ROMA (ITALPRESS) – “Pantelleria è un’isola meravigliosa e merita un sostegno del Governo nazionale per la tutela e la valorizzazione ma anche per scovare e arrestate i criminali incendiari di questo incendio ma anche di quello del 2016 che sono ancora ignoti. Vanno usati i migliori strumenti investigativi di cui l’Italia dispone. Ma voglio anche ringraziare la protezione civile e tutti gli operatori e i volontari che subito hanno agito per circoscrivere il fuoco e limitare il danno”. Così all’Italpress il presidente della
fondazione Univerde ed ex ministro dell’ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, in merito all’incendio che ieri sera ha investito l’isola.
Il decreto legge “Pecoraro Scanio” del 4 agosto 2000 introdusse il reato di incendio boschivo con l’aggravante del danno ambientale grave nelle aree protette. In pratica una pena aumentata con minimo 6 anni e un massimo di 15 anni. Ma sembra che non basti a dissuadere gli autori di questi roghi quasi sempre dolosi. “Era l’estate del 2000 con numerosi incendi e da ministro dell’agricoltura e delle foreste – spiega Alfonso Pecoraro Scanio – presi l’iniziativa e in una seduta molto dura del consiglio dei ministri mi assunsi la responsabilità di proporre io l’introduzione del 423 bis nel codice penale”.
“La natura – sottolinea – era considerata non meritevole di una tutela adeguata contro questi criminali. Introdussi invece proprio un’aggravante per il danno ambientale grave e le aree protette”. “Ora con le norme – aggiunge – le forze di polizia e la magistratura hanno gli strumenti e proprio dopo il decreto legge istituii anche i nuclei investigativi del corpo forestale e quello antincendi e mi avvalsi di validi ufficiali come gli attuali generali Giuseppe Vadalà, oggi commissario di governo per le bonifiche o Sergio Costa divenuto poi ministro. In questi anni sono stati arrestati tanti incendiari ma purtroppo servono processi veloci e condanne esemplari”, conclude Pecoraro Scanio che volle da ministro dell’ambiente il parco nazionale di Pantelleria nella finanziaria 2007 e solo dopo il grave incendio del 2016 si sbloccò l’iter di istituzione del parco.
credit photo Fondazione UniVerde
(ITALPRESS).
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