I fatti sono accaduti lo scorso 17 gennaio. L’assessore ha provato a giustificarsi dicendo che quel giorno non era in assessorato. Ma un giornale lo ha smentito, citando le parole di una dei presenti a una riunione sindacale alla quale era presente l’assessore! Insomma, peggio di così! Ma quante ne sta combinando questo assessore Miccichè!
“Attorno a me si è creato un clima ostile”, dice l’assessore regionale al Lavoro, Gianluca Miccichè. A parlare è lo stesso assessore che, per quasi un anno, ha rifiutato il confronto con i parlamentari della commissione Lavoro e Cultura dell’Assemblea regionale siciliana? E’ stesso assessore sul quale pende una mozione di censura da parte di un drappello di deputati dell’Ars, di maggioranza e di opposizione? Ci sono due Gianluchi Miccichè e nessuno sapeva nulla?
La vicenda dei due disabili lasciati ad aspettare tutta la mattina nel pianterreno della sede dell’assessorato al Lavoro è solo l’ultimo di una lunga serie di fatti che coinvolgono l’assessore Miccichè: fatti che non sono facilmente spiegabili. O meglio, sono spiegabili solo con i parametri della vecchia politica.
E’ normale avere bloccato i servizi per il lavoro dove la disoccupazione impazza? E’ normale che, da mesi, ci sono i fondi disponibili per far tornare a lavorare i dipendenti degli ex Sportelli Multifunzionali, ma tutto resta fermo?
Noi siamo comprensivi: lo sappiamo che, in questo momento, i ‘capi’ del partito ex UDC e del Nuovo Centrodestra Democratico (NCD) del Ministro Angelino Alfano sono più confusi che persuasi.
(Non sappiamo nemmeno come chiamare il partito dell’assessore Miccichè, di Giampiero D’Alia e del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, dal momento che non avevamo mai assistito, prima d’ora, a un segretario nazionale di una forza politica – la già citata UDC – che piomba in Sicilia per dire a D’Alia e compagni: il simbolo è mio, voi siete tutti fuori!).
Lo sappiamo che i ‘capi’ di queste due formazioni politiche – che oggi si sono ‘fidanzati’ per dividere insieme le rispettive disgrazie – non sanno che fare: nel centrosinistra Alfano e i suoi avevano un mezzo accordo con Renzi che ormai è caduto in disgrazia; nel centrodestra non li vogliono nemmeno vedere.
Tra l’altro, si tratta di due formazioni politiche che hanno sempre avuto in Sicilia i rispettivi baricentri elettorali.
L’UDC, ai tempi di Totò Cuffaro, era forte, in Sicilia sfiorava quasi il 15%: era, quella cuffariana, la forza preponderante delll’UDC nazionale.
NDC è nata in Sicilia e, a parte ‘qualche cosa’ a Milano, grazie a Comunione e Liberazione, e a qualche altra ‘cosa’ qua e là sparsa per l’Italia, è nell’Isola che Alfano e i suoi amici transfughi hanno tratto forza.
Oggi gli ex UDC di Sicilia contano poco. Persino a Messina – la città dell’ultimo leader di questi ex democristiani in cerca d’autore, il già citato D’Alia – cominciano le fughe.
La stessa cosa è sta avvenendo con NCD: chi scappa di qua (Alessandro Pagano che, per non vederli più, si è acquartierato con i leghisti), chi viene azzoppato di là.
Ok, capiamo tutto: ma far fare ai servizi del lavoro della Sicilia la fine dell’asino di Buridano non ci sembra una grande soluzione! Pr la cronaca, l’asinello di Buridano, davanti a due cumuli di fieno, non sapendo scegliere quale mangiare, si lasciò morire di fame.
Il problema è che la parte dell’asino di Buridano non la stanno facendo l’assessore Miccichè e l’UDC: la stanno facendo i disoccupati della Sicilia che potrebbero lavorare grazie ai servizi per il lavoro che l’assessore, invece, tiene bloccati (il discorso riguarda gli ex sportellisti, ma anche i tantissimi giovani siciliani disoccupati – e anche i disoccupati maturi – che sono stati privati dei servizi per il lavoro.
Certo, poi Le Iene ci raccontano che lo scorso 17 gennaio due disabili, ai quali un anno fa l’assessore Miccichè ha promesso interventi concreti, sono stati abbandonati.
Lui, l’assessore, dice che lo scorso 17 gennaio non era in assessorato. Ma un articolo di Sicilialive24 lo smentisce. Quel giorno c’è stata una riunione sindacale. E uno dei presenti ricorda che, alle 11,00 l’assessore Miccichè è andato via perché doveva incontrare i due ragazzi disabili che poi, però, non ha incontrato (come potete leggere qui).
Ora, giustificarsi così, dicendo di non essere presente per farsi sbugiardare e poi chiamare in causa altri, beh, questo ci sembra veramente troppo.
Ma questo Governo non ha oltrepassato il limite?
Qui il video che ha inguaiato l’assessore Gianluca Miccichè
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