Rallentano le spedizioni di grano dall’Ucraina e non si esclude l’uso di armi atomiche ‘contenute’ da parte russa per difendere le Regioni annesse

5 ottobre 2022
  • Inevitabilmente l’acuirsi della crisi in Ucraina si sta riverberando sull’agricoltura con il rallentamento delle attività commerciali nel Mar Nero
  • Poiché tutto l’Occidente fornisce soldi e armi all’Ucraina, la Russia si trova a fronteggiare un nemico fortissimo sotto il profilo militare: da qui la possibilità che la Russia utilizzi armi nucleari ad effetti contenuti 
  • Per chi non l’avesse ancora capito, la Russia non mollerà più le Regioni annesse, costi quel che costi      

Inevitabilmente l’acuirsi della crisi in Ucraina si sta riverberando sull’agricoltura con il rallentamento delle attività commerciali nel Mar Nero

Com’era prevedibile, l’acuirsi della crisi Ucraina sta cominciando a rendere sempre più problematico il commercio di cereali e, in generale, di prodotti agricoli. Insomma l’accordo tra Russia e Ucraina, mediato dall’ONU e dalla Turchia, con la creazione di un corridoio nel Mar Nero per consentire le attività commerciali inizia a vacillare. Lo leggiamo nel report di oggi dell’analista dei mercati internazionali, Sandro Puglisi: “Le spedizioni di grano dall’Ucraina – scrive Puglisi – stanno rallentando poiché l’escalation della guerra tra Russia e Ucraina sta colpendo il movimento delle merci. Un ulteriore impatto sulle esportazioni dalla regione del Mar Nero potrebbe arrivare con l’arrivo dell’Inverno e questo ovviamente ridurrà il ritmo delle spedizioni”. Lo scenario si complica. Soprattutto dopo che la Russia, con i referendum, ha annesso territori che, in realtà, sono sempre stati abitati da popolazioni filo-russe. L’obiettivo della Russia di Putin, del resto, è sempre stato questo: difendere le popolazioni russofone che, lo ricordiamo, negli anni passati sono state aggredite dagli ucraini, anche con il ricorso a formazioni politiche che si richiamano a un anticomunismo che rasenta il nazismo.

Poiché tutto l’Occidente fornisce soldi e armi all’Ucraina, la Russia si trova a fronteggiare un nemico fortissimo sotto il profilo militare: da qui la possibilità che la Russia utilizzi armi nucleari ad effetti contenuti 

Va da sé che gli ucraini – o meglio, gli americani che si sono impadroniti dell’Ucraina nel 2014 con un colpo di Stato – tenteranno in tutti i modi di togliere alla Russia le Regioni filorusse dell’Ucraina che il Governo russo ha annesso con i referendum e con il voto della Duma (il Parlamento russo). E’ evidente che la guerra in Ucraina continuerà. E poiché tutto l’Occidente fornisce soldi e armi all’Ucraina, la Russia si trova a fronteggiare un nemico fortissimo sotto il profilo militare. In più, fino ad oggi, la Russia non ha calcato la mano: non ha distrutto le infrastrutture ucraine (di fatto consentendo il continuo rifornimento di armi all’Ucraina da parte dell’Occidente) e, soprattutto, ha cercato di risparmiare gli effetti la guerra alla popolazione ucraina, ovviamente nei limiti del possibile. E siccome gli americani che combattono una guerra per procura in Ucraina proveranno a togliere ai russi le Regioni che la Russia si è annessa, è probabile, anzi è quasi certo che la guerra salirà di tono. Con la Russia che potrebbe iniziare a utilizzare armi atomiche. In Italia e, in generale, in Europa, l’informazione tende a nascondere il fatto che le popolazioni russe delle Regioni ucraine annesse dalla Russia hanno subìto, nel corso degli ultimi anni, delle vere e proprie persecuzioni da parte degli ucraini. Non solo. I russi non possono accettare l’idea che gli americani avanzino lentamente verso il proprio Paese. Morale: i russi difenderanno con tutti i mezzi le Regioni appena annesse, anche ricorrendo ad armi atomiche. Sbagliano gli occidentali che pensano che la Russia Putin non userà le armi nucleari, perché gli effetti – cioè le radiazioni – arriverebbero anche nei territori russi. A parte il fatto che non si tratterebbe di bombe atomiche sul modello di Hiroshima e Nagasaki ma armi atomiche molto più contenute, non è affatto detto che queste armi nucleari debbano essere utilizzate nelle Regioni che la Russia ha annesso: anzi.

Per chi non l’avesse ancora capito, la Russia non mollerà più le Regioni annesse, costi quel che costi       

Che risvolti avrà questo scenario di guerra – a quanto pare possibilmente pure atomico, anche se di bassa intensità – sull’agricoltura? Intanto abbiamo accennato al fatto che il corridoio nel Mar Nero per consentire all’Ucraina di esportare grano e altri prodotti agricoli potrebbe saltare da un momento all’altro. In più, se si utilizzeranno le armi atomiche, inevitabilmente le radiazioni nucleari inquineranno i prodotti agricoli. Né è pensabile che gli Stati Uniti, come risposta a un eventuale uso delle armi atomiche ‘contenute’ da parte della Russia, risponda bombardando la Russia con armi atomiche, perché oggi anche i russi sono nelle condizioni di colpire con le armi atomiche gli Stati Uniti d’America. Insomma, non crediamo che Stati Uniti e Russia si elimineranno a vicenda in una guerra atomica. Non è da escludere che si vada verso un’utilizzazione di armi nucleari – ribadiamo, a bassa intensità – per la gioia delle industrie che producono armi che moltiplicheranno i guadagni. Probabilmente i lettori si spaventeranno un po’ nel leggere questo articolo: ma lo scenario di guerra in Ucraina è questo e infilare la testa sotto la sabbia come gli struzzi non serve a nulla. Un altro effetto della guerra in Ucraina sull’agricoltura lo racconta sempre Sandro Puglisi, che cita una dichiarazione del Ministro russo dell’Agricoltura, Dmitry Patrushev, secondo il quale la produzione russa di grano potrebbe aumentare di 5 milioni di tonnellate all’anno in seguito all’annessione delle quattro Regioni in Ucraina. Per chi non l’avesse ancora capito, la Russia non mollerà più le Regioni annesse, costi quel che costi.

Foto tratta da Sky TG 24       

 

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