Enti formativi non accreditati: che fine hanno fatto le attrezzature acquistate con fondi della Regione?

22 dicembre 2016

Non escludiamo l’esplosione di un nuovo scandalo legato alle attrezzature (banchi, armadi, cattedre, eccetera) che erano nella disponibilità degli enti di Formazione professionale che oggi non operano più. Il riferimento è agli enti che non sono più accreditati con l’Amministrazione regionale. Sullo sfondo, un possibile danno erariale

Che fine hanno fatto gli arredi, le attrezzature e le dotazioni informatiche degli enti di Formazione professionale falliti o che hanno ricevuto la revoca dell’accreditamento?

La domanda non è oziosa. Va ricordato che, ad eccezione degli enti formativi falliti, nella procedura di accreditamento che i rappresentanti di molti di questi stessi Enti hanno presentato per concorrere all’Avviso 8, mediante una perizia giurata, hanno stilato un elenco delle attrezzature che hanno a disposizione.

Queste attrezzature – ed in particolar modo gli arredi scolastici (banchi, armadi, cattedre, eccetera) – sono state acquistate con fondi regionali. Gli enti formativi hanno l’obbligo di redigere un inventario particolareggiato che va trasmesso all’Amministrazione regionale.

Nel caso in cui le attrezzature, per vetustà o per malfunzionamento, dovessero essere dismesse occorre procedere alla distruzione o allo smaltimento seguendo un’apposita procedura. Se sono ancora utilizzabili potrebbero essere donate a istituti di beneficenza.

Quello che non si può fare è far sparire nel nulla queste attrezzature. 

Perché facciamo questa considerazione? Perché ci hanno riferito che le vecchie sedi di Enti non più accreditati sono state interamente svuotate.

Ciò posto ci siamo chiesti: erano vecchie attrezzature e sono state dismesse nel rispetto delle procedure? O tali attrezzature sono finite in ‘altre mani’? Qualcuno potrebbe averle rivendute?

Il tema è spinoso, perché di mezzo ci potrebbe essere un danno erariale piuttosto consistente.

Così abbiamo interpellato gli uffici del dipartimento della Formazione professionale della Regione siciliana.

“Da quello che ci risulta – hanno risposto gli uffici di questo dipartimento regionale – è che in alcuni casi la procedura per lo smaltimento di attrezzature vecchie e non più utilizzabili è stata rispettata, in altri casi stiamo indagando per capire cosa è successo”.

Insomma, è in corso un monitoraggio. Il segnale che l’Amministrazione regionale ha ‘fiutato’ qualcosa e si sta muovendo.

Si sussurra – ma sono solo indiscrezioni – che queste attrezzature potrebbero essere state spostate in altre sedi.

In ogni caso, il prossimo anno ne sapremo di più, perché il dipartimento regionale della Formazione, come già ricordato, ha avviato il monitoraggio su un aspetto che fino ad oggi è rimasto oscuro.

Ribadiamo: non è un fatto da sottovalutare, perché di mezzo ci potrebbe essere un danno erariale non indifferente.

 

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