- Ci poniamo questa domanda perché tutti oggi – famiglie e imprese – hanno problemi nel pagare le bollette della luce, mentre l’Amat, che fa capo al Comune di Palermo, si consente il lusso di far girare i Tram alimentati con la corrente elettrica con le carrozze quasi vuote
- Da dove minchia arrivano i soldi per pagare le bollette del Tram di Palermo con le carrozze che girano quasi vuote?
- I consiglieri comunali Ugo Forello e Mariangela Di Gangi scoprono l’acqua calda…
- Dove si trovavano i Revisori dei Conti del Comune di Palermo nei dieci anni in cui la città è stata amministrata dal centrosinistra?
Ci poniamo questa domanda perché tutti oggi – famiglie e imprese – hanno problemi nel pagare le bollette della luce, mentre l’Amat, che fa capo al Comune di Palermo, si consente il lusso di far girare i Tram alimentati con la corrente elettrica con le carrozze quasi vuote
La domanda che poniamo nel titolo di questo articolo l’abbiamo formulata dopo aver assistito ad una scena che, con i tempi che corrono, definire assurda è poco. Siamo a Palermo, Martedì 20 Settembre. ore 19 e 15 o giù di lì. Abbiamo percorso la via Lancia di Brolo. Alla fine di questa via bisogna scegliere: a destra si va verso via Galilei, a sinistra si va ad incrociare la via Leonardo da Vinci; all’incrocio con via Leonardo da Vinci bisogna fare attenzione perché c’è la linea del Tram. Non c’è molto traffico, volendo si procede, ma è l’ultimo pensiero sbagliato: ecco che scatta il semaforo del Tram: da arancione diventa rosso. Davanti a noi c’è un’ auto e poi ci siamo noi con la nostra auto. Ecco che da Borgo Nuovo arriva il Tram, dentro ci saranno sei o sette passeggeri: la solita storia, pensiamo, il Tram che gira quasi vuoto. Il semaforo torna arancione, ma solo per qualche secondo, perché sta arrivando il Tram che, dalla Stazione Notarbartolo, si dirige verso Borgo Nuovo. L’auto che si trovava davanti a noi è riuscita a passare, noi, no. Ecco il Tram che va verso “l’infinito” leopardiano di Borgo Nuovo. Contiamo i passeggeri, saranno, sì e no, sei o sette. Una volta passato il Tram che sale verso “l’infinito”, meccanicamente ammacchiamo la frizione per partire ma… ma ci accorgiamo che, da Borgo Nuovo, sta arrivando un terzo Tram! Ma come, trenta o quaranta secondi prima, da Borgo Nuovo, sono arrivate due carrozze di Tram quasi vuote e ora – ribadiamo, a distanza di meno di un minuto – ne arriva un secondo con die carrozze quasi vuote? Siamo costretti a fare un po’ di marcia indietro, perché stavamo per passare (possiamo mai pensare che due Tram arrivino da Borgo Nuovo quasi contemporaneamente?). Ecco il secondo Tram che arriva da Borgo Nuovo. Numero si passeggeri? Sempre sei o sette. Il solito scandalo del Tram, o meglio, dei Tram che girano vuoti. Il Comune di Palermo è ricco e se lo può permettere. O quasi…
Da dove minchia arrivano i soldi per pagare le bollette del Tram di Palermo con le carrozze che girano quasi vuote?
Nell’attuale momento storico, con le bollette della luce alle stelle, la domanda è più che mai attuale: i 15 Km di Tram di Palermo vengono alimentati con l’energia elettrica? noi ricordiamo di sì. Non è la stessa energia elettrica che, con le super-bollette frutto di una volgare speculazione avallata da Governo nazionale e partiti politici nazionali, sta facendo fallire mezza Italia se non di più? Le linee di Tram di Palermo con le carrozze quasi vuote che fanno avanti e indietro sono gestite dall’Amat, società controllata dal Comune di Palermo. Ci chiediamo e chiediamo: Amat e Comune di Palermo sono stati esentati dal pagamento dalle bollette elettriche alle stelle? Godono di sconti particolari da parte dei gestori? I pochi passeggeri che prendono posto sulle carrozze di questi Tram pagano prezzi stratosferici per mantenere questi Tram? O i nostri amici dell’Amat e del Comune di Palermo non godono di alcuno sconto, pagano la luce come tutti gli altri e hanno tanti soldi da potersi permettere i Tram che vanno e vengono con pochissimi passeggeri? Chi è che paga le bollette dell’Amat e, quindi, del Comune di Palermo? Arrivano i soldi per virtù dello Spirito Santo? O il Comune paga con anticipazioni a valere sugli 800 milioni di euro di appalti ferroviari già finanziati da Unione europea, Stato, Regione e Comune di Palermo? Insomma, da dove minchia arrivano questi soldi per pagare le bollette del Tram di Palermo con le carrozze che girano quasi vuote?
