Il pronunciamento dei giudici amministrativi risale a circa due mesi fa. Il TAR ha dato ragione all’Amministrazione regionale che, per il servizio di trasporto veloce via mare (leggere aliscafi) avrebbe pagato più del dovuto. Ora il Governo Crocetta non ha più alibi: i soldi per i disabili gravi ci sono
Proprio mentre la Regione siciliana cerca i soldi per i disabili gravi (c’è un articolo della legge Finanziaria regionale che stanzia decine di milioni di euro che però non ci sono!), scopriamo che la stessa Amministrazione regionale, circa due mesi fa, ha vinto un ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) della Sicilia contro la Ustica Lines, oggi Liberty Lines. Si proprio ‘lei’, la società di Ettore Morace in questi giorni nell’occhio del ciclone per via di un’inchiesta giudiziaria che sta mettendo a soqquadro il mondo dei trasporti via mare tra la Sicilia e i suoi arcipelaghi.
Insomma, ora non ci sono più alibi: il Governo regionale di Rosario Crocetta, che sembra in difficoltà, non essendo riuscito a reperire i fondi per i disabili gravi, deve solo mettere in esecuzione la sentenza del TAR Sicilia e incassare questi 24 milioni di euro.
A proporre ricorso ai giudici amministrativi sono stati i dirigenti dell’Amministrazione regionale. Il tema è quello dei trasporti veloci, naturalmente via mare, tra la Sicilia e i suoi arcipelaghi (leggere aliscafi). Secondo i burocrati della Regione, l’Amministrazione avrebbe pagato il servizio oltre il dovuto. Da qui il ricorso al TAR Sicilia che, circa due mesi addietro, ha dato ragione all’Amministrazione regionale.
Il pronunciamento dei giudici amministrativi è importante sotto vari profili.
E’ importante sotto il profilo giuridico, perché dà ragione ai magistrati che indagano su una vicenda che, tra fondi dello Stato (56 milioni di euro all’anno) e fondi regionali (110 milioni di euro all’anno), ‘inghiotte’ ogni anno 166 milioni di euro. Più il grande affare dei biglietti (dove succede di tutto e di più).
E’ importante sotto il profilo economico e finanziario, perché, come già accennato, dà alla Regione la disponibilità di 24 milioni di euro.
E’ importante sotto il profilo politico, perché adesso qualcuno dovrà controllare il flusso di denaro pubblico che, ogni anno, lascia le ‘casse’ di Stato e Regione siciliana per finire nelle ‘casse’ degli armatori (e non soltanto…).
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