Siamo già al 6 aprile e ancora non è stato pagato lo stipendio di marzo ai dipendenti AMAT. la protesta dei COBAS i quali, nei giorni scorsi, prendendo per buone le promesse dell’Amministrazione comunale, hanno interrotto la protesta. Intanto i parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle di Palermo hanno presentato un’interrogazione al Governo al Ministro delle Regioni. Appurato che dalle ‘casse’ dell’AMAT mancano 15 milioni di Euro. Come mai i grillini dell’Ars non fiatano?
Nere nubi si addensano sul futuro dell’AMAT, l’Azienda del Comune di Palermo che si occupa del trasporto delle persone con la gestione dei bus e del Tram. I dipendenti sono ancora senza lo stipendio di marzo, tanto che interviene con una nota il sindacato dei COBAS Trasporti. In queste ore si registra anche un’interrogazione parlamentare al Governo nazionale presentata da un gruppo di deputati nazionali del Movimento 5 Stelle (con in testa i parlamentari Claudia Mannino e Riccardo Nuti). Ma andiamo con ordine.
Cominciamo con il comunicato stampa dei COBAS Lavoro Privato settore Trasporti-Tpl. A parlare è il coordinatore regionale, Carlo Cataldi, che ha inviato una lettera al presidente dell’AMAT, Antonio Gristina:
“Poiché il presidente Gristina – scrive Cataldi – non ha avuto l’accortezza di informare i lavoratori di tali ritardi, è aumentato il clima di tensione che già serpeggia in azienda. Al fine di rassicurare i lavoratori e le loro famiglie, codesta organizzazione sindacale chiede risposte immediate al riguardo e data certa delle retribuzioni spettanti”.
Retribuzioni che non hanno percepito nemmeno i 20 autisti reclutati tramite un’agenzia di lavoro interinale.
“Ad oggi – sottolinea ancora il coordinatore regionale dei Cobas – l’AMAT non ha prorogato i contratti di questi lavoratori che, secondo le previsioni, dovevano rimanere in servizio fino a maggio. Lo scorso 29 marzo sono scaduti i contratti, evidentemente non rinnovati perché l’Azienda non ha ancora a disposizione le risorse economiche”.
A marzo i Cobas hanno proclamato lo stato d’agitazione dei lavoratori.
“Dopo il vertice in prefettura – ricorda Cataldi – abbiamo sospeso lo sciopero. Malgrado la nostra condotta responsabile, l’AMAT non ha dato nessuna risposta alle criticità da noi sollevate. Il management si ostina a difendere scelte scellerate che hanno compromesso l’organizzazione del lavoro ed hanno messo a rischio la stessa tenuta economico-finanziaria dell’Azienda”.
“La situazione dei trasporti dell’AMAT di Palermo è ambigua e schizofrenica – scrive sul proprio sito la parlamentare nazionale grillina, Claudia Mannino -. Anche oggi leggiamo articoli che invece di preoccuparsi di ottimizzare gli incassi in base ai mezzi disponibili, si pensa alle nuove linee del TRAM, come se gli scarsi introiti delle linee ad oggi attive non bastassero a valutare l’impatto sulle iniziative future che impegneranno, anche finanziariamente, l’Amministrazione uscente come anche quella che si insedierà nei prossimi mesi”.
Il riferimento è a un Tram di appena 15 chilometri circa costato oltre 320 milioni di Euro che ha un costo di manutenzione di oltre 8 milioni di Euro all’anno! Di fatto, un servizio costosissimo in un momento di grave crisi economica.
In tutto questo – come sottolinea Claudia Mannino – l’attuale Amministrazione comunale uscente ha già ‘impiattato’ la minestra alle future Amministrazioni comunali. Gli attuali amministratori comunali hanno stabilito, senza sentire cosa ne pensano i cittadini, che si dovranno realizzare altre linee di Tram: in via Roma, in via Marchese di Villabianca, ZEN, Mondello, Bonagia e persino in via Libertà.
La cosa strana è che, mentre non ci sono i soldi per pagare sena ritardi i dipendenti dell’AMAT, mentre non ci sono i soldi per gestire il Tram, ci sono invece i soldi per altri appalti ferroviari: come se non bastassero i disastri e gli incredibili disagi che hanno creato le attuali opere ferroviarie in eterno corso di realizzazione, dal Passante ferroviario alla chiusura dell’anello ferroviario!
