L’emergenza sembra rientrata. E il primo cittadino, pur insistendo sull’eccezionalità della pioggia, ammette problemi con i canali di scolo. Bene, ma di chi è la responsabilità? Soldi usati per altri scopi o soldi che non sono mai arrivati? Da una persona coraggiosa come lui, ci aspettiamo parole chiare
L’emergenza a Licata sembra essere passata dopo la violenta alluvione che ieri mattina ha messo in ginocchio la città (qui il video). Il nucleo fluviale dei vigili del fuoco e gli uomini della Protezione civile sono riusciti ad aspirare gran parte dell’acqua piovana che aveva attraversato la città come un fiume in piena.
Per fortuna non ci sono vittime, né feriti. Si apre dunque la fase della conta dei danni. Non solo in città, anche nella campagne. In quella zona c’è una orticoltura di qualità e non sappiamo ancora quanto e se sia stata compromessa.
Su Agrigentonotizie, il commento del Sindaco, Angelo Cambiano:
“Adesso è l’ora della conta dei danni per una città che è già provata da una forte crisi economica e che il 10 ottobre del 2015 subì anche la devastazione di una tromba d’aria che ha messo in ginocchio 120 aziende. Adesso – aggiunge Cambiano – un altro evento calamitoso: sono caduti 160 millimetri di pioggia in tre ore. Un evento eccezionale se si considera che tutto l’anno cadono 400 millimetri di pioggia. Ed adesso in tre ore è caduta l’acqua di metà anno”.
Va bene sì, un evento eccezionale. Ma 160 mm di pioggia non giustificano la valanga di acqua, alta un metro, per le strade.
Ed, infatti, il sindaco ammette: “Purtroppo Licata sconta un deficit infrastrutturale in termini di canali di scolo e questo è il risultato”.
Rinnoviamo tutta la nostra solidarietà agli amici di Licata e a tutta l’amministrazione. Però, signor Sindaco, da lei che avuto il coraggio di intraprendere una lotta contro l’abusivismo edilizio, ed è cosa rara per un politico siciliano, ci aspettiamo di più.
Ci aspettiamo che ci spieghi perché c’è questo deficit infrastrutturale. Di chi è la responsabilità? I soldi destinati a questo scopo sono stati usati diversamente? Oppure non c’erano proprio? E se non c’erano, chi devono ringraziare i licatesi?
Intanto arriva il commento di Erasmo Palazzotto, di Sinistra Italiana, che la prende alla lontana:
“I fenomeni atmosferici estremi sono una conseguenza del cambiamento climatico, dobbiamo prepararci ad affrontarli e per questo, oltre ad interventi globali sul clima, serve urgentemente una grande opera di messa in sicurezza delle nostre città e dei nostri territori. Un’opera che non si può lasciare solo ai sindaci e agli amministratori locali, ma che necessità di volontà politica e risorse nazionali ed europee”.
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