- Se andate a leggere i giornali degli ultimi 15 giorni, vi accorgerete che alla politica siciliana impegnata in campagna elettorale dell’agricoltura non gliene frega niente
- E allora riunitevi, organizzatevi, trovate subito il candidato alla presidenza della Regione, raccogliete le firme e preparate le liste. Per eleggere 4-5 deputati regionali ci vogliono 110-130 mila voti. Ce la potete fare
- Mettetevi in testa, egregi agricoltori siciliani, che oggi se si è fuori dalle istituzioni si è irrilevanti. Dovete scendere in campo voi e difendere i vostri diritti
Se andate a leggere i giornali degli ultimi 15 giorni, vi accorgerete che alla politica siciliana impegnata in campagna elettorale dell’agricoltura non gliene frega niente
Stamattina vogliamo dedicare due articoli alle elezioni regionali siciliane. Il primo l’abbiamo già scritto: è il MATTINALE di oggi sugli scenari possibili dopo le primarie del centrosinistra vinte, com’era nelle previsioni, da Caterina Chinnici, la candidata del PD. Ebbene, leggendo ormai da giorni tanti articoli sulle elezioni regionali siciliane abbiamo maturato una solare e olimpica convinzione: che alle forze politiche della nostra Isola di oggi dell’agricoltura siciliana non gliene può fregare di meno. Se provate a leggere gli articoli di politica regionale legati alle elezioni degli ultimi 15 giorni vi accorgerete che non c’è un solo accenno ai problemi dell’agricoltura siciliana. La politica siciliana impegnata in campagna elettorale ignora l’agricoltura. Eppure i problemi non mancano: raddoppio del costo delle sementi, aumento spaventoso del costo dei fertilizzanti, aumento del prezzo del gasolio agricolo. In più, siccome gli agricoltori sono cittadini italiani, ci sono anche le bollette di gas e luce alle stelle, l’aumento di benzina e gasolio e, in generale, l’aumento del costo della vita. Cosa dovrebbero fare gli agricoltori siciliani in una realtà politica che li ignora? Accettare di essere irrilevanti e, magari, votare per i partiti politici che non sanno nemmeno cos’è l’agricoltura? Da qui la nostra proposta: gli agricoltori siciliani dovrebbero presentare un proprio candidato alla presidenza della Regione e le liste in tutt’e nove le provi9nce della nostra Isola.
E allora riunitevi, organizzatevi, trovate subito il candidato alla presidenza della Regione, raccogliete le firme e preparate le liste. Per eleggere 4-5 deputati regionali ci vogliono 110-130 mila voti. Ce la potete fare
Il passaggio più difficile è l’individuazione del candidato alla presidenza della Regione disposto a ‘immolarsi’. Perché scriviamo a ‘immolarsi’? Per almeno due motivi. In primo luogo, perché le speranza di conquistare la presidenza della Regione sono molto scarse; in secondo luogo perché deve essere un candidato disposto a investire un po’ di risorse: e in un momento economicamente così difficile non è facile trovare le risorse. Ma un minimo di risorse economiche, per l’eventuale candidato alla presidenza della Regione siciliana degli agricoltori ci vuole, magari per fare arrivare qualche manifesto in ognuno dei circa 390 Comuni della Sicilia. Ma l’importanza dell’eventuale presenza degli agricoltori siciliani alle elezioni regionali con un proprio candidato e con proprie liste non è legata, per l’appunto, alla ‘lotta’ per la presidenza della Regione ma alla presenza delle liste in tutt’e nove le province. Il conto è presto fatto. La legge elettorale siciliana prevede uno sbarramento del 5%. Considerato che in Sicilia va a votare il 50% circa degli elettori aventi diritto, il Movimento degli agricoltori siciliani per poter raggiungere il 5% dovrebbe prendere da 110 mila a 130 mila voti. Questo gli consentirebbe di eleggere in Assemblea regionale siciliana 4-5 rappresentanti. Ebbene, i 4-5 deputati regionali eletti dagli agricoltori, una volta eletti nel Parlamento dell’Isola, dovrebbero scatenare un bordello un giorno sì e l’altro pure, costringendo il Governo regionale e il Parlamento dell’Isola di turno ad occuparsi dell’agricoltura.
Mettetevi in testa, egregi agricoltori siciliani, che oggi se si è fuori dalle istituzioni si è irrilevanti. Dovete scendere in campo voi e difendere i vostri diritti
Vogliamo lanciare un appello a tutti gli agricoltori siciliani: oggi l’unico modo di guadagnarsi l’interesse e il rispetto di chi governa è entrare a far parte delle istituzioni. Se si è fuori dalle istituzioni si è irrilevanti. Magari, visto che siamo in campagna elettorale, i candidati dei vari partiti alle elezioni regionali vi contatteranno e vi prometteranno mari e monti. Ebbene, cari agricoltori siciliani, sappiate che vi prenderanno in giro. Se resterete fuori dalle istituzioni continuerete ad essere ignorati. Se resterete ancora fuori dalle istituzioni – e segnatamente fuori dall’Assemblea regionale siciliana – continuerete ad essere marginali. Ai politici del grano duro – coltura essenziale e insostituibile nell’entroterra siciliano – dell’olio d’oliva tunisino che invade i mercati siciliani e italiani, dell’ortofrutta che arriva da mezzo mondo ‘ammazzando’ le produzioni locali e, quindi, i vostri redditi non gliene può fregare di meno. Dovete provare a unirvi e ad eleggere 4-5 deputati regionali. Non è impossibile. In Sicilia gli agricoltori e gli allevatori non sono pochi. E ci sono i vostri familiari. Non è difficile prendere 100 mila voti per voi. Basta organizzarsi e crederci. Ma dovete fare presto. Con molta probabilità, ci sarà l’election day: si voterà per le elezioni politiche nazionali e per le elezioni regionali siciliane lo stesso giorno, il 25 Settembre. Riunitevi e organizzatevi. Se vi organizzate, anche se i tempi sono stretti, troverete il modo di raccogliere le firme e presentare le vostre liste in tutt’e nove le province dell’Isola. Sette-otto agricoltori candidati in ogni provincia della Sicilia non è un’impresa impossibile. Provateci. Riuntevi. Trovate subito il possibile candidato alla presidenza della Regione, raccogliete le firme e presentate le liste. Non manca a voi farvi assistere da un paio di avvocati. Candidatevi, superate il 5%, mandate in Assemblea regionale siciliana 4-5 deputati e scatenate un bordello. Non perdete questa occasione.
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