Gli incendi in Sicilia: tutto previsto, proprio per questo è stata bandita la prevenzione…

29 giugno 2017

Alla fine che è successo? Non ci sono stati morti & feriti, solo ettari di verde andati in fumo. Alla fine che danno è? Un po’ di fotosintesi clorofilliana in meno. Bazzecole! In compenso l’Amministrazione regionale ha ‘risparmiato’ due mesi di attività forestale, avviando al lavoro gli operai della Forestale il 15 giugno invece che il 15 aprile. Vi sembra poco? Il glifosato che fa seccare le erbe ai cigli di strade e autostrade (lì non si risparmia…)

Le previsioni del tempo consentono oggi di sapere quando arriverà il vento di Scirocco accompagnato dagli immancabili incendi, qualche volta frutto del caso, molto spesso, se non quasi sempre, dolosi. In questi giorni la Sicilia è soggetta a un caldo che non dà tregua. Si soffre anche spostandosi in moto. In queste condizioni gli incendi sono la norma.

Si è fatto qualcosa per la prevenzione dei danni provocati dal fuoco? No. Da Palermo e provincia ad Erice le fiamme hanno bruciato il poco verde che è riuscito a sopravvivere ai disastri dei Governi regionali che si susseguono, uno peggiore dell’altro.

Dicono che gli uffici dell’assessorato al Territorio e Ambiente si siano dimenticati della prevenzione degli incendi. Può darsi che ci siano ritardi.

Si fa finta di ‘scoprire’ che mancano i soldi per la benzina che serve ai mezzi di soccorso…

Si fa finta di ‘scoprire’ che mancano i soldi per la manutenzione ordinaria…

I più ‘intelligenti’ – senza conoscere come stanno le cose (la rete produce moralisti della tastiera in quantità industriale!) – se la prendono con gli operai della Forestale:

“Sono 18 mila, 20 mila, 22 mila e non fanno nulla!”.

Eppure c’è un solo dato – tecnico – che dovrebbe fare riflettere tutti, soprattutto coloro i quali straparlano.

Quest’anno – come del resto lo scorso anno, come due anni fa, come si fa da quando le ‘casse’ della Regione sono state svuotate dal Governo nazionale – per ‘risparmiare’, gli operai della Forestale sono stati avviati al lavoro il 15 giugno.

Ora va detto che in Sicilia, il 15 giugno, è già estate piena. A meno che non ci si trovi in un’annata particolare: e non è il caso di quest’anno: non è proprio il caso di questi giorni!

Avviare al lavoro gli operai della Forestale il 15 giugno, in Sicilia, con le alte temperature previste, è un atto criminale.

Chi ha un minimo – basta anche un mimino – di dimestichezza con questi problemi sa che nelle aree boscate e, in generale, nelle zone verdi le operazioni di prevenzione degli incendi debbono iniziare a metà aprile, al massimo alla fine di aprile.

Senza queste operazioni di prevenzione – eliminazione delle erbe secche nel sottobosco, realizzazione dei viali parafuoco – il rischio che un incendio si propaghi in tempi brevissimi è elevatissimo.

Ebbene, dal 15 aprile al 15 giugno, per mancanza di soldi – e quindi per risparmiare due mesi di attività che avrebbe avuto un costo – l’Amministrazione regionale, scientemente e non perché distratta, ha deciso di ‘risparmiare’ sulle operazioni di prevenzione degli incendi.

Hanno messo nel conto tutto, persino le polemiche di queste ore: avremo qualche incendio qua e là, non abbiamo più gli elicotteri (altri ‘risparmi’), ma ci sono sempre i Canadair, ci saranno articoli di ‘fuoco’, speriamo che nessuno ci lasci la pelle…

Se andrà bene – e finora è andata bene, visto che non ci sono morti – la Regione avrà risparmiato due mesi di attività. Vi pare poco?

Ah, dimenticavamo: lo sapete perché, in Sicilia, lungo i cigli delle strade e delle autostrade – da dove possono partire gli incendi – le erbe seccano già a marzo, anticipando l’arrivo della primavera?

Ve l’abbiamo già raccontato a marzo: perché per ripulire i cigli di strade e autostrade si utilizza, in abbondanza, il glifosato, come potete leggere qui e come potete leggere anche qui. E, ancora, come potete leggere qui.

In questo caso non si ‘risparmia’. Perché un conto è risparmiare sui boschi e sulla pelle de cittadini, e altra e ben diversa cosa è risparmiare sul glifosato prodotto da una nota multinazionale metà americana e metà tedesca…

Allora, riassumiamo: le erbe che crescono lungo i cigli delle strade e delle autostrade, già a metà marzo, vengono fatte seccare, in pochi giorni, con il glifosato, un erbicida che inquina l’ambiente e che in Sicilia – sulla carta la prima Regione italiana per agricoltura biologica – non dovrebbe essere utilizzato.

Ad aprile e a maggio, fino al 15 giugno, all’erba secca che si trova ai cigli delle strade si aggiungono le erbe secche dei sottoboschi e la mancata realizzazione dei viali parafuoco, visto che gli operai vengono avviati al lavoro il 15 giugno.

Il resto lo fanno gli automobilisti che gettano i mozziconi di sigarette lungo le strade (le erbe secche che si trovano ai bordi delle strade che prendono fuoco) e i piromani, che in Sicilia vantano una ‘antica’ tradizione.

Il resto è cronaca di queste ore.

In più ci sono i mezzi antincendio bloccati perché non ci sono i soldi per la manutenzione e per la benzina.

Ma questa non è una novità: a fine giugno tutti i Comuni dell’isola non hanno ancora ricevuto le risorse del Fondo regionale per le Autonomie locali, le ex Province sono fallite, tutti gli enti regionali sono senza soldi, le società regionali pure (le hanno liquidate per questo motivo), non ci sono i soldi per l’assistenza agli anziani, lo Stato ha ridotto del 50% i fondi per i disabili gravi, la spesa sociale legata alla legge nazionale n. 328, per la Sicilia, è passata 50 milioni all’anno a 17 milioni all’anno e via con i ‘rispasrmi’…

In compenso, il presidente Rosario Crocetta e i partiti di centrosinistra che lo sostengono – PD siciliano in testa – tre anni fa, a giugno, hanno rinunciato agli effetti positivi di alcune sentenze della Corte Costituzionale favorevoli alla Sicilia (leggere un regalo di circa 5 miliardi di euro allo Stato!); poi, lo scorso anno, sempre a giugno, Crocetta, il PD e compagna bella hanno regalato altri soldi regionali a Roma e hanno imposto alla Regione nuove penalizzazioni.

Ma, ovviamente, di questo non si parla… Sono fake news, come dice l’assessore regionale – del PD – Antonello Cracolici…

 

 

 

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