- Con questi prezzi si penalizzano contemporaneamente i siciliani che lavorano all’estero e tornano per le vacanze di Natale, i siciliani costretti a partire con urgenza e i turisti che, con i costi dei biglietti aerei così elevati, non sono certo invogliati a venire a passare in Sicilia le vacanze natalizie
- Tre anni e mezzo fa un’identica denuncia dell’imprenditore agricolo Cosimo Gioia. Cos’ha fatto la politica siciliana da allora ad oggi? Nulla, a parte le chiacchiere
Con questi prezzi si penalizzano contemporaneamente i siciliani che lavorano all’estero e tornano per le vacanze di Natale, i siciliani costretti a partire con urgenza e i turisti che, con i costi dei biglietti aerei così elevati, non sono certo invogliati a venire a passare in Sicilia le vacanze natalizie
Riprendiamo un post dalla pagina Facebook Insieme Si Può del nostro amico Alfio Di Costa:
“Amiche ed Amici Buongiorno.
Oggi invito tutti a riflettere del perché vivere in Sicilia e muoversi con il principale mezzo di collegamento che è l’aereo deve essere sempre così costoso e la nostra insularità un limite. Invito il Presidente del CDM, Giorgia Meloni, ed il Presidente della Regione, Renato Schifani, a prendere iniziative per eliminare o ridurre questo svantaggio. Si avvicinano le Festività del Natale ed i nostri figli e coloro che studiano e lavorano fuori dalla nostra Sicilia cercano biglietti aerei per trascorre il Natale in famiglia trovando prezzi assurdi. Io stesso l’ho constatato personalmente con tariffe fino a 500 euro per un Roma-Catania. Io credo che dovremmo pretendere tariffe aeree accettabili! Il Governo nazionale e regionale dovrebbero concordare con le compagnie aeree che i biglietti aerei da e per la Sicilia abbiano un prezzo massimo accettabile. Ogni compagnia poi sarebbe libera di operare la scontistica che vuole. Se ci pensiamo, con le tariffe aeree così alte penalizzano sia chi studia o lavora fuori ma anche il turismo in Sicilia e si approfitta di chi per bisogno deve prendere l’aereo improvvisamente. Noi Siciliani non vogliamo privilegi ma chiediamo ciò che è giusto.
#alfiodicosta #giorgiameloni #renatoschifani #sicilia #trasporti #aereo #tariffeaeree”
Tre anni e mezzo fa un’identica denuncia dell’imprenditore agricolo Cosimo Gioia. Cos’ha fatto la politica siciliana da allora ad oggi? Nulla, a parte le chiacchiere
Nel Giugno del 2019 Cosimo Gioia, agricoltore, denunciò il costo eccessivo dei biglietti aerei in Sicilia: “Devo andare a Roma negli uffici dell’AGEA – scriveva tre anni e mezzo fa Cosimo Gioia -. Perché in Sicilia, a differenza di altre Regioni italiane, per i pagamenti in agricoltura, non c’è un’agenzia che opera nel nostro territorio. O meglio, avrebbe dovuto esserci, ma non c’è. Ebbene, volete sapere quanto devo pagare un biglietto aereo andata e ritorno Palermo-Roma? Circa 450 euro! Ho cercato in più siti: siamo lì: da 430 a 450 euro. Attenzione: questo non è un problema che riguarda me in quanto imprenditore agricolo siciliano: è un problema che riguarda tutti i siciliani che debbono recarsi fuori dalla Sicilia con urgenza. Anche nei trasporti aerei ci fanno pagare il fatto di vivere in Sicilia”.. Oggi il prezzo è grosso modo lo stesso. In tre anni di battaglie e di promesse i Governi – nazionale e siciliano – non hanno fatto nulla di concreto. Per la Sicilia, come osserva giustamente Alfio Di Costa, è una fregatura totale: è una fregatura per i tanti siciliani che lavorano nel Nord Italia e all’estero; è una fregatura per i turisti, che se scelgono di venire in Sicilia per le vacanze di Natale debbono pagare un biglietto aereo salato (ma l’assessore regionale al Turismo queste cose le sa?), è una fregatura per i cittadini siciliani che debbono prendere l’aereo per un’emergenza. Insomma, anche le compagnie aeree trattano la Sicilia come una colonia da sfruttare. Alfio Di Costa si rivolge al presidente della Regione, Schifani: si potrà fare qualcosa o i siciliani che tornano per le vacanze natalizie si dovranno ‘sciroppare’ gli attuali prezzi dei biglietti aerei? I parlamentari nazionali eletti in Sicilia hanno qualcosa da dire?
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