- Per la prima volta siamo in totale sintonia con l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino. Che si dice contrario alle etichette invisibili per nascondere ai cittadini-consumatori la presenza di insetti macinati
- Gli insetti a tavola sono l’ennesima dimostrazione del fallimento, culturale prima che politico, dell’Unione europea
Per la prima volta siamo in totale sintonia con l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino. Che si dice contrario alle etichette invisibili per nascondere ai cittadini-consumatori la presenza di insetti macinati
Per una volta ci troviamo d’accordo con l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, che manifesta perplessità sugli insetti nelle nostre tavole. “Non si può affidare a un’etichetta di un millimetro la scelta consapevole dei consumatori sulla questione dell’uso degli insetti a scopo alimentare – dice l’assessore – serve un’etichettatura più evidente. Per questo ho chiesto al Governo italiano una pausa di riflessione e un approfondimento”. Il comunicato dell’assessore all’Agricoltura arriva dopo che ieri ha partecipato alla seduta della Commissione delle Politiche agricole dove sono state discusse le proposte sulle informazioni nelle confezioni dei prodotti a base di insetti da parte del Ministero della Attività produttive e del Ministero dell’Agricoltura. “Serve innanzitutto un approfondimento sui rischi per la salute – aggiunge Sammartino – ma anche una più corretta informazione verso i consumatori per renderli consapevoli di ciò che stanno acquistando e mangiando: un’etichetta così piccola non va sicuramente in questa direzione. Purtroppo – conclude l’assessore – c’è una notevole e ingiustificata esigenza di affrettare la loro commercializzazione a prescindere dall’esposizione a rischi per la salute, almeno per determinate categorie di consumatori. Invece, vanno rispettati il principio di informazione e soprattutto quello di precauzione. Il consumatore ha il diritto di scegliere se correre il rischio e, al contempo, occorre acquisire conoscenze sull’accettabilità sociale di questi nuovi tipi di alimenti. Infine, bisogna valutare l’impatto ambientale e come tutelare il Made in Italy”.
Gli insetti a tavola sono l’ennesima dimostrazione del fallimento, culturale prima che politico, dell’Unione europea
Confessiamo che siamo stupiti: non ci aspettavamo parole così chiare e di buon senso da parte di un politico. Siamo così abituati alla politica italiana ‘inginocchiata’ ai voleri dell’Unione europea dell’euro che una voce fori dal coro sembra quasi incredibile. Tanto più da parte di un assessore regionale all’Agricoltura. Detto questo, cogliamo una contraddizione: se gli insetti sono gli alimenti del futuro, perché non indicare a chiare lettere la presenza degli stessi insetti macinati nelle etichette dei cibi? Se è vero quello che dice l’assessore Sammartino, è evidente che chi ha pensato a “un’etichetta di un millimetro” per segnalare ai consumatori la presenza di insetti macinati li vuole ingannare. Se questi signori dell’Unione europea che hanno approvato l’uso alimentare di questa ‘delizia del palato’ e sono convinti che la loro sia una scelta sana e giusta, ebbene, non solo l’indicazione della presenza di insetti macinati dovrebbe essere molto visibile ma dovrebbero anche mettere nella confezione l’immagine dell’insetto macinato: cavalletta, grillo o le ‘delizie’ che intendono fare mangiare alle persone. Ma siccome sanno che la gente, nel 99,9 periodico per cento dei casi prova nausea e schifo alla sola idea di mangiare cibo con insetti macinati, ecco che vogliono nascondere il tutto per ingannare i consumatori. Insomma, siamo davanti all’ennesima dimostrazione del fallimento, culturale prima che politico, dell’Unione europea.
P. s.
Magari l’assessore Sammartino ci stupirà attaccando il Ministro delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida, che ha fatto ‘sparire’ la CUN grano duro…
Per la farina di insetti è incompleta la valutazione sui rischi legati a possibili allergie
Foto tratta da Assostampa Sicilia
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