- Lo scrivono in un esposto alla Magistratura oltre trenta associazioni. La relazione tecnica firmata dall’agronomo e ambientalista, Guido Bissanti
- Nell’esposto si invitano i Comuni a non effettuare più trattamenti chimici contro le zanzare, ma a ricorrere a mezzi di controlla naturali
Lo scrivono in un esposto alla Magistratura oltre trenta associazioni. La relazione tecnica firmata dall’agronomo e ambientalista, Guido Bissanti
Per combattere le zanzare si inquina l’ambiente e si fa strage di altri animali. Perché? Perché le amministrazioni pubbliche ricorrono ai trattamenti chimici a base di piretroidi, sostanze di sintesi che, oltre a causare ingenti danni all’entomofauna utile quali api, insetti impollinatori e altri insetti come grilli e cicale (che non sentiamo cantare quasi più), uccidono indiscriminatamente soprattutto predatori delle zanzare quali uccelli (sempre più rare le rondini), pipistrelli, rettili, anfibi, pesci. Per non parlare sugli effetti nefasti sulla salute umana. A denunciare un comportamento sbagliato sono oltre oltre trenta associazioni ed organizzazioni regionali tra cui l’ADAS, il WWF Sicilia nord orientale, l’Ente Fauna Siciliana APS, il Movimento per la Sostenibilità della Valle dei Templi, il Comitato Fa’ la Cosa Giusta! Sicilia, l’ARAS (Associazione Regionale Apicoltori Siciliani), il Movimento Azzurro Sicilia, l’AIAB Sicilia. Lunedì 10 Ottobre queste associazioni hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Catania e nei prossimi giorni lo presenteranno in altre Procure siciliane. L’esposto, con allegata relazione tecnica che porta la firma di Guido Bissanti, agronomo e profondo conoscitore dell’ambiente siciliano, è stato sottoscritto dall’avvocato Rosario Mauro Privitera del foro di Catania.
Nell’esposto si invitano i Comuni a non effettuare più trattamenti chimici contro le zanzare, ma a ricorrere a mezzi di controlla naturali
“Le Associazioni Siciliane – leggiamo in un comunicato – con esposto alle Procure, dicono basta all’inutile quanto sbagliata e dannosa pratica dei trattamenti antizanzare. Ogni anno è la stessa storia, di fronte al proliferare delle zanzare le amministrazioni pubbliche, ed in particolare i Comuni, invece di adottare provvedimenti corretti nei riguardi di questi insetti, quali il monitoraggio e l’eliminazione delle acque stagnanti, i trattamenti larvicidi nei luoghi ove quest’acqua non può essere rimossa e, comunque, con sistemi di lotta biologica e con principi e mezzi non nocivi all’ambiente ed alla salute umana, intervengono con frequenti e ripetuti interventi antiparassitari, riversando ingenti quantitativi di pesticidi nell‘ambiente, in particolar modo a base di piretroidi. Come se ciò non bastasse, i piretroidi sono oltremodo dannosi per gli animali domestici e gli esseri umani, con sintomi variabili e patologie crescenti, come Alzheimer, Parkinson, Sclerosi multipla ecc. nella popolazione, sempre più documentati da ricerche scientifiche in varie parti del mondo. Insomma il solito modo di pensare all’immediato (basti pensare che solo dopo pochi giorni le zanzare ritornano a proliferare come se niente fosse) non preoccupandosi delle gravi conseguenze su un equilibrio ecosistemico sempre più labile e manomesso e del dispendio di fondi pubblici. L’esposto è chiaro ed inequivocabile: si chiede la fine di una pratica tanto sbagliata e la diretta responsabilità di chi, con molta superficialità, opera una pratica tanto dannosa quanto inutile”.
Foto tratta da Il Messaggero
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