L’organizzazione sindacale ricorda che questi operai, “per 6 mila euro all’anno, vanno a spegnere gli incendi rischiando la vita”. Quanto alla Regione siciliana, dovrebbe garantire, ammesso che il Governo ne sia capace, la sicurezza delle aree verdi della Sicilia con una “pianificazione seria”
“Basta sparare critiche sui forestali. Così si alimenta l’odio nei confronti di un’intera categoria. Chi ha motivazioni serie per denunciare lo faccia e la Flai sarà al fianco di chi vuole trovare i veri responsabili degli incendi”.
La Flai Cgil Palermo interviene dopo che su alcuni social, twitter in particolare, in questi giorni si è tornato a parlare “male” dei forestali palermitani e siciliani.
“Mentre vengono diffusi post superficiali sui social, per circa 6mila euro all’anno vi sono sono forestali che spengono incendi rischiando la vita – dice la Flai Cgil Palermo -. La solidarietà o il silenzio sarebbero molto più corretti. Smettiamola con la disinformazione. Gli incendi rendono inaccessibili i boschi per 10 anni e quindi sono giornate di lavoro perse per i lavoratori del comparto. Dei circa 22.400 forestali, la grande maggioranza svolge 101 e 78 giornate in un anno”.
“La politica – aggiunge la Flai, replicando alle dichiarazioni rilanciate dal deputato Riccardo Nuti (che ha commentato, facendo ironia sui forestali, le parole di Stefania Petix) – si assuma le sue responsabilità. Invece di alimentare la denigrazione della categoria, dovrebbe garantire che gli strumenti finanziari siano programmati e messi a disposizione in tempo utile e che ogni anno venga attivata nei termini previsti la campagna di prevenzione. Non ci sembra che esista ancora, in tal senso, una pianificazione seria”.
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