Obiettivo: capire, alla luce del caos che si riscontra nei verbali elettorali, come sia possibile – ammesso che sia possibile – arrivare alla proclamazione dei quaranta consiglieri comunali di Palermo
“Ho presentato richiesta di accesso agli atti. Voglio consultare i verbali in base ai quali l’Ufficio centrale elettorale proclamerà i quaranta consiglieri comunali. Fino ad oggi ho visionato i verbali della sede del Comune di Piazza Giulio Cesare. In quasi tutti i verbali delle Sezioni elettorali ci sono errori, incongruenze e anche assenza di dati. E, addirittura, verbali in bianco! Ovviamente, non posso pensare che ci siano differenze tra i verbali delle Sezioni elettorali che si trovano nella sede di Piazza Giulio Cesare e i verbali delle Sezioni elettorali che si trovano a Palazzo Jung”.
Così parla Nadia Spallitta, consigliere comunale uscente, candidato a sindaco di Palermo.
Nadia Spallitta ha già segnalato un’impressionante serie di irregolarità: e non ha alcuna intenzione di mollare.
Se è per questo anche noi abbiamo già dedicato ben cinque articoli a questa incredibile vicenda, segnalando, a nostra volta, una serie di anomalie. E chiedendo, ripetutamente, la rilettura delle schede e il contestuale riconteggio dei voti.
“Giunti a questo punto – ci dice Nadia Spallitta – vorrei capire come faranno, a Palazzo Jung, dove opera l’Ufficio centrale elettorale, a proclamare i quaranta consiglieri comunali di Palermo. A mio avviso la rilettura delle schede è il mimino, proprio per ripristinare la democrazia”.
“Dalla lettura dei documenti oggi a disposizione – prosegue Nadia Spallitta, che nella vita fa l’avvocato – dico che è materialmente impossibile capirci qualcosa, perché ho riscontrato incongruenze e anomalie in quasi tutti i seicento verbali che ho consultato nella sede del Comune di Piazza Giulio Cesare. Né è pensabile che i verbali presenti della sede di Palazzo Jung possano essere diversi dai verbali presenti nella sede del Comune di Piazza Giulio Cesare. Se così fosse, a mio avviso, non si potrebbe procedere ad alcuna proclamazione senza la riapertura e il riconteggio delle schede”.
“Sono consapevole del risultato elettorale del quale non posso che prendere atto. Il mio intervento è ad esclusiva tutela della libertà di voto di tutti i cittadini”.
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