- Così, una curiosità: tutti i partiti politici italiani sono d’accordo per un Tg della Rai in lingua ucraina?
- In Italia vivono stranieri che fanno capo a 195 Paesi del mondo. Perché un Tg solo per gli ucraini?
- Se questo Tg è stato realizzato con i soldi del servizio pubblico non sarebbe corretto eliminare l’obbligo del pagamento del canone Rai? Sarebbe democrazia: chi è d’accordo con l’Italia schierata con gli americani nella guerra in Ucraina paga il canone, chi non è d’accordo non lo paga
Così, una curiosità: tutti i partiti politici italiani sono d’accordo per un Tg della Rai in lingua ucraina?
L’ultima trovata della Rai: un Tg in lingua ucraina. Sembra incredibile ma è vero. Leggiamo il comunicato del 24 Marzo della Rai: “Rainews24 fornirà da domani ai propri spettatori un telegiornale in lingua ucraina con aggiornamenti sulla guerra che è in corso a causa dell’invasione russa. Per cinque minuti, dalle ore 15, verrà mandato in onda un notiziario nella lingua dei rifugiati che hanno trovato riparo nelle ultime settimane in Italia e in altri Paesi. Nella parte conclusiva la trasmissione prevede un punto sulla situazione militare e sui contatti internazionali delle ore precedenti affidato a una giornalista o un giornalista della redazione Esteri”. C’è anche una precisazione dell’Amministratore Delegato della Rai Carlo Fuortes: “La scelta compiuta dalla Rai risponde a un’esigenza nuova che si pone in questa fase per il servizio pubblico. Il canale dell’Azienda riservato all’informazione 24 ore su 24 aggiunge un altro importante contributo alla conoscenza della realtà per la quale sono con grande impegno al lavoro inviati, corrispondenti e giornalisti delle redazioni di Tg1, Tg2, Tg3, del giornale radio e del sito www.rainews.it”.
In Italia vivono stranieri che fanno capo a 195 Paesi del mondo. Perché un Tg solo per gli ucraini?
Domanda: perché la Rai dedica un Tg agli ucraini e non anche agli altri migranti di altre nazionalità che vivono in Italia? Ricordiamo che in Italia vivono stranieri che fanno capo a 195 Paesi. In questo momento, in termini numerici, gli ucraini sono al quinto posto con quasi 235 mila presenze. Vero è che, con la Russia che sta vincendo la guerra in Ucraina il numero è destinato ad aumentare. Ma organizzare in questo momento un telegiornale in lingua ucraina ci sembra veramente fuori luogo. Allora cosa dovrebbero dire i rumeni, che in Italia sono quasi un milione e 300 mila? La Rai, vista la grande presenza di rumeni, oltre a un Tg in lingua rumena, dovrebbe organizzare anche un paio di programmi di approfondimento in lingua rumena. O no? E i quasi 450 mila albanesi, seconda comunità presente in Italia sotto il profilo numerico? Vabbè, si sa, gli albanesi ascoltano da sempre la televisione italiana: per loro non c’è bisogno di un Tg, perché la lingua italiana la parlano bene. Però qualcosa per i marocchini si potrebbe fare, visto che in Italia la comunità di questo Paese conta quasi 421 mila presenze, un po’ meno del doppio rispetto agli ucraini. Poi ci sarebbero i cinesi, che ufficialmente, in Italia, sarebbero circa 282 mila, anche se il dato sembra molto ma molto sottostimato.
Se questo Tg è stato realizzato con i soldi del servizio pubblico non sarebbe corretto eliminare l’obbligo del pagamento del canone Rai? Sarebbe democrazia: chi è d’accordo con l’Italia schierata con gli americani nella guerra in Ucraina paga il canone, chi non è d’accordo non lo paga
Resta da capire, insomma, perché con i soldi dei contribuenti italiani costretti a pagare il canone Rai sia stato messo su un Tg in lingua ucraina. Non bastano i soldi e le armi fornite a questo Paese? Anche il Tg? Non sarebbe più corretto, a questo punto, eliminare l’obbligo del pagamento del canone Rai? Ci chiediamo infatti: i vertici della Rai sono veramente convinti che tutti gli italiani siano schierati pancia a terra in favore della guerra in Ucraina? Siamo sicuri che in Italia tutti i cittadini siano schierati in favore dell’Ucraina e, quindi, a fianco degli Stati Uniti d’America? La Rai, per definizione, dovrebbe fare informazione. Non sarebbe il caso di precisare meglio il perché la Russia ha “invaso” l’Ucraina? Non ci riferiamo soltanto alla storia ormai trita e ritrita dell’invasore e dell’invaso: ci riferiamo al fatto che, grazie alla guerra in Ucraina, gli Stati Uniti d’America sono riusciti quanto meno a ritardare la presenza di una valuta alternativa al dollaro americano negli scambi internazionali. Ci riferiamo al progetto portato avanti dal BRICS, sigla che sta per Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica. Così, per la cronaca, nel 2022, mentre infuriava la guerra in Ucraina, tantissimi Paesi del mondo, lungi dallo schierarsi con l’Ucraina, hanno chiesto di aderire al BRICS. Proprio in questi giorni l’Algeria ha aderito ufficialmente al BRICS con il sì convinto della Cina. Signori della Rai: la farete conoscere questa notizia agli ucraini nello ‘splendido’ Tg che avete realizzato? Renderete noto che ci sono decine e decine di Paesi di tutto il mondo che hanno chiesto di aderire al BRICS? ‘A che ci siete’ – sapete, è un modo di dire siciliano – potete avvertire anche il Governo ‘atlantista’ di Giorgia Meloni che l’Algeria – il Paese che dà il gas all’Italia – ha aderito al BRICS, magari gli è sfuggito…
P. s.
Quindi è vero quello che scriviamo da mesi? E cioè che l’Europa si sta riempendo di profughi ucraini perché, al di là delle retorica, la Russia, in Ucraina, sta facendo ‘un mazzo così’ a tutto il cosiddetto Occidente industrializzato? Se in Italia ci sono già 235 mila ucraini quanti profughi ucraini ci sono negli altri 26 Paesi dell’Unione europea? Ricordiamo che l’Ucraina conta quasi 44 milioni di abitanti; di questi il 77,5% sono ucraini. A occhio e croce se, nonostante i carri armati americani ed europei, nonostante i missili americani ed europei, nonostante i mercenari e nonostante le armi ad uranio impoverito del Regno Unito (fa pure rima…) la Russia dovesse vincere la guerra l’Unione europea si potrebbe ritrovare con non meno di 30 milioni di profughi ucraini. Praticamente un nuovo Stato…
Foto tratta da leggo.it
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