Il candidato alla presidenza della Regione siciliana, Franco Busalacchi, cita il post pubblicato su facebook dall’ingegnere Salvo Cocina, dirigente regionale, che sta provando, tra mille difficoltà, a far decollare nella nostra Isola la raccolta differenziata dei rifiuti. “L’incuria del Governo regionale è la madre di questi e di tutti gli altri comportamenti criminosi che stanno devastando la Sicilia”
“C’è una strategia per impedire la crescita della raccolta differenziata in Sicilia e fare il gioco dei ‘signori’ delle discariche che nell’Isola sono ancora forti potenti e prepotenti”.
Lo dice Franco Busalacchi, candidato alla presidenza della Regione siciliana, all’indomani dell’’incendio divampato ad Alcamo nel deposito per la raccolta differenzia dei rifiuti di contrada Stasi che ha creato un’enorme nube nera di fumo sulla città del Trapanese.
Secondo Busalacchi “è estremamente significativo, e al tempo stesso allarmante, il post su Facebook di Salvo Cocina (che potete leggere qui) energy manager e dirigente regionale a capo di un ufficio molto importante che sta provando, tra mille difficoltà, a far decollare in Sicilia la raccolta differenziata dei rifiuti, che parla appunto di una strategia contro la recente crescita della differenziata in Sicilia. D’altronde, i 22 impianti andati a fuoco nell’Isola negli ultimi 30 giorni ne sono una drammatica testimonianza. È impossibile pensare che si tratti di una casualità”.
“È evidente – prosegue il candidato alla presidenza della Regione della coalizione sicilianista e sovranista – l’importanza degli interessi in gioco da parte di chi intende conservare il ‘redditizio’ sistema delle discariche. Un sistema che intendiamo sradicare. L’obiettivo è trasformare, una volta e per tutte, lo smaltimento dell’immondizia da problema a risorsa in grado di creare posti di lavoro e ricchezza per la nostra Isola”.
“Ma il vero scandalo che sta emergendo da questa storia – conclude Busalacchi – è l’assoluta mancanza di controllo amministrativo del territorio, in assenza del quale le forze dell’ordine, nonostante l’impegno enorme, sono inadeguate. L’incuria del Governo regionale è la madre di questi e di tutti gli altri comportamenti criminosi che stanno devastando la Sicilia. Sarebbe ora di accertare se questa maternità non sia voluta”.
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