I consiglieri comunali Ugo Forello e Mariangela Di Gangi scoprono l’acqua calda…
In un comunicato leggiamo che i Revisori dei Conti del Comune di Palermo, bontà loro, alla buonora, hanno preso atto, come si usa dire dalle nostre parti, chi i picciuli ru Comuni finieru. Il comunicato è firmato da due consiglieri comunali. Il primo è Ugo Forello, che nella passata consiliatura ha fatto una battaglia seria sui conti del Comune e contro il Tram, ma che adesso sembra faccia parte di quel centrosinistra che ha terremotato i conti del Comune; il secondo consigliere comunale è, in realtà, una consigliera comunale appena eletta, Mariangela Di Gangi, sinistra cittadina, già nota perché non scende sotto la media di un comunicato stampa al giorno (sembra che alla fine li pubblicherà tutti in un libro). Forello e la Di Gangi hanno fatto una grande scoperta: l’acqua calda! “La nota con cui i Revisori dei Conti richiamano l’Amministrazione sulla necessità di limitare l’anticipazione di cassa e, di fatto, impongono di limitare i pagamenti soltanto a quelli ‘indispensabili’, è l’ennesimo campanello d’allarme sulla situazione finanziaria e della cassa del Comune. E sottolinea ancora una volta quale è la priorità fra le priorità per l’Amministrazione: predisporre i bilanci di previsione 2021-23 e 2022-24. Sappiamo tutti che questa Amministrazione ha ereditato una situazione grave, ma non vorremmo che questa ‘attenuante’ da un lato e la speranza di una futura sintonia politica col governo nazionale dall’altro facessero calare l’attenzione e l’impegno per l’obiettivo prioritario: evitare altri costi sociali ed economici per la nostra comunità ed evitare il blocco della spesa che rappresenta comunque uno dei motori economici per tanti settori vitali di questa città. Oltre 46 milioni di esposizione bancaria sono un macigno pesante, pesantissimo sulla agibilità dei conti a cui l’Amministrazione deve rispondere chiarendo quali passi vuole intraprendere in tempi brevissimi per avviare l’uscita dall’emergenza. Siamo certi che il Consiglio comunale sia pronto a fare la propria parte, ma attendiamo che la Giunta faccia la sua”.
Dove si trovavano i Revisori dei Conti del Comune di Palermo nei dieci anni in cui la città è stata amministrata dal centrosinistra?
Chiediamo a questi due consiglieri comunali attenti ai conti del Comune: le bollette elettriche dei 15 Km di Tram con le carrozze che girano quasi vuote – in alcuni casi, come abbiamo visto ieri, una dietro l’altra – rientrano tra i “pagamenti indispensabili”? E indispensabili per fare che cosa? Per giustificare altri 800 milioni di euro di appalti ferroviari in caduta libera, modello ‘chiusura’ Anello ferroviario di Palermo senza né capo, né coda, senza piano economico di gestione e, soprattutto, senza tempi certi di realizzazione? Sono “pagamenti indispensabili” per realizzare altre sei-sette linee di Tram che gireranno a vuoto come le carrozze che girano quasi vuote negli attuali 15 Km di Tram cittadino? Quindi il Comune di Palermo – che è senza soldi e con 46 milioni di euro di esposizione bancaria si può permettere il lusso di pagare le super bollette elettriche del Tram? Un’ultima cortesia al consigliere comunale Forello: egregio consigliere comunale, può chiedere agli esimi Revisori dei Conti del Comune di Palermo dove si trovavano nei dieci anni in cui a Palermo ha governato il centrosinistra? Poniamo questa domanda al consigliere Forello perché ricordiamo una sua dichiarazione dell’Ottobre 2018, proprio sui soavi e aerei Revisori dei Conti del Comune di Palermo: “La gravissima e inaccettabile minaccia del Sindaco al Presidente del Collegio dei Revisori la sera stessa in cui è stata comunicata la relazione al rendiconto 2017 e l’irrituale e anomalo incontro segreto, sempre con il Sindaco, nei successivi giorni – dice Forello – evidentemente ha prodotto i suoi effetti: oggi l’intervento del Presidente Barbaro (dovrebbe essere il presidente del Collegio dei revisori dei Conti del Comune di Palermo ndr) è stato a dir poco imbarazzante, incompleto, elusivo e contraddittorio. I dubbi e la confusione sul Rendiconto 2017 sono aumentati anche per responsabilità del Collegio dei Revisori che è apparso incapace di rispondere ai precisi quesiti e dubbi dei consiglieri, fino al paradosso di affermare prima che ‘la valutazione non positiva è positiva con rilievi’, per poi invece dichiarare che ‘rimane una valutazione non positiva che non può definirsi negativa, però neanche positiva’ lasciando la valutazione alla libera interpretazione di ciascuno”. Allora, consigliere comunale Forello, ci può ‘illuminare’ sui Revisori dei Conti del Comune di Palermo? Noi ricordiamo – a parte i suoi interventi sempre puntuali – la ‘fuga’ di un Revisore dei Conti del Comune di Palermo, Calcedonio Li Pomi, ‘fuga’ perché lasciò l’incarico in frett’e furia…
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