- La foto che vedete sopra immortala il gas russo che, invece di andare in Europa, va in Cina. Partendo dalla Siberia, terra misteriosa che gli americani avrebbero voluto sfruttare ‘occidentalizzando’ la Russia. E’ o no una grande sconfitta del cosiddetto Occidente industrializzato?
- La sceneggiata dell’Ungheria che blocca gli aiuti della Commissione europea all’Ucraina. Ma chi ci crede?
- La verità è che ormai la ‘Grande democrazia americana’ è solo un ‘Grande tarocco’ e se ne stanno accorgendo alcuni Stati americani dove i cittadini cominciano ad essere stufi dei voti ‘postali’ che fanno vincere sempre i Democratici… Come finirà?
La foto che vedete sopra immortala il gas russo che, invece di andare in Europa, va in Cina. Partendo dalla Siberia, terra misteriosa che gli americani avrebbero voluto sfruttare ‘occidentalizzando’ la Russia. E’ o no una grande sconfitta del cosiddetto Occidente industrializzato?
Ci sono immagini che valgono molto di più delle parole. E’ il caso della fotografia che vedete sopra, che immortala il gasdotto che collega la Siberia con la Cina. E’ una foto che abbiamo preso da Sputnik, su Telegram. “Il gasdotto russo Power of Siberia ha raggiunto in Cina la sua destinazione finale a Shanghai – scrive Sputnik -. L’agenzia di stampa Xinhua ha riferito che la sezione Tai’an-Taixing del gasdotto è stata ufficialmente messa in funzione”. Il primo messaggio che ci racconta questa fotografia è che il gas russo – anche quello che non arriva più in Europa – arriva adesso in Cina a cementificare un’alleanza politica ed economica tra Russia e Cina. Va detto che questo gasdotto avrebbe dovuto essere un occasione di crescita economica per l’Unione europea. Infatti, tra la fine dello scorso anno e i primi di Gennaio di quest’anno l’Unione europea aveva siglato un accordo con Cina e Russia in base al quale la mega-fornitura di gas russo alla Cina per i prossimi 30 anni sarebbe stata pagata in euro. Per la moneta europea e per l’Unione europea sarebbe stata un’occasione unica per rafforzare l’area euro e porsi come piazza neutrale per Cina e Russia. In realtà, l’accordo, visto dalla parte degli Stati Uniti d’America, era fumo negli occhi, perché l’Unione europea – con in testa la Germania, considerato fino a prima dello scoppio della guerra in Ucraina il Paesi della Ue più filo-russo – si stava avvicinando a due Paesi che lavorano contro l’area del dollaro. Abbiamo visto com’è andata a finire: a fine febbraio di quest’anno gli americani hanno scatenato la guerra in Ucraina utilizzando il presidente ucraino, Zelensky, che ha messo in campo la provocazione dell’adesione del suo Paese alla NATO, ben sapendo che questo avrebbe scatenato la reazione della Russia.
La sceneggiata dell’Ungheria che blocca gli aiuti della Commissione europea all’Ucraina. Ma chi ci crede?
Ma il gasdotto che unisce Russia e Cina non è soltanto la dimostrazione che la Russia ha trovato già un acquirente per il proprio gas alternativo all’Unione europea, non è soltanto un’occasione mancata per l’Eurozona di stabilizzare l’euro appoggiandosi a Cina e Russia, ma è anche il fallimento della politica europea, ormai ridotta a ‘scendiletto’ degli Stati Uniti d’America. Al di là delle stupidaggini che raccontano, in Europa il gas russo non può essere sostituito con il gas americano portato liquefatto con le navi. Così come l’embargo al petrolio russo dell’Unione europea si tradurrà, inevitabilmente, in un autogol per la stessa Ue. I giornali raccontano che in Europa l’inflazione è sotto controllo, l’economia è in ripresa e bla bla bla. La realtà è che l’economia europea è con il ‘culo a terra’, con la guerra in Ucraina che non solo non finirà, ma continuerà a drenare risorse all’Europa. Ed è perfettamente inutile che, per cercare di risparmiare, la Ue messa in scena l’Ungheria che blocca gli aiuti della Commissione europea all’Ucraina: l’hanno capito tutti che è un gioco delle parti! Per non parlare del fatto che i russi stanno provando a distruggere tutte le infrastrutture ucraine, a cominciare dalle centrali elettriche agli acquedotti (particolare fino ad oggi sottovalutato). Il tutto con l’Inverno che è già arrivato, con temperature che ‘viaggiano’ intorno a -10 gradi centigradi.
La verità è che ormai la ‘Grande democrazia americana’ è solo un ‘Grande tarocco’ e se ne stanno accorgendo alcuni Stati americani dove i cittadini cominciano ad essere stufi dei voti ‘postali’ che fanno vincere sempre i Democratici… Come finirà?
Ma la vera, grande sconfitta dell’Occidente è la Siberia che, in virtù dell’accordo tra Cina e Russia, è ormai un immenso territorio in buona parte sconosciuto dove operano i cinesi in accordo con i russi. Il sogno proibito degli americani era quello di ‘sfondare’ in Russia, occidentalizzare questo Paese e mettere le mani sulle grandi e ancora in parte sconosciute risorse della Siberia. Negli anni di Obama gli americani hanno provato a entrare in Russia dalla Siria, ma sono stati bloccati. Con molta probabilità, ci avrebbero riprovato nel 2016 se i Democratici avessero vinto le elezioni presidenziali. Ma quelle del 2016 sono state le ultime elezioni presidenziali americane regolari: e infatti i Democratici hanno perso. Hanno vinto nel Dicembre 2020 grazie al voti ‘postali’, con mezza America che è ancora convinta che le ultime elezioni presidenziali sono state ‘taroccate’ (anche noi ne siamo co9nvin ti, così come siamo convinti che le recenti elezioni americane di metà mandato sono state ‘ritoccate’ per non fare perdere ai Democratici il controllo dei due rami del Parlamento statunitense). La verità è che ormai la ‘Grande democrazia americana’ è solo un ‘Grande tarocco’ e se ne stanno accorgendo alcuni Stati americani dove i cittadini cominciano ad essere stufi dei voti ‘postali’ che fanno vincere sempre i Democratici… Detto questo, i Dem americani si possono dimenticare la Siberia: e il fatto – tornando all’inizio di questo articolo – che il gas della Siberia vada in Cina è una doppia sconfitta occidentale: i cinesi che si prendono, contemporaneamente, il gas russo e la Siberia. cari occidentali: prendete e portate a casa!
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