Perché Letta è ancora il segretario del PD dopo la batosta elettorale? Perché lo vuole l’Europa dell’euro!

12 ottobre 2022
  • Letta non è solo il segretario del PD: è l’uomo politico scelto dall’Unione europea dell’euro per gestire questo partito, che deve restare nell’alveo dell’ultra-liberismo globalista della Ue 
  • La Ue non può permettersi di perdere il controllo del PD, partito che ha scelto come riferimento politico in Italia, anche perché l’accoppiata Renzi-Letta ha deluso in termini elettorali  
  • Il perché del rinvio del congresso del PD nel Marzo del prossimo anno
  • Ecco come Mario Draghi ha incasinato l’Italia consegnando al futuro Governo di Giorgia Meloni un Paese che sta andando a sbattere  
  • Ecco perché l’Italia ha riserve di gas sufficienti per il prossimo Inverno. Le scuole hanno i soldi per pagare le super bollette o i presidi dovranno fare i miracoli? Gli allacci alla rete elettrica abusivi tagliati in Sicilia alle famiglie povere. La ‘solidarietà’ innanzi tutto… 

Letta non è solo il segretario del PD: è l’uomo politico scelto dall’Unione europea dell’euro per gestire questo partito, che deve restare nell’alveo dell’ultra-liberismo globalista della Ue 

Sono in tanti a chiedersi come mai Enrico Letta, dopo la sonora batosta elettorale del 25 Settembre, è ancora alla guida del Partito Democratico. Il congresso che dovrebbe eleggere (o proclamare?) il nuovo segretario nazionale è previsto nel Marzo del prossimo anno. Di solito, dopo una secca sconfitta alle elezioni politiche, il segretario di un partito si dimette subito. Letta, invece, è ancora al suo posto. Perché? La spiegazione è semplice: perché il PD è il partito che l’Unione europea dell’euro ultra-liberista e globalista ha scelto come il proprio riferimento politico in Italia. Letta è diventato segretario del PD e lo è ancora perché così vuole la Ue. Nelle elezioni politiche di circa venti giorni fa gli ‘europeisti’ hanno provato ad aggiungere un nuovo ‘cavallo’ alla propria scuderia: oltre al PD è arrivata l’accoppiata Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda. L’idea-progetto dell’Unione europea era quella di fare in modo che il duo Renzi-Calenda raggiungesse almeno il 15% dei consensi impedendo al centrodestra di conquistare la maggioranza dei seggi in Parlamento. Operazione fallita perché il centrodestra ha vinto lo stesso le elezioni, conquistando la maggioranza dei collegi, mentre l’accoppiata Italia Viva-Azione, si è fermata a poco meno dell’8%. Una percentuale che, sommata ai voti del PD, arriva, si è no, al 27%, pressappoco i voti del partito di Giorgia Meloni. Per gli ‘europeisti’ è una sconfitta su tutta la linea.

La Ue non può permettersi di perdere il controllo del PD, partito che ha scelto come riferimento politico in Italia, anche perché l’accoppiata Renzi-Letta ha deluso in termini elettorali  

In questo scenario, con un Governo italiano di centrodestra che sta nascendo – peraltro con la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha subito dichiarato la propria fede atlantista (che significa alleanza con gli Stati Uniti d’America) – l’Unione europea si trova in grande difficoltà. Ufficialmente, anche la Ue è alleata degli americani, ma questi ultimi guardano ormai con sospetto all’Europa unita, che fino a pochi giorni prima dello scoppio della guerra in Ucraina filava d’amore e d’accordo con Russia e Cina. Detto in parole semplici, l’Unione europea non si può permettere di perdere un tassello importante dentro il PD. Letta, questo lo sanno tutti, è un esponente di punta dell’europeismo italiano ed è proprio per questo – come già sottolineato – che è diventato il segretario del PD. Prima di sostituirlo gli ‘europeisti’ vogliono avere la certezza che il nuovo segretario di questo partito sia un esponente federe all’ultra-liberismo e al globalismo dell’Unione europea. Ricordiamoci che il PD – anche se ormai in modo molto sfumato – è pur sempre un partito che nasce dalla sinistra post comunista e dalla sinistra democristiana: e l’Unione europea, in questa fase, non può permettere che alla guida del PD vada un esponente che contesti il liberismo e la globalizzazione dell’economa. Per dirla in breve, il PD – anche con il nuovo segretario – deve restare nell’alveo dell’ultra liberismo e del globalismo dell’Unione europea, anche perché, ormai, l’elettorato di questo partito di sinistra ha molto poco.

Il perché del rinvio del congresso del PD nel Marzo del prossimo anno

Il passaggio ad un nuovo segretario del PD – che per la Ue è cruciale – non è una cosa semplice. E’ questo il motivo per il quale l’appuntamento con l’elezione del nuovo segretario è stata rinviata di quasi sei mesi. Anche il rinvio – decisamente esagerato in termini temporali – ha un suo perché: l’Unione europea vuole vedere cosa succederà tra sei mesi in Italia dove tutto può succedere. E’ inutile girarci attorno: ormai il tempo per intervenire in aiuto di imprese e famiglie italiane alle prese con le bollette alle stelle è scaduto. L’intervento andava fatto a Giugno, al massimo a Luglio; e avrebbe dovuto essere un intervento quanto meno simile a quello messo in campo dalla Germania che, con i suoi 80 milioni di abitanti circa, ha messo in campo 200 miliardi di euro ‘freschi’. La parola ‘freschi’ significa che questi 200 miliardi di euro si vanno ad aggiungere alla moneta che è già in circolazione in Germania, dando la possibilità alle imprese e alle famiglie tedesche di andare avanti senza difficoltà. Anche l’economia tedesca si sta fermando, perché con la mancanza di gas è inevitabile che ciò avvenga; ma le famiglie e le imprese tedesche avranno la possibilità di pagare le super bollette proprio grazie ai 200 miliardi di euro ‘freschi’ messi in campo dal Governo della Germania.

