Nella Ue il gas costa sette volte in più rispetto agli USA mentre incombono i cambiamenti climatici/ MATTINALE 861

15 marzo 2023
  • Fatih Birol, direttore dell’agenzia internazionale per l’energia (IEA): “L’Unione europea non avrà più gas a basso costo in futuro”
  • Mentre avanzano siccità e alluvioni l’Unione europea ha pensato bene di colpire le famiglie italiane imponendo le cosiddette ‘case green’, ovvero investimenti onerosissimi per ridurre il consumo di energia. Provvedimento che colpirà i ceti medio bassi italiani privandoli, in prospettive, delle case di proprietà   
  • Che succederà in Europa, nel Nord Italia e in Sicilia la prossima Estate tra siccità e alluvioni?  

Fatih Birol, direttore dell’agenzia internazionale per l’energia (IEA): “L’Unione europea non avrà più gas a basso costo in futuro”

Sarà un caso ma da quando le Regioni del Nord Italia hanno iniziato a esercitare pressioni sul Governo di Giorgia Meloni per ottenere l’Autonomia differenziata la siccità, già presente da oltre un anno, va diventando un problema sempre più grave. E’ come si una ‘mano invisibile’ abbia deciso di punire l’egoismo senza limiti dei nostri amici nordisti. Al di là delle fesserie che raccontano su aumento dell’export, inflazione più bassa e bla bla bla, l’economia italiana si va avvitando su se stessa. E poiché al Sud e alla Sicilia le Regioni del Nord hanno già scippato tutto quello che potevano scippare – a parte gli ultimi 70-80 milioni di euro all’anno dell’Autonomia differenziata – va da sé che la crisi s fa sentire di più al Nord che al Sud e in Sicilia. Come si usa dire dalle nostre parti, poiché un po’ fari chiù scuru i menzannotti, la crisi economica, pessima per quanto sia, non può fare molto male al Mezzogiorno, mentre fa male, molto male, al Nord Italia, diventato ormai la periferia di una Mitteleuropa a propria volta con il culo a terra. Dice Fatih Birol, direttore dell’agenzia internazionale per l’energia (IEA): “L’Unione europea non avrà più a gas a basso costo in futuro. Non ci sarà più gas a basso costo. L’energia europea sarà più costosa in futuro. I prezzi dell’energia nella Ue saranno più alti e significativamente superiori di quelli dei suoi concorrenti economici. Ciò metterà molta pressione sull’industria della UE, perché i prezzi dell’energia sono una parte importante dei costi di produzione. La politica industriale europea deve cambiare. Ancora oggi i prezzi dell’energia nella Ue sono 3 volte superiori alla media di tutta la sua storia. Il prezzo del gas naturale nella Ue è sette volte più caro che negli Stati Uniti. I prezzi dell’elettricità sono scesi, sì, ma sono ancora tre volte superiori ai prezzi dell’elettricità in Cina”. Morale: il Nord Europa si impoverirà e il Nord Italia diventerà più povero del Nord Europa.

 

Mentre avanzano siccità e alluvioni l’Unione europea ha pensato bene di colpire le famiglie italiane imponendo le cosiddette ‘case green’, ovvero investimenti onerosissimi per ridurre il consumo di energia. Provvedimento che colpirà i ceti medio bassi italiani privandoli, in prospettive, delle case di proprietà   

