- Giugno, Luglio e Agosto roventi: non è una bella notizia, sia per l’agricoltura, sia per i cittadini in generale
- Notizie positive in Sicilia – per fortuna – dal fronte della prevenzione degli incendi boschivi
Giugno, Luglio e Agosto roventi: non è una bella notizia, sia per l’agricoltura, sia per i cittadini in generale
Brutte notizie in arrivo sul fronte dei cambiamenti climatici. In Europa gli scienziati del Copernicus Climate Change Service, scrive nel suo report l’analista dei mercati internazionali, Sandro Puglisi, “vedono una probabilità di oltre il 60% che le temperature in Spagna, Francia e Italia saranno ben al di sopra della media da Giugno ad Agosto”. Le previsioni, per gran parte dell’Europa, prevedono “temperature estive soffocanti, ben al di sopra delle norme storiche, che mettono a rischio i raccolti e la domanda di energia”. Poiché il caldo dovrebbe cominciare tar un a ventina di giorni, il timore è che si possano registrare danni in agricoltura. Ma anche problemi energetici: se il caldo – come si prevede – sarà “soffocante” bisognerà portare un po’ di fresco nelle abitazioni con un aumento dei consumi di energia elettrica. Qualche interrogativo potrebbe riguardare la Sicilia. Lo scorso anno nella nostra Isola l’Estate è stata calda ma – a parte qualche giornata – non è stato registrato un caldo eccessivo. L’anno prima – nel 2021 – le temperature estive hanno raggiunto in Sicilia livelli record: due anni fa, nella nostra Isola, svegliarsi la mattina presto con temperature di 36-37 gradi che arrivavano a 41-44 gradi centigradi durante il giorno è stata la norma per quasi due mesi e mezzo; con temperature ancora più elevate in alcune aree: basti pensare che a Prizzi, provincia di Palermo, e in alcune zone del Siracusano le temperature hanno raggiunto i 50 gradi. Insomma, due anni fa in Sicilia sono state registrate le temperature più calde d’Europa. Vedremo cosa succederà la prossima Estate.
Notizie positive in Sicilia – per fortuna – dal fronte della prevenzione degli incendi boschivi
Per la Sicilia – a parte il caldo soffocante che due anni fa non ha dato tregua – c’è anche un altro problema che i Governi regionali degli ultimi anni hanno snobbato, se non ignorato: gli incendio boschivi. Proprio nel 2021 – anno di record negativi per la Sicilia – la nostra Isola ha registrato il record si ettari di boschi andati in fumo: circa 80 mila. Anche lo scorso anno, benché il caldo non sia stato eccessivo, gli incendi hanno provocato danni alle aree verdi dell’Isola. Quest’anno il Governo regionale di Renato ha mostrato una certa sensibilità verso il problema degli incendi boschivi, tant’è vero che gli operai forestali che si occupano delle attività antincendio sono già al lavoro. Questo è un fatto certamente positivo. Speriamo bene.
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