… e così la strada della leggendaria corsa automobilistica voluta dalla famiglia Florio – in questo caso il tratto che collega Caltavuturo con Scillato – andò a farsi benedire! Eccola oggi la strada che crolla a pezzi, metafora e immagine di un Governo regionale imbelle (Crocetta) e di un Governo nazionale di predatori (Renzi). Sono quasi tutte così le strade gestite dalle Province siciliane ‘rapinate’ da Roma con il consenso dei governanti ‘ascari’ della Sicilia
Mentre i ‘capi’ – più romani (Renzi) e milanesi (Berlusconi) – decidono quali dovranno essere i candidati, rispettivamente, del centrosinistra e del centrodestra alle elezioni regionali siciliane, vi proponiamo una foto che, come si dice in questi casi, parla da sé: è la foto di un tratto di strada della leggendaria ‘Targa Florio’, ricordo di una Sicilia ‘Felice’. La fotografia ritrae, oggi, un tratto di strada tra Caltavuturo e Scillato, nelle basse Madonie. Ecco come la vecchia politica siciliana ha ridotto un ‘pezzo’ importante della storia della Sicilia dei primi del ‘900.
La foto – che abbiamo presa dalla pagina facebook di Joe Castellano – è di Salvatore Carrasi, dell’Associazione culturale ‘Amici della Targa Florio’.
“E pensare che per vedere i luoghi e le strade della TARGA FLORIO, ancora oggi, si muoverebbero da tutto il Mondo ! Che pena… e che rabbia!”.
Commenta Beppe Nostromo:
“Che rabbia… e la cosa più oscena” è che “sono i nomi dei candidati alle prossime elezioni… come se in questi anni avessero operato per il bene comune… hanno il coraggio ancora di parlare e di riproporsi!”.
Replica Joe Castellano:
“Esatto … sono gli stessi che si ricandidano e che hanno DISTRUTTO LA SICILIA!”.
La strada che collega Caltavuturo a Scillato è una delle tantissime strade della Sicilia abbandonate.
Perché sono state abbandonate? Perché il Governo Renzi si è preso i soldi della Regione siciliana e delle nove Province dell’Isola.
Attenzione: il Governo Renzi non solo ha scippato dal Bilancio della Regione siciliana un miliardo e 300 milioni di euro all’anno, ma ha fatto firmare al presidente della Regione, Rosario Crocetta, ben due ‘Patti scellerati’.
Con il primo ‘Patto scellerato’ – giugno del 2014 – Crocetta ha rinunciato agli effetti positivi di una sentenza della Corte Costituzionale che, in materia di rapporti finanziari tra Stato e regione, dava ragione alla Sicilia. In pratica, con questo primo ‘Patto scellerato’, Crocetta e i partiti di centrosinistra che lo appoggiano, PD in testa, hanno regalato allo Stato circa 5 miliardi di euro!
Con il secondo ‘Patto scellerato’ (CHE POTETE APPROFONDIRE QUI), Crocetta, il PD siciliano e gli altri partiti di centrosinistra (i centristi di Giampiero D’Alia e Giovanni Ardizzone, Sicilia Futura di Salvatore ‘Totò’ Cardinale e i parlamentari di Alleanza Popolare del ministro Angelino Alfano), hanno regalato altri soldi allo Stato e hanno appioppato alla Regione siciliana (cioè a 5 milioni di ignari cittadini siciliani!) altre penalizzazioni!
Ecco perché le strade della Sicilia – come la Caltavuturo-Scillato – cadono a pezzi: perché i governanti ‘ascari’ della Sicilia hanno consentito a Renzi di svuotare le ‘casse’ della Regione!
Di più: quello che nessuno dice è che il Governo Renzi, non contento di aver svuotato le ‘casse’ regionali e di aver tagliato tutti i fondi dello Stato alle province, ha scippato alle nove province siciliane u fondo di 220 milioni di euro all’anno con le quali le stesse Province siciliane pagavano i circa 6 mila dipendenti, assicurando, bene o male, la manutenzione degli edifici scolastici e un po’ di manutenzione delle strade provinciali.
Ma il Governo Renzi si è preso anche questi 220 milioni di euro all’anno della RC Auto. Il tutto con il ‘consenso ascaro’ del Governo regionale!
Così le Province sono stata abbandonate. Ma ancora più abbandonate delle Province sono le strade provinciali, che in tantissimi casi, come già ricordato, cadono a pezzi.
E questi signori del centrosinistra siciliano, che sono i primi responsabili dello sfascio della Sicilia, si ripresentano alle elezioni regionali del prossimo novembre. invece di andarsi a nascondere, invece di sparire, hanno la sfacciataggine di ripresentarsi al cospetto degli elettori siciliani.
Eccoli: Leoluca Orlando, Fausto Raciti, Giovanni Ardizzone, Antonello Cracolici, Giampiero D’Alia, Davide Faraone, Bruno Marziano e, soprattutto, Rosario Crocetta, che si ricandida alla presidenza della Regione…
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