Questi sono i fatti. I racconti della televisione e, in generale, di un’informazione di parte stanno a zero. Mentre l’Unione europea costruisce pericolosissimi impianti di rigassificazione per acquistare il gas liquido dagli Stati Uniti d’America a prezzi esorbitanti, il gas, nell’Unione europea costa sette volte in più rispetto alla stessa America. Con il gas a costi elevati diventa un problema produrre fertilizzanti, con effetti devastanti in agricoltura, dove i costi di produzione si moltiplicano. Senza il gas a basso costo l’economia europea è destinata a soccombere. E’ in questo scenario che si inseriscono i cambiamenti climatici. L’Unione europea ha già archiviato il 2021, quando la siccità ha scosso dalle fondamenta l’agricoltura mondiale. Il 2021 è stato anche l’anno della grande alluvione che ha colpito, a Luglio, alcune aree del centro Europa, Germania in testa, e la Sicilia orientale. Anche questo è stato dimenticato dall’Unione europea che, mentre affonda, continua con le sue politiche demenziali. Dopo gli insetti a tavola, ecco che si profila di nuovo il Patto di stabilità (della serie, anche se hai i soldi non li puoi spendere, che nei Comuni significa, ad esempio, interrompi i servizi agli anziani e ai fragili: se muoiono sono soldi ‘risparmiati’ e i conti tornano ‘in ordine’…). E’ di queste ore il provvedimento sulle ‘case green’, ovvero andare a rompere i cabbasisi a milioni di persone che arrivano a malapena fine (quando ci arrivano) imponendo costosissime ristrutturazioni, pena il declassamento delle stesse case e l’impossibilità di venderle a prezzi di mercato. Una manovra che colpisce l’Italia, dove la proprietà delle abitazioni è molto diffusa. Non essendo ancora riuscita ad impossessarsi dei circa 6 miliardi di risparmio privato, l’Unione europea cerca di mettere le mani sulle abitazioni degli italiani, cominciando dai ceti medi e medio bassi oggi sempre più impoveriti. La cosa incredibile è che ancora oggi tantissimi italiani che fanno parte dei ceti medi e medio bassi votano i rappresentanti di quelle forze politiche che lavorano, in combutta con l’Unione europea, per togliergli le case.

 

Che succederà in Europa, nel Nord Italia e in Sicilia la prossima Estate tra siccità e alluvioni?  

Ma la notizia, oggi, non è tanto l’ennesimo attacco alle case degli italiani. La notizia, oggi, è la siccità che avanza, alternata a piogge torrenziali. In questo momento, in California, il maltempo non dà tregua. Inondazioni, neve a bassa quota, tempeste invernali, frane, piogge che provocano voragini. Ci sono testimonianze spaventose. Nel Sudamerica la siccità, nel 2022, ha letteralmente massacrato la produzione agricola dell’Argentina e continua anche quest’anno. Il Brasile, lo scorso anno, è stato esentato dalla siccità a ha avuto produzioni agricole record. Ma quest’anno sembra che anche il Brasile e altre aree del Sudamerica potrebbero essere colpite dalla siccità. Del Nord Italia abbiamo già detto: siccità senza tregua e, con molta probabilità nemmeno i 60-70 miliardi di euro all’anno che i nostri amici del Nord contano di scippare a Sud e Sicilia basteranno per coprire i danni. E siamo a metà Marzo. Si potrebbe continuare con altri esempi di altre aree del mondo. Fino ad ora la siccità e le inondazioni hanno colpito il mondo a macchia di leopardo. Ma queste macchie si vanno sempre più allargando… E in Sicilia? Da quattro anni noi ci limitiamo a registrare le temperature. Quest’anno i primi 15 giorni di Marzo sono stati particolarmente caldi: più caldi rispetto agli anni passati. Non siamo meteorologi, ma osservatori sì. Ebbene, già da metà Febbraio abbiamo osservato che appena dal cielo scompaiono le nuvole, la temperatura, a Palermo, cresce di sette, otto, dieci gradi centigradi. E si tratta del Sole di Febbraio e di Marzo. Da semplici osservatori ci chiediamo: se ad inizio Marzo, a Palermo, almeno in certi giorni, la temperatura, alle otto di mattina, è già a 16 gradi, per arrivare a 22-24 gradi da mezzogiorno alle sei del pomeriggio con il cielo poco nuvoloso, che temperature avremo a Giugno, Luglio e Agosto?

Foto tratta da EURACTIV Italia

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