Le operazioni di voto vanno a rilento perché lo scrutinio dei candidati sindaci va di pari passo con lo scrutinio dei canditati per il Consiglio comunale. Orlando dovrebbe aver raggiunto il 45% dei voti. Fabrizio Ferrandelli non è andato male (32% dei voti circa). A crollare è stato il candidato del Movimento 5 Stelle, Ugo Forello, che si è fermato al 15%
Lo scrutinio delle schede va a rilento. Ma a Palermo la vittoria a primo turno di Leoluca Orlando sembra cosa fatta. In Sicilia, a differenza del resto d’Italia, un sindaco, per essere eletto al primo turno, deve prendere il 40% più uno dei voti (nel resto del Paese serve il 50% più uno). Così ha deciso il Parlamento dell’Isola. Mentre lo spoglio è ancora in corso Orlando viene dato al 45% circa. Mentre Fabrizio Ferrandelli sarebbe al 32% circa. Il capoluogo siciliano registra il crollo dei grillini che, con il loro candidato a sindaco, Ugo Forello, si fermano al 15% circa.
A Palermo, inutile girarci a attorno e recriminare per la legge elettorale, il Movimento 5 Stelle è crollato. Con molta probabilità, si tratta di una sconfitta dovuta non tanto e non soltanto all’inchiesta sulle firme false del 2012, quanto il frutto di una spaccatura.
I parlamentari regionali del Movimento, Giancarlo Cancelleri e Giampiero Trizzino, hanno deciso di candidare Ugo Forello e di mettere in ‘fuori gioco’ il nucleo storico dei grillini di Palermo, rappresentato da tre parlamentari nazionali Riccardo Nuti, Claudia Mannino e Giulia Di Vita.
Le polemiche, lo ricordiamo, sono state violente. Ma Cancelleri e Trizzino sono andati avanti come rulli compressori. Ci sono stati ‘veleni’ su Forello – tra i fondatori di ‘Addiopizzo’ – accusato di aver lanciato una sorta di ‘opa’ sul Movimento di Palermo.
Le polemiche si sono placate solo nell’ultimo mese di campagna elettorale. Ma, a giudicare dal risultato elettorale deludente, sotto la cenere covava il fuoco. Di fatto si è avverata la ‘profezia di Nuti, che un paio di mesi addietro ha detto:
“Forello non è il candidato del Movimento 5 Stelle”.
In effetti, un Movimento che a Palermo – ‘capitale’ della Sicilia in generale e ‘capitale’ della politica siciliana in particolare – il 15% circa dei voti del candidato sindaco è una debacle.
Delusione per gli altri tre candidati sindaco di Palermo. Il migliore è Ismaele La Vardera (sostenuto da Fratelli d’Italia, Leghisti e un’altra formazione di centrodestra) che sfiora il 3%. Nadia Spallitta (sostenuta dai Verdi) sfiora il 2%. Mentre il candidato di Siciliani Liberi, Ciro Lomonte sarebbe all’1,5%.
E’ chiaro che si tratta di risultati in evoluzione, perché lo spoglio delle schede non è terminato.
Per Orlando è la sua sesta elezione a sindaco di Palermo.
Venne eletto per la prima volta nel 1985 (quando ad eleggere i sindaci erano i Consigli comunali).
Rieletto sindaco nel 1987.
Ancora eletto nel 1993 (questa è stata la prima volta che è stato eletto direttamente dal popolo, grazie alla legge regionale del 1992, che per la prima volta ha introdotto in Italia il suffragio diretto).
Rieletto sindaco di Palermo per la quarta volta nel 1997.
Ed eletto sindaco per la quinta volta nel 2012.
Quella di oggi, come già ricordato, è la sesta elezione a sindaco per Orlando.
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal