Con la sospensione della Russia dal New Start Putin e la Cina di Xi Jinping stanno costringendo gli USA alla pace in Ucraina?

5 marzo 2023
  • Con le dichiarazioni di John Kirby, coordinatore delle comunicazioni strategiche della Casa Bianca, gli americani sembrano arrivati alla frutta. Ma… 
  • Pensare che la Russia si sia avventurata in una guerra difficile in Ucraina contro tutto il cosiddetto Occidente industrializzato senza l’appoggio della Cina di Xi Jinping è veramente un non-senso politico. E allora?
  • Con la sospensione della Russia dal New Start sulla limitazione delle armi nucleari gli Stati Uniti sono in grande difficoltà, perché non possono seguire la Russia (e la Cina) in una corsa ai nuovi armamenti nucleari, perché l’inflazione travolgerebbe gli Stati Uniti d’America. E allora…
  • Se quello che scriviamo risponde al vero prepariamoci ad assistere all’Unione europea pronta a cospargersi il capo con la cenere al cospetto di Putin…

Con le dichiarazioni di John Kirby, coordinatore delle comunicazioni strategiche della Casa Bianca, gli americani sembrano arrivati alla frutta. Ma… 

Gli Stati Uniti d’America sembrano arrivati alla frutta. A primo acchito non ci sono altre parole per commentare le dichiarazioni di John Kirby, coordinatore delle comunicazioni strategiche della Casa Bianca: “Vorremmo che la Cina si unisse al resto del mondo nel condannare questa invasione e non fare nulla per aiutare la Russia a continuare questa guerra. In effetti, saremmo felici di vedere passi dalla Cina per aiutare l’Ucraina in termini di autodifesa”. Quando il Paese che dal 2014 ha cominciato a pianificare l’invasione della Russia dopo aver circondato la stessa Federazione Russa con le basi NATO dice una cosa del genere non si sa che cosa pensare. Vero è che la Russia sta letteralmente umiliando, sul piano militare, tutto l’Occidente impegnato nella guerra in Ucraina; vero è che le ‘sanzioni’ contro la Russia sono ormai esempi di barzellette a sfondo geopolitico; vero è che la strategia economica della Cina – che è l’alleato di ferro della Russia – sta fiaccando USA e Unione europea con l’inflazione, ma dire ai cinesi – che sostengono la Russia – di condannare la Russia che ha invaso l’Ucraina e di aiutare l’Ucraina dà la misura della confusione che oggi regna negli Stati Uniti d’America.

 

Pensare che la Russia si sia avventurata in una guerra difficile in Ucraina contro tutto il cosiddetto Occidente industrializzato senza l’appoggio della Cina di Xi Jinping è veramente un non-senso politico. E allora?

Se ripensiamo alla quantità ‘industriale’ di stupidaggini che i media occidentali hanno raccontato sulla guerra in Ucraina (ovviamente con alcune eccezioni) – Putin finito in un vicolo cieco, Putin malato, Putin sta per morire, la Russia fallirà e bla bla bla – non si sa se ridere o piangere. Pensare che la Russia si sia avventurata in una guerra difficile contro tutto il cosiddetto Occidente industrializzato (oggi malridotto ma pur sempre Occidente) senza l’appoggio della Cina di Xi Jinping è veramente un non-senso politico. Dobbiamo pensare che gli americani, come si dice dalle nostre parti, sono ‘arrivati’? In parte è così, ma non è solo così. E’ evidente che queste dichiarazioni del coordinatore delle comunicazioni strategiche della Casa Bianca perseguono un fine. Quale? Intanto va detto che arrivano qualche giorno dopo le parole pronunciate dal segretario di Stato americano, Antony Blinken, a Nuova Delhi (altro Paese non occidentale che fa parte del BRICS, quindi alleato della Cina e della Russia, se è vero che BRICS sono le iniziali di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica impegnati insieme ad altri Paesi del mondo a dare vita a una divisa alternativa al dollaro americano da utilizzare negli scambi internazionali): “Gli Stati Uniti hanno detto alla Cina che l’assistenza militare di Pechino a Mosca sarebbe un problema serio per le relazioni bilaterali” con l’aggiunta di “Possibili sanzioni se dà aiuto militare alla Russia”. E’ chiaro che la strategia degli Stati Uniti, in questa fase, guarda all’economia e non alla guerra in Ucraina. Gli americani, anche se non lo possono dire, sono terrorizzati dalla mossa fatta da Putin – ovviamente concordata con la Cina -: la sospensione del trattato New Start sulla limitazione delle armi nucleari. Vediamo di illustrare il perché.