Opere – lo ribadiamo – eterne che hanno creati problemi enormi ai cittadini e all’economia di Palermo.
“A settembre – prosegue la parlamentare – avevamo già sollevato, a seguito di una sommaria analisi dei bilanci, come la situazione finanziaria della municipalizzata fosse ad un passo dal fallimento. Le risposte dell’Amministrazione, anche a mezzo stampa, sono state immediate: ‘AMAT è un’Azienda all’avanguardia’. Nonostante ciò, pochi giorni fa i revisori dei Conti hanno di fatto confermato la nostra tesi: mancano 15 milioni di Euro dalle ‘casse’. dell’Azienda. Così, anche a seguito di un poco piacevole scambio sui social con l’assessore ai trasporti del Comune di Palermo, Giusto Catania, il 31/3/20 ho depositato un’interrogazione parlamentare scritta e sottoscritta da tutti i colleghi palermitani, riguardante il Forte squilibrio gestionale e la situazione finanziaria di AMAT spa”.
QUI POTETE LEGGERE IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE
“L’interrogazione, rivolta al ministro degli Affari Regionali Enrico Costa (vista la competenza prettamente regionale), evidenzia come i mancati trasferimenti della Regione siciliana al comune di palermo (crediti indiretti per 64 milioni di Euro per il 2015 e 2014) e soprattutto i crediti attesi dal Comune di Palermo per servizi resi (73 milioni di Euro) stanno determinando una pesante ricaduta in termini di funzionamento e di efficienza sulla tenuta complessiva del sistema di trasporti nel capoluogo siciliano, nel quale si riscontra un generale stato di inadeguatezza dei servizi offerti ai cittadini”.
“In particolare – leggiamo sempre nel blog di Claudia Mannino – si chiede al Ministro quali misure e/o iniziative di competenza intenda assumere per agevolare l’attività di collaborazione istituzionale tra il Comune di Palermo e la Regione siciliana e quali azioni e/o provvedimenti di competenza intenda porre in essere per assicurare la tempestiva erogazione, da parte della Regione siciliana, di tutti i corrispettivi dovuti al Comune di Palermo”.
“Da oltre 6 mesi – scrive sempre la parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle – segnaliamo quindi l’allarmante situazione dei conti di AMAT, partecipata del Comune di Palermo e nonostante le reazioni aggressive e risentite dei vertici aziendali e dell’assessore Giusto Catania, la preoccupazione per i conti di AMAT è stata confermata anche dai revisori contabili e lo stesso presidente Gristina ha ammesso l’esistenza di una problematica finanziaria”.
“Certamente l’inadempienza della Regione Sicilia ha un peso specifico elevato (almeno 7,5 milioni di Euro – si legge sempre nel blog della deputata nazionale – secondo quanto dichiarato dallo stesso Gristina), ma l’ammontare dei debiti dell’Azienda è ben più ampio. Lascia perplessi anche il mancato esercizio del ‘controllo analogo’, da parte del Consiglio comunale, e l’indifferenza nei confronti della grave situazione del bilancio AMAT anche da parte dell’Assemblea regionale siciliana. Volontà politica o disinteresse? Speriamo nessuna delle due, ma crediamo di sbagliarci”.
“Concludo – dice sempre Claudia Mannino – dicendo che, da rappresentanti del territorio palermitano, sollevare delle problematiche di interesse collettivo ai vari livelli istituzionali è solo una questione di volontà politica e voglia di collaborare al di là degli schieramenti politici. Sarà nostro interesse ottenere al più presto una risposta dal governo”.
P.S.
Per la cronaca, il controllo analogo – molto sinteticamente – significa che i bilanci delle società controllate dal Comune di Palermo dovrebbero confluire nel bilancio dello stesso Comune di Palermo.
In realtà, su questo tema la confusione regna sovrana. Un caos che non fa chiarezza sui veri conti delle società comunali. Proprio sul controllo analogo e sulle società comunali in perdita è più volte intervenuta la vice presidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta, che è anche candidata a sindaco della città, come potete leggere nei seguenti articoli:
QUI UN ARTICOLO SULLE SOCIETA’ DEL COMUNE DI PALERMO
QUI UN ARTICOLO SU AMAP E AMAT
QUI UN ARTICOLO SUGLI SPRECHI DELL’AMAT
Domanda ‘cattiva’: come mai i 14 parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars, su un argomento così importante, rimangono silenziosi? Accordi strani con il Comune di Palermo?
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