Ecco un altro capitolo del racconto ‘Il calcio in bocca e i soldi in tasca -Epopea rosanero al tempo di Zamparini’ scritto dal prototifoso Lucas Bahic. Tutte le tappe di questa grande avventura,notizie, ragguagli, dati e qualche sommessa opinione. Buona lettura!
(Sotto in allegato la prima e la seconda parte)
Prime trattative
Cinque mesi prima della firma, questo quanto si leggeva delle trattative tra Franco Sensi e Maurizio Zamparini: “I due parlano del Palermo da qualche settimana e, al contrario di quanto accaduto con altri potenziali acquirenti della società, si sono subito trovati d’accordo sui termini dell’affare. Zamaparini diventerebbe il nuovo proprietario del Palermo, ma Sensi non uscirebbe completamente di scena e il suo disimpegno sarebbe graduale con il mantenimento di una quota di minoranza del pacchetto azionario. Sensi sembra quindi avere trovato quel socio che inseguiva da mesi. Dopo il fallimento della trattativa con Caltagirone, dopo la fine quasi istantanea di quella con Ferlaino e le voci di un possibile interessamento della famiglia Toti, il patron del Palermo ha individuato in Zamparini l’alleato ideale”.
Vicini all’accordo
A dieci giorni dall’acquisto, dopo mesi febbrili durante i quali si fanno avanti altri potenziali acquirenti, tra cui Gaetano Caltagirone e Sergio D’antoni, Zamparini esce allo scoperto. “Non vengo certo per illudere nessuno- afferma il presidente- la mia storia di imprenditore è sotto gli occhi di tutti. E quella di presidente pure. Ho riportato il Venezia in serie A, perché non dovrei riuscirci anche con il Palermo? Investimenti precisi e programmazione seria: solo così si ottengono i risultati. Se prenderò il Palermo, sarà quello che farò”. (Quant’è bella la morte di subito! Chi se ne è andato il giorno dopo questa dichiarazione lo ha fatto convinto che dopo qualche anno il suo Palermo avrebbe vinto lo scudetto. A noi che abbiamo vissuto è toccato ben altro!).
La stretta di Sensi
Non si fa attendere la replica di Sensi, stanco delle prolungate trattative. “Adesso mi sono davvero stancato. Se Zamparini ha davvero intenzioni di acquistare il Palermo, non deve fare altro che presentarsi con i soldi sul tavolo. Diversamente è inutile continuare a tergiversare. Il Palermo è mio e me lo tengo fino a quando non troverò acquirenti intenzionati realmente a compralo. Di altro non voglio parlare (Fonte: la Repubblica, 11 Luglio 2002).
La vigilia
Finalmente alla vigilia della firma, queste le dichiarazioni di Zamparini: “Con Sensi siamo d’accordo su tutto. Gli ho detto che pagherò 15 milioni di euro in tre rate annuali da cinque milioni. Ho già pronta la lista dei convocati: ci sono Generoso, Rossi, Bilica, Conteh, Marasco. Ma anche Andersson e Maniero, oltre ad alcuni giocatori del Palermo”.
“Il Palermo ai palermitani”
“Voglio una società che sia il più possibile palermitana (ricordatevi di questa frase quando parleremo della squadra Primavera). Non farò come Sensi che aveva l’amministrazione del Palermo a Trigoria e non sapeva praticamente nulla di quello che avveniva in città (lui invece!). Chiederò all’amministrazione comunale di starci vicino (meglio di no). Chiederò che ci diano il permesso di allenarci al veledromo (infatti!) e che individuino un’area nella quale in futuro costruire un centro sportivo (eccoci!)”.
Così Zamparini prima della presentazione ufficiale della società al sindaco di Palermo.
(continua)
Le prime puntate:
Il calcio in bocca e i soldi in tasca: l’epopea rosanero al tempo di Zamparini (parte prima)
Il calcio in bocca e i soldi in tasca: l’uomo venuto dal Nord (parte seconda)
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