- Il parlamentare regionale della Lega chiede di istituire fondo per famiglie e piccole imprese in ginocchio
In Sicilia c’è un politico che parla di cartelle esattoriali in un momento drammatico. Gli altri parlamentari cosa dicono oltre a mettersi in tasca 13 mila euro al mese?
“In questa fase storica in cui il costo delle bollette è schizzato alle stelle a causa delle continue speculazioni provenienti dall’estero, molte aziende in Sicilia sono state costrette a chiudere, lasciando a casa migliaia di lavoratori. Al contempo l’inflazione crescente ha fatto perdere potere d’acquisto ai siciliani che arrancano nel fare fronte alle spese giornaliere. In un quadro così drammatico, ancora oggi i cittadini sono costretti a convivere con le cartelle esattoriali che puntualmente vengono notificate, aggravando ulteriormente la crisi per famiglie, piccole imprese, agriturismi, artigiani, ecc. Considerando questi aspetti, reputo necessario riproporre l’azzeramento delle cartelle esattoriali sotto i 10 mila euro e l’istituzione di un fondo che consenta il pagamento delle bollette per famiglie e imprese attualmente in ginocchio”. A dichiararlo è Vincenzo Figuccia, deputato della Lega all’Assemblea regionale siciliana.
Foto tratta da comunicalo.it
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