 

Con la sospensione della Russia dal New Start sulla limitazione delle armi nucleari gli Stati Uniti sono in grande difficoltà, perché non possono seguire la Russia (e la Cina) in una corsa ai nuovi armamenti nucleari, perché l’inflazione travolgerebbe gli Stati Uniti d’America. E allora…

Intanto va detto che cinesi e russi – che conoscono molto bene l’arte della diplomazia – non hanno optato per il ritiro della Russia dal New Start ma, come già accennato, per la sospensione. Ma già la sospensione è un problema serissimo per gli Stati Uniti d’America alle prese con un’inflazione che non riescono a controllare. E’ chiaro che se Russia (e Cina) aumenteranno la produzione di armi nucleari gli americani saranno costretti ad andarci dietro. Il problema è che gli USA hanno esaurito la – chiamiamola così – ‘scorta keynesiana’: non possono più agire sulla leva monetaria riducendo i tassi di interesse e aumentando la liquidità in circolazione: non a caso negli ultimi tempi hanno fatto l’esatto contrario. La mossa di Putin (ribadiamo: concordata con la Cina) sugli armamenti nucleari li ha messi alla corde. Non lo possono affermare ma è così. Negli Stati Uniti, nonostante i ripetuti interessi dei tassi di interesse, imperversa la cosiddetta “inflazione di fondo”. Si tratta dell’inflazione calcolata al netto dei generi alimentari e, visto il momento storico, al netto dei costi energetici. Se gli americani dovessero inseguire la Russia (e la Cina) su una nuova campagna di armamenti nucleari, l’inflazione negli Stati Uniti diventerebbe stellare! E allora? Le dichiarazioni, apparentemente contrastanti, di John Kirby e Antony Blinken puntano, con molta probabilità, a un compromesso sull’Ucraina, anche al ribasso (per loro, ovviamente). La sensazione è che si stia verificando quanto affermato nei giorni scorsi da Marija Zacharova, portavoce del Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov: “Ciò che l’Occidente non capisce a parole lo capirà in altra maniera”. Gli Stati Uniti d’America potrebbero reggere anche un altro anno di guerra, anche perché i costi li paga per lo più l’Unione europea; ma non possono reggere uno scontro sul trattato New Start, che farebbe esplodere l’inflazione in America.

 

Se quello che scriviamo risponde al vero prepariamoci ad assistere all’Unione europea pronta a cospargersi il capo con la cenere al cospetto di Putin…

Chi ha capito tutto in anticipo – forse perché informato da Putin? – è Silvio Berlusconi, che si è ‘smarcato’ subito dalla guerra in Ucraina. Se quello che scriviamo risponde al vero, tra qualche settimana o, al massimo, tra qualche mese, assisteremo alla fine della guerra in Ucraina e all’Unione europea che si rimangerà, una dopo l’altra, le sanzioni alla Russia, con i leader ‘europiesti’ che si recheranno con il cappello tra le mani da Putin per ‘scusarsi’ e per chiedere il ripristino delle forniture di gas. E l’Italia? E’ un caso se, in queste ore, il Ministro degli Esteri russo, Lavrov, parli bene dell’Italia e degli italiani? Se quello che scriviamo risponde al vero, assisteremo alle solite ‘italianate’ modello resa incondizionata nella seconda guerra mondiale contrabbandata come ‘armistizio’: mettiamo nel conto possibili sceneggiate, con i politici italiani e i mezzi di informazione altrettanto italiani che fino ad oggi hanno inneggiato all’appoggio incondizionato all’Ucraina che potrebbero trasformarsi, nel giro di pochi giorni, in ‘pacifisti convinti’. Vedremo i governanti italiani recarsi da Putin per ‘fare pace’ e a tornare a celebrarlo come un grande leader? C’è da aspettarsi di tutto…

Foto tratta da Sardegnagol 

 

 

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