La sconfitta alle elezioni in Finlandia dell’atlantista e russofobica Sanna Marin

3 aprile 2023
  • E’ evidente che il popolo finlandese non ha condiviso le scelte della premier uscente

di Diego Fusaro

Non è solo il popolo italiano a non gradire la guerra contro la Russia per volere della civiltà del dollaro  

Sanna Marin, la premier finlandese che tanto ha fatto discutere di sé, ha subito una sonante sconfitta alle ultime elezioni in Finlandia. Addirittura si è piazzata al terzo posto, di gran lunga sorpassata da altre forze politiche. Come prevedibile, i giornali liberal-progressisti come “la Repubblica”, rotocalco turbomondialista, si stanno stracciando le vesti e paventano il ritorno del sempre in agguato fascismo eterno. Ma non è di chi ha vinto che vogliamo parlare, bensì di chi ha perso. La linea liberal-progressista e global-atlantista di Sanna Marin evidentemente non ha convinto il popolo finlandese. Non dimentichiamo che Sanna Marin, oltre che per i suoi costumi ostentatamente libertini e sfacciatamente giovanilistici, si è contraddistinta politicamente per aver trascinato la Finlandia nella Nato e per aver altresì innalzato barricate contro la Russia. Ci era stata presentata come una scelta eccezionale e condivisa, quasi come se il popolo finlandese fosse integralmente con lei. E invece scopriamo ora che le cose evidentemente stanno diversamente, come troppo spesso accade quando si tratta della narrazione ufficiale politicamente corretta condotta dagli autoproclamati professionisti dell’informazione (mai formula fu più orwellana). Il fabula docet forse è che i finlandesi non hanno apprezzato il tanto celebrato ingresso della Finlandia nella Nato, contrariamente a quello che ci è stato raccontato. Significativa davvero questa sconfitta, dacché rivela come probabilmente non sia solo il popolo italiano a non gradire questa guerra sciagurata che l’Europa sta conducendo contro la Russia per procura o più precisamente per imposizione dall’alto dalla civiltà del dollaro. Il paventato ritorno del Fascismo Eterno Non c’entra letteralmente nulla, e chiamarlo in causa significa solo rivelare una clamorosa e pittoresca incapacità di interpretare gli eventi. I finlandesi hanno votato altrimenti, soprattutto se non quasi esclusivamente per esprimere il proprio dissenso rispetto alla linea ultra-atlantista e russofobica della signora Sanna Marin. E non è inverosimile pensare che molti altri popoli d’Europa, in primis quello italiano, si trovino su posizioni non divergenti rispetto a quelle espresse ora elettoralmente dal popolo finlandese.

Foto tratta da Il Fatto Quotidiano 

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