Ecco come Mario Draghi ha incasinato l’Italia consegnando al futuro Governo di Giorgia Meloni un Paese che sta andando a sbattere

In Italia, invece, il Governo di Mario Draghi ha combinato un grande papocchio che sta accelerando la crisi economica. L’attuale Presidente del Consiglio dimissionario dice di aver fatto un buon lavoro trovando 50 miliardi di euro per fronteggiare la crisi senza aver prodotto nuovo debito, facendo finta di non sapere che il problema è proprio questo. Il Governo Draghi non ha immesso nel sistema economico italiano soldi ‘freschi’ che si sono aggiunti alla moneta circolante: ha tolto soldi ad alcuni settori della società italiana – sanità, scuola, università e via continuando – chiamandoli “risparmi”: il problema è che non si tratta di risparmi ma di soldi tolti ad altri settori che, alla fine, hanno impoverito l’economia e la società italiana, ovvero famiglie e imprese italiane. Ricordiamo che i gestori dell’energia in Italia sono in parte nelle mani delle multinazionali che hanno incassato una parte non secondaria dei 50 miliardi di euro di “risparmi” messi in campo dal Governo Draghi. Ora famiglie e imprese italiane dovranno pagare le bollette maggiorate in un ‘sistema’ che ha anche perso una parte dei 50 miliardi di euro di “risparmi” (che sarebbe più corretto definire scippi ad alcuni settori della vita economica italiana). Il tutto con il Governo Draghi e con il futuro Governo di Giorgia Meloni che si ostinano a non voler indebitare l’Italia, dimenticando che la monetazione, nell’Unione europea dell’euro, è una monetazione a debito! La moneta, nell’Unione europea, si acquista da una banca privata – la Banca Centrale Europea – e si pagano gli interessi. In questa storia la neo presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata mal consigliata, perché l’Italia sta andando a sbattere in tempi brevi e sarà il suo Governo a doverne rispondere.

Ecco perché l’Italia ha riserve di gas sufficienti per il prossimo Inverno. Le scuole hanno i soldi per pagare le super bollette o i presidi dovranno fare i miracoli? Gli allacci alla rete elettrica abusivi tagliati in Sicilia alle famiglie povere 

Questo spiega perché – e torniamo all’inizio del nostro articolo – l’Unione europea ha imposto il cambio di segretario del PD nel prossimo Marzo: perché nessuno meglio degli ‘europeisti’, che sono i grandi organizzatori e gestori della speculazione sul gas, sa che cosa succederà in Italia nelle prossime settimane e nei prossimi quattro-cinque mesi. Un solo dato dovrebbe fare riflettere. L’attuale Governo uscente – il citato Governo Draghi – ripete che non ci sono problemi per il prossimo Inverno, perché le riserve di gas stoccato sono più che sufficienti. E’ vero. Ma non dicono che è così perché già molte aziende ‘energivore’ – aziende che consumano molta energia – hanno chiuso i battenti. E perché tante altre aziende italiane, anche non ‘energivore’ chiuderanno i battenti. Se in questo momento qualcuno dovesse regalare una caterva di soldi alle aziende italiane che hanno chiuso causa bollette alle stelle, consentendogli di riaprire, le riserve di gas italiano finirebbero in tempi brevi. In altre parole, l’Italia ha le riserve di gas perché l’economia si sta fermando. Attenzione: la stessa cosa sta avvenendo in Germania, ma lì l’economia si fermerà in parte e nessuno ne soffrirà, perché con i 200 miliardi di euro ci saranno soldi per tutti: per le famiglie, per le imprese e per chi perderà il lavoro. In Italia, invece, le imprese chiuderanno i battenti non potendo pagare le bollette, ci saranno licenziamenti e i lavoratori licenziati, a propria volta, non potranno pagare le bollette; milioni di famiglie andranno verso la disperazione, sempre perché non potranno pagare le bollette. Si va verso il disastro economico e sociale continuando a spendere soldi per mandare armi in Ucraina. Gli unici che si sono fatti bene i conti sono gli ‘europeisti’ che hanno calcolato bene che da qui a Marzo del prossimo anno in Italia potrebbe succedere di tutto… Ah, dimenticavamo: qualcuno sa se le scuole – in questa fase soprattutto nel Nord Italia – hanno i soldi per pagare le super bollette per il riscaldamento delle aule o i presidi saranno chiamati a fare i miracoli? O faranno come stanno facendo in Sicilia – soprattutto a Palermo – dove stanno eliminando gli allacci abusivi alle famiglie povere dicendogli: “Ora arrangiatevi”?

Foto tratta da Il Riformista             

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