- Meno male che c’è la FABI, il più grande sindacato di lavoratori bancari d’Italia, unica organizzazione sindacale che, da anni, si batte contro i banchieri ingordi che lasciano i Comuni italiani senza sportelli bancari
- Viene da rabbrividire se pensiamo che, al 31 Luglio dello scorso anno, 3.002 Comuni su un totale di 7.904 non hanno nemmeno uno sportello bancario
- Prima le banche erano al servizio dei cittadini; oggi i cittadini italiani sono al servizio dei banchieri che riescono a vessare, contemporaneamente, cittadini e lavoratori delle banche
Meno male che c’è la FABI, il più grande sindacato di lavoratori bancari d’Italia, unica organizzazione sindacale che, da anni, si batte contro i banchieri ingordi che lasciano i Comuni italiani senza sportelli bancari
Si aprirà in Sicilia la serie di congressi provinciali della FABI in vista del congresso nazionale della più importante organizzazione sindacale dei lavoratori bancari che si celebrerà a Roma dal 12 al 16 Giugno. Il 16 Febbraio si terrà a Catania, presso l’Hotel Nettuno, la prima assise congressuale e nel primo pomeriggio della stessa giornata ci sarà la seconda tappa a Messina presso la Sala Corte dei Mari. Il giorno dopo ci celebreranno i congressi di Siracusa (mattina) presso l’Hotel Parco delle Fontane e nel pomeriggio a Ragusa presso il Palazzo La Rocca. Il 22 Febbraio si completerà la fase congressuale con l’appuntamento fissato all’Hotel Saracen Center di Isola delle Femmine per i delegati dei Sindacati FABI di Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Trapani. Per la prima volta nella storia della FABI i rappresentanti di quattro province celebreranno i propri congressi insieme e nella stessa località. Sarà il Segretario Generale della FABI, Lando Maria Sileoni, ad illustrare ai delegati i temi attuali, dai contratti alle iniziative intraprese dall’organizzazione a sostegno della categoria e del mondo del lavoro. Carmelo Raffa, Coordinatore FABI Sicilia, ha preannunciato che in tutte le sedi congressuali, oltre ai temi contrattuali, saranno affrontati problemi specifici che affliggono i territori siciliani. Due, in particolare, i problemi che la FABI porrà con forza: la persistente volontà delle Aziende di credito italiane di continuare a chiudere filiali nei piccoli Comuni, agevolando in questo modo il processo di desertificazione e la quasi inesistenza di nuove assunzioni di personale nell’Isola. “Unicredit nei giorni scorsi – dice raffa – ha preannunciato assunzioni di diplomati in Comuni del Nord Italia, trascurando ancora una volta le aspettative del popolo siciliano”.
Viene da rabbrividire se pensiamo che, al 31 Luglio dello scorso anno, 3.002 Comuni su un totale di 7.904 non hanno nemmeno uno sportello bancario
In Sicilia di assunzioni nelle banche non se ne parla. Almeno per le banche nazionali è così. A partire dai primi anni ’90 del secolo passato i colonizzatori nordisti della Banca d’Italia e i politici ascari di Sud e Sicilia hanno lasciato Sud e Sicilia senza banche del territorio. Nella nostra Isola hanno di fatto svenduto Banco di Sicilia e Sicilcassa per ‘parere il culo’ alle banche del Nord Italia. Dopo meno di un trentennio le banche hanno cominciato a chiudere gli sportelli bancari con la scusa che ormai i clienti hanno la rete. Il problema dei Comuni lasciati senza sportelli bancari è nazionale. Stando ai dati che fanno riferimento al Luglio dello scorso anno, circa quattro Comuni del Belpaese su dieci sono stati privati di sportelli bancari! In questi Comuni, se i cittadini hanno problemi con il bancomat o con la carta di credito, o si recano in altri Comuni per risolvere il problema o non possono nemmeno fare la spesa! Può sembrare una follia ma è così. Pensate agli anziani che non possono muoversi o a chi vive con la pensione al minimo e arriva a malapena alla fine del mese: ebbene, queste persone dovrebbero spendere soldi per recarsi in un altro Comune per potere comunicare con la propria banca. Viene da rabbrividire se pensiamo che, al 31 Luglio dello scorso anno, 3.002 Comuni su un totale di 7.904 non hanno nemmeno uno sportello bancario (i dati sono della FABI che, di fatto, è l’unica organizzazione che, da anni, pone pone questo problema). In Sicilia, come ricorda sempre la FABI, al 31 Agosto del 2021 i Comuni senza sportelli bancari erano 120! E la situazione, oggi, dopo sette mesi, potrebbe essere peggiorata, anzi è sicuramente peggiorata.
Prima le banche erano al servizio dei cittadini; oggi i cittadini italiani sono al servizio dei banchieri che riescono a vessare, contemporaneamente, cittadini e lavoratori delle banche
Quello che succede in Italia con le banche è incredibile. Ci si chiede come abbia potuto una politica di falliti a mangiapane a tradimento a ridurre così l’Italia. I guai non li provocano solo le banche, che applicano rigorosamente i criteri folli del liberismo economico per ingrossare gli utili (dei banchieri) a scapito dei cittadini. Il vero problema sono i partiti politici italiani che, a partire dalla cosiddetta Seconda Repubblica, hanno riempito i posti di comando del nostro Paese di massoni e banchieri trasformati in ‘statisti’. Con questi personaggi posti ai vertici dello Stato è stato invertito il rapporto tra cittadini e banche: prima le banche erano al servizio dei cittadini; oggi i cittadini italiani sono al servizio dei banchieri che riescono a vessare, contemporaneamente, cittadini e lavoratori delle banche. Questa gente, insieme con alcuni partiti politici, pur sapendo che in Italia ci sono oltre 3 mila Comuni privi di sportelli bancari, cercano di convincere i cittadini ad eliminare il denaro contante in favore dei pagamenti elettronici per consentire non alle banche ma ai banchieri di guadagnare ancora di più con le commissioni bancarie. Così – come abbiamo già ricordato – se ci sono problemi con le carte di credito e con i bancomat sono cavoli dei cittadini! Per non parlare della possibilità che vada in tilt il mondo dell’informatica, com’è successo qualche giorno fa con il blocco di tanti server nel mondo. Che succederebbe in una realtà dove è stato eliminato il denaro contante se gli hacker – che nei giorni scorsi hanno dimostrato di avere la forza di bloccare i server di mezzo mondo – decidessero di bloccare la rete per una settimana o per un mese? Mangiamo bancomat e carte di credito a spezzatino? Che ci sia un’informazione asservita alle banche che propugni la fine del contante fa parte del gioco. La cosa incredibile è che ci sono politici e cittadini italiani che sono convinti che eliminare il denaro contante sia giusto. Tutto questo mentre alcuni signori del Parlamento europeo, che predicano la bontà dei pagamenti elettronici, le tangenti se li fanno pagare a sacchi pieni di denaro contante…
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