Ars/ La sconfitta di Rosario Crocetta: Sala d’Ercole gli impone due mesi di esercizio provvisorio

22 dicembre 2016

Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, questa volta esce sconfitto dallo scontro con il Parlamento dell’Isola. Avrebbe voluto che l’Aula approvasse una legge di stabilità dimezzata. Ma Sala d’Ercole ha risposto picche. C’è anche la proroga dei precari che, secondo il presidente e gli uffici dell’assessorato regionale al Bilancio non sarebbe possibile… 

Alla fine Rosario Crocetta è stato sonoramente sconfitto. Alla fine hanno vinto i parlamentari di Sala d’Ercole. Alla fine niente legge di stabilità 2017 a metà da approvare entro il 31 dicembre. Alla fine – come questo blog scrive da giorni – il Governo regionale si piega: ha accettato l’esercizio provvisorio per due mesi: gennaio e febbraio 2017. Più un provvedimento che dovrebbe garantire la proroga dei precari.

Quello portato avanti da Crocetta è stato un braccio di ferro inutile. Ha cercato di imporre all’Aula l’approvazione della legge di stabilità 2017 dimezzata: metà avrebbe dovuto essere approvata entro quest’anno, l’altra metà non si capisce quando. Si sussurra che Crocetta avrebbe fatto tutto da solo. Sembra, infatti, che il commissario-assessore, Alessandro Baccei, non voleva lo scontro con l’Aula e avrebbe accettato l’esercizio provvisorio.

Ma Crocetta ha insistito e ha perso.

I maligni sussurravano che il presidente della regione avrebbe voluto ‘arraffare’ una mezza manovra raffazzonata con la proroga dei precari per scappare via, cioè per dimettersi, se è vero che il prossimo anno, nelle ‘casse’ della Regione, grazie ai tagli di Roma e ai ‘Patti’ firmati dallo stesso Crocetta con l’ex capo del Governo Renzi, ci saranno meno soldi di quest’anno.

I deputati avrebbero capito il gioco e hanno inchiodato il presidente della Regione a Palazzo d’Orleans. Vedremo quello che succederà già a gennaio, tra soldi che mancano e precari.

Ricordiamo che, secondo una tesi (sembra sostenuta anche dagli uffici dell’assessorato regionale all’Economia), la proroga dei precari con l’esercizio provvisorio non sarebbe possibile. Anche noi pensavamo la stessa cosa negli anni passati, quando hanno prorogato i contratti dei precari con l’esercizio provvisorio. Ma Roma non ha impugnato il provvedimento.

Attenzione: la proroga dei precari dei Comuni dell’Isola – che il Governo nazionale non dovrebbe impugnare (a meno che il Governo Gentiloni non si voglia sbarazzare di questo personale: ma in prossimità delle elezioni sembra improbabile) – è un fatto giuridico. I soldi non ci sono. Parliamo, insomma, del nulla.

Ricordiamo che la Regione deve ancora versare ai Comuni 180 milioni di Euro per il pagamento dei precari a valere sul 2016. Soldi che, in parte, i Comuni hanno anticipato o tagliando i servizi ai cittadini, o grazie a scoperture di tesoreria (cioè con onerosi prestiti bancari).

Si dice che, in questi giorni, la Regione dovrebbe iniziare a liquidare il 40% dei 180 milioni di Euro del fondo precari (dei Comuni) 2016. sarà così?

Quello che possiamo affermare è che, in questo momento, nessuno sa come verranno pagati i precari dei Comuni nel 2017. Domani mattina racconteremo il perché, con tutti i retroscena del caso.

Certo che oggi il Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, era stato piuttosto chiaro: “I precari vanno salvati, ma in realtà andavano salvati prima, già quattro anni fa . Non possiamo fare certo macelleria sociale, il problema va risolto, ma non si possono creare false aspettative. Se si pensa di trovare un escamotage per approvare il bilancio senza che il singolo parlamentare possa esaminarlo bene, questo non sarà consentito a nessuno. Non è possibile pensare che l’Ars possa varare documenti così importanti in due giorni, a scatola chiusa. Non si fanno le campagne elettorali sui precari. I precari sono persone intelligenti, uomini e donne che sapranno valutare con coscienza”.

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