- Verso le elezioni comunali a Tortorici. L’analisi di Carmelo Raffa, leader storico della FABI siciliana, nato in questa cittadina alla quale è molto legato
- Tortorici dovrà essere una cittadina a cui dare rispetto e non un centro definito impropriamente mafioso
di Carmelo Raffa
Verso le elezioni comunali a Tortorici. L’analisi di Carmelo Raffa, leader storico della FABI siciliana, nato in questa cittadina alla quale è molto legato
Si avvicinano le elezioni nel Comune non mafioso di Tortorici Era stato commissariato per mafia, il Comune di Tortorici, anche perché tra gli imputati del max processo dei Nebrodi figurava il nominativo dell’ex Sindaco, Emanuele Galati Sardo. Ora la sentenza è stata pubblicata con pene severe a cui gli imputati sicuramente presenteranno appello e speriamo che Emanuele Galati Sardo e altri dimostrino ai Giudici di appello la propria innocenza. Ma per infelicità di qualche big politico del luogo che aveva pronta una bottiglia di spumante per festeggiare, agli imputati è stato escluso il reato di criminalità mafiosa. Il finale di questa storia ci dice che generalizzare è sempre un grande errore. A Tortorici c’è una persona che è innamorato dell’uso facile delle denunzie contro gli avversari e di ciò purtroppo il Comune è stato soccombente in tanti processi e ha dovuto sborsare una quantità enorme di denaro. Questo signore negli ultimi anni si ispirava a personaggi come Rosario Crocetta e Giuseppe Lumia che, purtroppo per loro, sono state vittime dell’antimafia falsa e di convenienza perpetrata dall’ex presidente degli industriali siciliani, Antonello Montante. E cosa farà l’uomo delle facili denunce che qualche mese fa è stato redarguito in un pubblico comizio e per bene da Cateno De Luca, gli ha fatto barba, capelli e sciampo, riscuotendo un’ovazione di applausi dalla popolazione presente? Questo ancora non lo sappiamo ma certamente non opererà per il bene del paese.
Tortorici dovrà essere una cittadina a cui dare rispetto e non un centro definito impropriamente mafioso
Tortorici, dopo quello che è accaduto, e che ha fatto sentire tutti i propri cittadini criminalizzati ha bisogno di pace, concordia e serenità da trasmettere all’opinione pubblica dei paesi vicini e di tutta la Nazione. Tortorici dovrà essere una cittadina a cui dare rispetto e non un centro definito impropriamente mafioso. Occorre, quindi, attuare la politica del fare e non quella del denunciare. I nuovi amministratori comunali dovranno dare un concreto riconoscimento a personalità che si sono distinte per l’attività svolta a livello regionale, nazionale e internazionale. Ad esempio non è stato dato ancora alcun riconoscimento ai defunti: Cesare Di Vincenzo, che tanto ha fatto per il bene dell’agricoltura; Stanislao Franchina, che ha ricoperto i massimi ruoli nella Magistratura; Genesio Raffa, poeta che ha avuto tanti premi per i suoi scritti; Vittorio Barbagiovanni, ingegnere auto spaziale e scienziato; Giuseppe Calabrese, Ariciprete che ha reso un alto servizio alla comunità di Tortorici per oltre 55 anni. E’ possibile fare ciò liberando la nuova amministrazione da chi pensa solo ed esclusivamente alle denunce e ai fantasmi dell’antimafia. Tortorici risorgerà solo se gli elettori daranno il proprio consenso a MAURILIO FOTI.
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