Il leader di Possibile risponde a muso duro ad Andrea Romano (PD) che lo rimprovera di non avere aderito all’inciucio promosso da Orlando, Renzi ed Alfano con la candidatura di Micari. Quello che è certo è che mentre il PD appare debolissimo, la sinistra non riesce comunque a trovare un candidato unitario
Le prossime elezioni regionali siciliane tengono banco su tutte le tv nazionali. Non c’è talk show dove non si parli di quest’argomento. E non potrebbero essere diversamente visto che le trattative sono state condotte a Roma e nel nome di future poltrone nazionali. Vi abbiamo già detto qui che da questo dibattito italiano, come avrete notato, vengono puntualmente esclusi tutti quei candidati che stanno provando a sfidare il sistema dei partiti tradizionali. Ma tant’è. Per le principali testate esiste solo quello che vive al di dentro del recinto che va dal PD a Forza Italia, passando per qualunque nome già noto alla politica. In questo contesto di ristrettissime vedute fa eccezione il M5S di cui non si può non parlare- visti i numeri e i mezzi comunicativi di questo movimento- ma, generalmente, se ne parla solo per denigrarli.
Fatta questa premessa, da qualche giorno stanno guadagnando spazio anche quei piccoli partiti che si pongono, almeno nelle intenzioni, a sinistra del PD. Parliamo di Possibile di Pippo Civati, Sinistra Italiana e i bersaniani di Mdp. Che, come sappiamo, hanno detto no all’inciucio cucito da Leoluca Orlando e Matteo Renzi con gli alfaniani che ha dato vita alla candidatura di Fabrizio Micari (il rettore dell’Università di Palermo che, intanto si tiene la poltrona) .
Uno ‘scherzetto’ che sta creando non pochi problemi ad un centrosinistra che arriva già debolissimo a questo importante appuntamento elettorale.
Stamattina, nel corso della trasmissione Omnibus, in onda su La7, a bacchettare Civati per questa scelta è stato Andrea Romano, deputato del PD che, arrampicandosi sugli specchi, ha tentato di difendere la scelta dell’alleanza con Alfano e della candidatura di Micari, accusando Civati di indebolire la sinistra.
La risposta di quest’ultimo è stata sferzante: “Se volete fare vincere la sinistra in Sicilia, votate Claudio Fava che, oltretutto, è molto più conosciuto di Micari”.
Civati ha citato anche Ottavio Navarra, canidato di Rifondazione Comununista: “Io conosco bene Fava, ma scelgano i siciliani”. Come a dire, fino a Navarra ci possiamo arrivare. Ma mai con Alfano e Orlando.
La premessa della dichiarazione di Civati merita una riflessione: il PD vuole fare vincere la sinistra?
La risposta, va da sé, è una sola: il PD non vuole fare vincere la sinistra perché è un partito che da tempo ha abbandonato la sinistra.
Da aggiungere che a scompigliare ulteriormente il quadro c’è la discesa in campo di di Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, il dirigente del Pci siciliano ucciso il 30 aprile del 1982. A lanciare la sua candidatura è stato l’ex assessore regionale socialista, Turi Lombardo che lo ha presentato come “l’uomo dell’unità della sinistra”.
Turi Lombardo ha lanciato la sfida: vedremo che cosa succederà.
Quello che è certo è che se fra parlamentari e dirigenti del PD siciliano è difficile trovare ancora chi sta a sinistra, tra gli elettori di questo partito, invece, con buona pace di Renzi e di Leoluca Orlando, ci sono ancora tante persone che credono nella sinistra.
Certamente, la presenza di più candidati a sinistra, non aiuta nemmeno chi tenta di rianimarla.
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal