- Per non dimenticare una delle tante vigliaccate dei Savoia nel Regno delle Due Sicilie
Una preghiera per un grande uomo
Nella notte tra il 7 e l’ 8 dicembre 1861, il Generale José Borjes ed i suoi uomini, decisero di fermarsi nella masseria Mastroddi in località Sante Marie (AQ), nei pressi dell’ inghiottitoio della Luppa. Era una notte gelida, complice anche la forte nevicata del giorno appena trascorso. Questa decisione si rivelò fatale, infatti, il Generale ed i suoi uomini vennero braccati dai bersaglieri sabaudi comandati dal maggiore Enrico Franchini, informati del loro arrivo da alcune persone del posto. Venne ingaggiato un conflitto a fuoco e, dopo l’incendio della cascina da parte dei bersaglieri, i Legittimisti furono costretti ad arrendersi e furono portati a Tagliacozzo per essere condannati a morte senza processo. La condanna a morte fu eseguita il giorno seguente mediante fucilazione. La morte di Borjes suscitò parecchia indignazione e venne aspramente criticata anche dai liberali. Il celebre scrittore Victor Hugo accusò il governo piemontese esclamando: «Il governo italiano fucila i realisti». Lo stesso Borjes prima di essere fucilato, senza un regolare processo, disse al suo carnefice: «Ringraziate Dio che io sia partito questa settimana, un’ora troppo tardi; avrei raggiunto gli Stati romani e sarei venuto con nuove bande a smembrare il regno di Vittorio Emanuele».
A perenne ricordo del Generale Legittimista ed dei suoi valorosissimi Soldati.
L’8 dicembre, come sappiamo è la Festa Nazionale del Regno delle Due Sicilie. Ma tale data, coincide pure, con la cattura e la fucilazione del Generale José Borjes e dei suoi valorosi uomini, da parte degli invasori sabaudi. Rivolgiamo una prece alle loro anime, all’Immacolata Concezione, protettrice speciale del Regno ed a tutti i Nostri Avi, che sono morti nella strenua difesa della Nostra Antica Patria.
Tratto dalla pagina Facebook Partito Separatista delle Due Sicilie
Foto tratta da Il Centro
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