Elezioni comunali di Palermo 5/ Nadia Spallitta presenta la richiesta di accesso agli atti

10 luglio 2017

Obiettivo: capire, alla luce del caos che si riscontra nei verbali elettorali, come sia possibile – ammesso che sia possibile – arrivare alla proclamazione dei quaranta consiglieri comunali di Palermo

“Ho presentato richiesta di accesso agli atti. Voglio consultare i verbali in base ai quali l’Ufficio centrale elettorale proclamerà i quaranta consiglieri comunali. Fino ad oggi ho visionato i verbali della sede del Comune di Piazza Giulio Cesare. In quasi tutti i verbali delle Sezioni elettorali ci sono errori, incongruenze e anche assenza di dati. E, addirittura, verbali in bianco! Ovviamente, non posso pensare che ci siano differenze tra i verbali delle Sezioni elettorali che si trovano nella sede di Piazza Giulio Cesare e i verbali delle Sezioni elettorali che si trovano a Palazzo Jung”.

Così parla Nadia Spallitta, consigliere comunale uscente, candidato a sindaco di Palermo.

Nadia Spallitta ha già segnalato un’impressionante serie di irregolarità: e non ha alcuna intenzione di mollare.

Se è per questo anche noi abbiamo già dedicato ben cinque articoli a questa incredibile vicenda, segnalando, a nostra volta, una serie di anomalie. E chiedendo, ripetutamente, la rilettura delle schede e il contestuale riconteggio dei voti.

L’abbiamo fatto il 14 giugno scorso in questo articolo in cui abbiamo segnalato l’enorme numero di schede annullate.

Abbiamo replicato il 23 giugno, in questo articolo, segnalando anomalie, a cominciare dalla stranezza di 330 presidenti di seggio sostituiti. 

Poi in questo articolo del 25 giugno, segnalando il pasticcio creato dalla doppia preferenza di genere. 

Siamo tornati sull’argomento il 29 giugno, con questo articolo, dando voce proprio a Nadia Spallitta, che ha segnalato un’altra serie di incredibili anomalie. 

Altro articolo il 5 luglio, dove abbiamo parlato di un’ipotetica ‘ricostruzione’ del voto in otto Sezioni. 

“Giunti a questo punto – ci dice Nadia Spallitta – vorrei capire come faranno, a Palazzo Jung, dove opera l’Ufficio centrale elettorale, a proclamare i quaranta consiglieri comunali di Palermo. A mio avviso la rilettura delle schede è il mimino, proprio per ripristinare la democrazia”.

“Dalla lettura dei documenti oggi a disposizione – prosegue Nadia Spallitta, che nella vita fa l’avvocato – dico che è materialmente impossibile capirci qualcosa, perché ho riscontrato incongruenze e anomalie in quasi tutti i seicento verbali che ho consultato nella sede del Comune di Piazza Giulio Cesare. Né è pensabile che i verbali presenti della sede di Palazzo Jung possano essere diversi dai verbali presenti nella sede del Comune di Piazza Giulio Cesare. Se così fosse, a mio avviso, non si potrebbe procedere ad alcuna proclamazione senza la riapertura e il riconteggio delle schede”.

“Sono consapevole del risultato elettorale del quale non posso che prendere atto. Il mio intervento è ad esclusiva tutela della libertà di voto di tutti i cittadini”.

 

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