- Come mai nessuno si pone questa domanda se, secondo la tesi dell’Occidente, la guerra in Ucraina sarebbe scoppiata perché la stessa Ucraina voleva aderire alla NATO?
- La realtà è molto diversa, come illustreremo domani mattina. Intanto vi anticipiamo che la guerra in Ucraina potrebbe anche finire in tempi brevi con una secca sconfitta dell’Occidente e con l’ovvia vittoria della Russia (e della Cina)
Come mai nessuno si pone questa domanda se, secondo la tesi dell’Occidente, la guerra in Ucraina sarebbe scoppiata perché la stessa Ucraina voleva aderire alla NATO?
Sulla guerra in Ucraina c’è una notizia che viene diffusa in modo, come dire?, quasi nascosto. Al vertice della NATO che va in scena a Vilnius gli Stati Uniti d’America si oppongono all’entrate dell’Ucraina nella stessa NATO. Se non ci fossero di mezzo una guerra e migliaia e migliaia di morti la notizia sarebbe comica. Il perché è presto detto: come ci hanno raccontato i media occidentali – giornali e televisioni – la guerra in Ucraina sarebbe scoppiata perché l’Ucraina ha annunciato l’intenzione di aderire alla NATO. la Russia avrebbe iniziato la guerra in Ucraina contro l’eventuale adesione di questo paese alla NATO. Da qui una domanda semplicissima: se la guerra è scoppiata perché l’Ucraina vuole aderire alla NATO e se la stessa NATO, oggi, blocca l’adesione dell’Ucraina alla NATO perché la guerra continua? E come mai i media occidentali non segnalano questa contraddizione? La risposta è nelle cose: come scriviamo da tempo, la guerra in Ucraina non è scoppiata perché l’Ucraina vuole aderire alla NATO: la guerra in Ucraina è stata voluta dagli Stati Uniti d’America per cercare di bloccare la moneta unica del BRICS alternativa al dollaro statunitense, o meglio, che dovrebbe sostituire il dollaro negli scambi commerciali internazionali. E fino ad oggi la manovra è riuscita. Anche se, in verità, la Cina e i suoi alleati hanno avviato lo stesso un processo di dedollarizzazione.
La realtà è molto diversa, come illustreremo domani mattina. Intanto vi anticipiamo che la guerra in Ucraina potrebbe anche finire in tempi brevi con una secca sconfitta dell’Occidente e con l’ovvia vittoria della Russia (e della Cina)
In queste ore è intervenuta una novità – di cui vi daremo notizia domani mattina – che potrebbe rivoluzionare tutto lo scenario geopolitico internazionale, compreso un eventuale stop alla guerra in Ucraina. In questo momento – da quello che si capisce – gli Stati Uniti stanno cercando di trovare il modo per fermare una guerra che hanno sostanzialmente perso. Il no all’adesione dell’Ucraina alla NATO da parte della stessa NATO e degli americani va vista in questa luce. La situazione è molto complicata perché – lo ribadiamo – l’America di Biden rischia di perdere la faccia. Se si decide di interrompere la guerra mentre i russi tengono in mano mezza Ucraina, beh, da va sé che sarebbe un’ammissione di sconfitta. Per non parlare degli ucraini, con in testa il presidente Zelensky, che si sentirebbero traditi. Però i fatti sono fatti: l’America, nelle ultime settimane, ha cercato il dialogo con la Cina. Opzione un po’ tardiva – o forse molto tardiva – che dovrebbe consentire al presidente Biden di tentare di uscire dal tunnel dove è andato a cacciarsi. Con molta probabilità, in queste ore si sta cercando di convincere la Russia di Putin a non far pesare troppo la vittoria. Detto questo, i media occidentali continuano a raccontare ricostruzioni fantasiose della guerra in Ucraina : che la controffensiva va avanti e che, addirittura, gli ucraini avrebbero circondato Bakhmut, la città conquistata dall’armata Wagner. La realtà, però – come illustreremo domani mattina – racconta fatti molto diversi e, per certi versi, disastrosi per l’Occidente.
Foto tratta da Il Riformista
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