FUTURO MERIDIANO non si schiera alle elezioni ma apprezza Unione Popolare di De Magistris e Cateno De Luca in Sicilia

13 settembre 2022
  • La linea politica del nuovo partito meridionalista rispetto alle elezioni del 25 Settembre 
  • Le singole misure coerenti con il progetto di FUTURO MERIDIANO
  • Sulle politiche del lavoro non servono interventi tampone. La simpatia verso Unione Popolare di Luigi De Magistris e Sicilia Vera di Cateno De Luca

La linea politica del nuovo partito meridionalista rispetto alle elezioni del 25 Settembre 

FUTURO MERIDIANO, il nuovo soggetto politico meridionalista fondato lo scorso giugno, “decide di non partecipare alle prossine consultazioni politiche e regionali, che si svolgeranno nel 2022, perché nella sua nascita recente è portatore di un progetto politico così ampio e innovativo che richiede tempi di elaborazione incompatibili con le urgenze elettorali determinatesi con la anticipata fine della legislatura”. Il nuovo partito meridionalista “al contempo decide di non di sostenere apertamente alcuna coalizione presente in tali competizioni elettorali, in quanto nella esplicitazione dei loro programmi, al di là di interventi ‘tampone’, tali coalizioni e partiti non esprimono né una visione, né proposte di un reale cambiamento di sviluppo socioeconomico del Paese”. Tuttavia FUTURO MERIDIANO guarda con interesse a due forze politiche “fuori dal coro”: Unione Popolare di Luigi De Magistris, che si presente alle elezioni politiche nazionali e, in Sicilia, Sicilia vera di Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione nelle elezioni isolane. All’interesse per queste due forze politiche di rottura con la vecchia politica i protagonisti di FUTURO MERIDIANO arrivano dopo un articolato ragionamento politico.

Le singole misure coerenti con il progetto di FUTURO MERIDIANO

“Per FUTURO MERIDIANO – si legge in un comunicato del nuovo soggetto politico meridionalista – non ci potrà essere futuro se non si riporterà l’uomo al centro dell’azione politica. Questo nuovo umanesimo meridiano è la chiave per chiudere lo scrigno delle incertezze che il futuro porta con sé e aprire le porte ad una prospettiva di uno sviluppo sostenibile in cui le esigenze della modernità si coniughino col rispetto dell’uomo e dell’ambiente. Per dare risposte immediate alle urgenti congiunture economiche, sociali ed ambientali è necessario abbandonare le “ricette tampone”, liberando invece le immense energie presenti del Paese mai utilizzate, attraverso un’azione di riequilibrio territoriale sugli assi Nord-Sud e Centri Sviluppati – Aree Interne. Mirare da subito al superamento della cosiddetta ‘questione meridionale’ e dello ‘sviluppo delle aree interne’ di una Italia odierna ‘a due velocità’, non solo evita che il Paese cada nel precipizio degli interessi di pochi, ma consente l’avvio di nuovi modelli di sviluppo e di convivenza equa, distribuita, ecologica, resiliente e sostenibile. Per quanto esposto e dopo aver analizzato i programmi presentati da tutte le coalizioni, FUTURO MERIDIANO non intende dare alcuna indicazione di voto. Tuttavia, FUTURO MERIDIANO non si esime dall’indicare quali singole misure, citate nei vari programmi, ritenga nominalmente coerenti al proprio progetto politico, senza però esprimersi sia sulle modalità, sia sulle capacità realizzative da parte delle stesse forze proponenti. In merito al contrasto sui disequilibri territoriali e sviluppo sostenibile sui servizi fondamentali per società, lavoro e impresa, ribadiamo le sole misure coerenti con i punti programmatici dei quali il Movimento FUTURO MERIDIDIANO si è dotato in sede costituente:
 Stop all’Autonomia Differenziata Regionale.
 Riequilibrio disparità Nord-Sud spesa pubblica.
 Riequilibrio Aree Interne – contrasto allo spopolamento e sostegno allo sviluppo
 Edilizia residenziale pubblica e riqualificazione urbana.
 Riqualificazione delle periferie urbane.
 Mobilità urbana sostenibile.Pag.2
 Verde urbano – per il contrasto al calore e assorbimento CO2.
 Stop Privatizzazione servizi locali.
 Medicina territoriale – medicina e prevenzione territoriale potenziando e riorganizzazione il SSN.
 Accesso alla conoscenza – garantire l’accesso ai risultati della ricerca come bene pubblico.
 Economia circolare – governance pubblica del ciclo rifiuti, acque e trasporto pubblico
 Transizione ecologica – proposti piani vaghi di cui è difficile valutare consistenza e fattibilità.
 Grandi infrastrutture – Potenziamento della rete dell’AV per collegare tutto il territorio nazionale
dal Nord alla Sicilia, realizzando il ponte sullo Stretto trasformando il Mezzogiorno come
piattaforma logistica di interscambio. (anche se su questi esprimiamo forte dubbio sulla fattibilità
politica di tali promesse ormai datate).
 Sviluppo sostegno imprese – il tema per il primario, secondario e terziario è il grande assente nei
programmi di tutte le coalizioni”.

Sulle politiche del lavoro non servono interventi tampone. La simpatia verso Unione Popolare di Luigi De Magistris e Sicilia Vera di Cateno De Luca

“In merito alle politiche sulla tutela del lavoro, sulle politiche per i giovani, per un fisco equo e sui diritti civili, non intendiamo indicare alcuna misura proposta dalle varie coalizioni, convinti che la complessità di tali temi richieda interventi strutturali ben lontani dagli ‘interventi tampone’ presenti nei vari programmi. FUTURO MERIDIANO crede indispensabili nuovi paradigmi sul lavoro che abbandonino la contrapposizione lavoro-imprese, interventi strutturali per fare emergere le energie delle donne e dei giovani ancora assenti nell’economia del Paese, crede in una fiscalità equa che allargando la platea ne riduca la pressione in una logica di progressività, mentre sui diritti civili ritiene indifferibile adeguare le norme alla mutata realtà sociale, piuttosto che tentare di mutare quest’ultima imponendo norme anacronistiche. Non potendo verificare la fattibilità economica delle misure citate che è tutta da dimostrare, si vuole ribadire che quelle indicate rimangono proposte insufficienti e fortemente incomplete e che in ogni caso avrebbero bisogno di essere integrate con altre misure urgenti e necessarie, non rilevate nei programmi, armonizzandole in una visione coerente di un nuovo modello di sviluppo e convivenza. D’altra parte, FUTURO MERIDIANO non crede al ravvedimento delle stesse forze politiche che hanno determinato, con ben tre governi, l’attuale drammatica crisi economica e sociale del Paese e che oggi si vogliono presentare con una nuova falsa veste imponendo candidati di partito del Centro Nord nei collegi del Meridione! In questo contesto, spiccano come forze “fuori dal coro” Unione Popolare nelle consultazioni politiche e Sicilia Vera di Cateno De Luca nelle regionali siciliane, forze che nei loro rispettivi contesti tentano di dare nuova voce a uno sviluppo che parta da Sud, impegnandosi al contempo in un percorso di riequilibrio territoriale nel nostro Paese. FUTURO MERIDIANO pur lasciando al singolo elettore il giudizio sui singoli candidati presenti nelle liste di ogni regione, guarda con interesse a questi due progetti politici nella loro totalità.

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