queste domande? Perché, in generale, il denaro pubblico che viene utilizzato in campagna elettorale è già, di per sé, un fatto da evitare. Nel caso di Palermo – là dove questi fondi dovessero essere già stati utilizzati qualche mese addietro, o là dove dovessero essere utilizzati in questo periodo, cioè in campagna elettorale – la cosa sarebbe non bella: anzi, sarebbe bruttissima!
Il motivo? E’ semplice: perché il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, non si limita a fare il primo cittadino del capoluogo siciliano, ma è, di fatto, a capo – o tra i capi – di una coalizione che partecipa alle elezioni regionali: il centrosinistra.
E’ stato Orlando, per essere ancora più chiari, ad aver segnalato e voluto il rettore dell’università di Palermo, Fabrizio Micari, alla presidenza della Regione siciliana per il centrosinistra.
Ed è sempre Orlando che, in queste ore, utilizzando impropriamente la presidenza dell’ANCI Sicilia (Associazione nazionale dei Comuni Italiani), sta mettendo su una lista, sempre per le elezioni regionali siciliane, fatta da sindaci, ex sindaci e, in generale, amministratori ed ex amministratori dei Comuni dell’Isola.
Orlando e Micari li ritroviamo citati in un articolo del 21 gennaio di quest’anno pubblicato dall’edizione di Palermo de La Repubblica ne quale si parla proprio del PON Metro:
“La firma del ‘Pon metro Palermo con il ministro della Coesione territoriale Claudio De Vincenti – a Palazzo Comitini, con il sindaco Leoluca Orlando e il suo assessore all’Innovazione, Gianfranco Rizzo, con il rettore Fabrizio Micari e con il dirigente che sta controllando l’applicazione del programma, Giorgio Martini – porta con sé un lungo elenco di opere per il capoluogo: si va dai 2,3 milioni per realizzare una pista ciclabile da via Archirafi al porticciolo della Bandita ai quasi 12 milioni per acquistare nuovi bus e dismetterne di vecchi”.
Già è singolare che un sindaco, invece di fare il sindaco, si metta a organizzare liste elettorali per le elezioni regionali. Ma sarebbe ancora più singolare se fosse vero che i fondi del PON Metro venissero utilizzati, anche in parte, durante la campagna elettorale.
Noi non ci crediamo. Infatti le nostre, lo ribadiamo, sono solo domande. Che ci auguriamo ricevano delle risposte dal Comune di Palermo e anche dal Consiglio comunale del capoluogo siciliano in queste ore impegnato a fare luce sui ‘misteri’ dei debiti fuori bilancio, che ormai rappresentano dei veri e propri ‘Bilanci paralleli’ di tanti, troppi Comuni siciliani.
Giusto fare luce sui misteri dei debiti fuori Bilancio, come chiedono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle e anche i consiglieri di altre forze politiche. Ma ci sembra anche giusto capire se le notizie che circolano circa la spesa di questi quasi 92 milioni di euro rispondano al vero.
A cominciare, per esempio, dai 10 milioni di euro stanziati per questi corsi di Formazione professionale. Abbiamo chiesto ‘lumi’ agli uffici del dipartimento della Formazione professionale della Regione. L’abbiamo fatto perché chi gestirà tali corsi dovrà essere accreditato presso gli uffici regionali.
Di più. Siccome i due ultimi Governi regionali (il Governo di Raffaele Lombardo e l’attuale Governo di Rosario Crocetta) hanno massacrato il sistema della Formazione professionale dell’Isola, provocando, come già ricordato, il licenziamento di migliaia di persone, siamo curiosi di sapere se il Comune di Palermo, nell’organizzare tali corsi, farà lavorare i dipendenti del settore licenziati o se, invece, procederà a nuove assunzioni.
In questo secondo caso – ammesso sempre che risponda al vero la notizia che il Comune di Palermo, con circa 10 milioni di euro del PON Metro si sia messo a organizzare corsi di Formazione professionale – vorremmo capire come verrebbe reclutato il personale docente: ci sarebbe un’evidenza pubblica? o per chiamata diretta?
Gli uffici della regione ci hanno risposto di essere sì al corrente del PON Metro, ma di non sapere nulla dei corsi di Formazione professionale che potrebbero vedere la luce a Palermo.
Sempre stando a voci raccolta qua e là, ci è stato riferito che tali corsi di Formazione professionale si concentrerebbero sulla cosiddetta Formazione tradizionale: parrucchieri, barbieri, estetiste, cuochi.
Nino Rocca, un uomo che, da tanti anni, a Palermo, lavoro a sostegno dei ultimi, si chiede a chiede:
“Io so che, quando si organizzano corsi di Formazione professionale, soprattutto se si tratta di ingenti fondi pubblici, bisogna avere chiaro qual è il progetto di sviluppo. Ebbene, mi chiedo e chiedo: qual è il progetto di sviluppo di Palermo? Che significato ha, nel 2017, puntare, come mi sembra di capire, sulla Formazione professionale tradizionale?”.
Ci è arrivata voce – anche in questo caso da confermare – che il Comune di Palermo, sempre a valere sui fondi del PON Metro, attraverso il Servizio Sociale Territoriale, a partire da ottobre, inizierebbe a distribuire Buoni per l’affitto delle abitazioni, Buoni per i libri scolastici, Buoni per le medicine. Insomma, tutta una serie di interventi per fronteggiare il cosiddetto “Disagio sociale”.
Giustissimo occuparsi del “Disagio sociale”. Ma – lo ribadiamo, ammesso che sia vero – è normale iniziare ad occuparsi di questo “Disagio” giusto a un mese dal voto per le elezioni regionali?
Di più: risponde al vero che il Comune si accingerebbe ad assumere 24 assistenti sociali, più altri 24 a ruota, per raccogliere le istanze del disagio sociale?
Se ciò risponde al vero ci chiediamo e chiediamo: come verranno effettuate tali assunzioni? Con evidenza pubblica?
Ultima domanda:
non sarebbe il caso di utilizzare questi fondi non in concomitanza delle elezioni regionali siciliane, previste tra due mesi, e in concomitanza delle elezioni politiche nazionali, previste tra sei mesi?
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