Il clima primaverile siciliano portato dal Sahara finirà il 27 Dicembre. Il gelo e la neve che stanno colpendo l’emisfero Nord

21 dicembre 2022
  • La spiegazione del clima ‘pazzerello’ siciliano illustrata da Mario Pagliaro
  • L’ondata di freddo nell’Emisfero Nord
  • L’esempio che arriva da Singapore dove edilizia, energie alternative e verde convivono felicemente  

Oggi, 21 Dicembre, ufficialmente inizia l’Inverno. Ma in Sicilia la temperatura sembra primaverile. Nei giorni scorsi si è arrivati a 20 gradi centigradi. E ci sono previsioni che parlano di temperature che potrebbero arrivare anche a 25 gradi. Clima impazzito? Lo abbiamo chiesto a Mario Pagliaro, chimico del Cnr, esperto in climatologia.

Allora, Pagliaro, che sta succedendo?  

“Accade che un promontorio di aria calda espulso dalla profondità del Sahara da un enorme massa di aria gelida che sprofonda dalla Groenlandia e dal Canada si oppone da alcuni giorni alla discesa del freddo gelido proveniente dalle Russie che ha portato la neve in pianura nel Nord Italia Nord e ha regalato alle Alpi livelli di innevamento che in Autunno non si vedevano da decenni. Dal 27 Dicembre il freddo gelido orientale tornerà a farsi strada in Italia, in ingresso sia dalla porta della Bora sul Triveneto che, in rotazione, dalla porta del Rodano. Il giorno dopo, il freddo arriverà al Sud, inclusa la Sicilia. I siciliani non hanno piena contezza di vivere praticamente accanto all’immenso deserto del Sahara, e quanto questo influenzi il clima in Sicilia. Così mentre il 15 Dicembre a Torino nevicava a causa del nucleo di aria gelida artica di origine russa entrata ruotando su tutta la piccola Europa occidentale, lo sprofondamento di aria gelida sull’Iberia prima e sul Nord Africa poi, determinava un’espulsione sciroccale sahariana di storica entità, che ha portato le temperature notturne sulla Sicilia tirrenica, investita da venti burrascosi di scirocco, a 26-27 °C”.

E’ possibile fare previsioni di lungo periodo? Lo chiediamo perché nel 2021 in Sicilia sono state registrate le più alte temperature d’Europa, con picchi di 41 gradi. La scorsa Estate in Sicilia non è mancato il caldo ma non ci sono stati fenomeni eclatanti di siccità, come avvenuto nel Nord Europa e nel Nord Italia. Cosa potrebbe succedere in Sicilia la prossima Estate?

“Non è possibile per motivi intrinseci: l’atmosfera è dominata da dinamiche caotiche in cui il principale fattore a guidare l’evoluzione del quadro meteorologico è l’irraggiamento solare. Tutti i centri meteorologici, tuttavia, pubblicano regolarmente previsioni stagionali, alcuni per i singoli mesi e altri trimestrali, basandosi sui loro modelli fisico-matematici che simulano più volte contemporaneamente il comportamento del sistema atmosfera-oceano. Il risultato sono indicazioni di tendenza dell’andamento atmosferico atteso. Quando la Regione siciliana si doterà del proprio servizio meteorologico regionale, MeteoSicilia, avremo questo tipo di analisi anche in Sicilia”.

L’ONDATA DI FREDDO NELL’EMISFERO NORD

Lei è uno scienziato e si occupa da anni anche del clima. La temperatura va su per una questione legata alla C02 o c’è un problema legato al Sole? O, magari, sono entrambe le cose?

“Quale temperatura va su? La Nasa ha appena pubblicato i dati: l’emisfero Nord ha registrato in Autunno la maggiore copertura nevosa dal 1967. La stazione ARPAV di Dolina Campoluzzo, a 1768 m di altitudine sulle Dolomiti dove registrano livelli di innevamento cui non erano più abituati, la sera del 12 Dicembre ha misurato una temperatura di -39,3 °C. In Francia due giorni fa c’erano -20 °C in Lorena e -13 °C a Strasburgo e Nancy. In Liguria il gelicidio ha trasformato i boschi in ghiaccioli. E questo in Autunno. In Inghilterra, hanno registrato l’11esimo periodo più freddo fra l’1 e il 16 Dicembre dal 1772 con la neve che ha imbiancato Londra in Autunno. Per restare nell’emisfero Nord, il Canada e gli Stati Uniti sono nella morsa del ghiaccio. A Great Falls la temperatura è sotto i -30 °C. In Yukon (Canada) sotto i -50 °C. Il freddo sta avanzando verso Sud e nel fine settimana porterà sull’area dei Grandi Laghi enormi quantità di neve e ghiaccio. In Italia, a causa del freddo anticipato, abbiamo già consumato”.

L’ESEMPIO DI SINGAPORE

A Singapore, già da qualche anno, verde ed edilizia vanno a braccetto. Ci sono palazzi costruiti con appositi spazi per ospitare circa venti tipi di piante che si arrampicano in verticale, mentre in orizzontale ci sono i pannelli solari. Tengono l’aria pulita e rinfrescano gli ambienti. Si potrebbe tentare qualcosa di simile in Sicilia?

“Tentare? E’ assolutamente necessario. Per restare in Europa, Basilea è la capitale europea dei tetti verdi solari, i green solar roofs, in cui i pannelli fotovoltaici vengono poggiati su un tetto verde in cui crescono specifiche piante non invasive adatte appunto a prosperare sul tetto di un edificio. Si scoprirà poi che sono molto amati, questi tetti, dagli uccelli e dagli insetti. Vi hanno persino messo delle arnie da miele che hanno dato ottimi risultati. Prenda i tetti delle piscine di Palermo o di Catania. Oppure quegli degli edifici pubblici, incluso l’edificio del CNR dove lavoro: siamo ormai nel 2023 e sono tutti senza un solo pannello solare. E questo quando il costo dell’elettricità ha raggiunto il record storico, e la Sicilia continua ad essere beneficiata da livelli di irraggiamento solare che oltre ad essere l’invidia di tutta Europa consentirebbero, se solo si fossero installati i pannelli fotovoltaici, di far crollare concretamente il consumo di energia elettrica prelevata dalla rete. Tutto questo mentre in Italia abbiamo già consumato una parte delle scorte di gas molto maggiore del previsto: infatti, le scorte dal 95% sono già sotto quota 88%”. E’ per colmare questo assurdo ritardo che la Regione siciliana deve immediatamente costituire l’Istituto per l’Energia Solare della Sicilia. Ribadisco al Governo regionale che il CNR è pronto a supportare la Regione sia per costituzione di MeteoSicilia che del nuovo Istituto per l’Energia Solare siciliano”.

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