Palermo, il Sindaco Lagalla vara la nuova Giunta. La vera scommessa è l’Urbanistica con il professore Maurizio Carta

19 luglio 2022
  • Com’era nelle previsioni, il ruolo di vice Sindaco è stato assegnato a Carolina Varchi
  • Forza Italia di Gianfranco Miccichè incassa due assessorati. In più dovrebbe arrivare l’elezione di Giulio Tantillo alla presidenza del Consiglio comunale. Sarà così? Vedremo 
  • Sabrina Figuccia assessore per la Lega-Prima l’Italia. A sorpresa la nuova Dc di Cuffaro designa Giuliano Forzinetti 
  • In Giunta anche i renziani, che ormai sono nel centrodestra (chissà cosa dice Renzi…). Importante e centrale la nomina del professore della facoltà di Architettura di Palermo, Maurizio Carta

Com’era nelle previsioni, il ruolo di vice Sindaco è stato assegnato a Carolina Varchi

Fuochi fatui di fine Primavera: Francesco Cascio non sarà vice Sindaco di Palermo, ruolo che spetta a Carolina Varchi“: così abbiamo scritto lo scorso 18 Giugno, quando Forza Italia pensava di mettere all’incasso il posto di vice Sindaco. I fatti ci hanno dato ragione: nella Giunta comunale del capoluogo siciliano varata dal Sindaco, Roberto Lagalla, Carolina Varchi, avvocato, parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia e fedelissima di Giorgia Meloni è stata designata nel ruolo di vice Sindaco. Ed è anche logico. Per almeno due buone ragioni. In primo luogo, perché, da candidata Sindaco di Fratelli d’Italia, ha fatto un passo indietro per sostenere la candidatura di Lagalla. In secondo luogo, perché il ruolo di vice Sindaco di Palermo non poteva essere affidato a un esponente di Forza Italia vicino a Gianfranco Miccichè che le sta provando tutte per ‘silurare’ la ricandidatura di Nello Musumeci alla presidenza della Regione, sostenuto dal segretario nazionale di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. In più vi è da aggiungere che Miccichè è abituato ad entrare e uscire dal centrodestra a seconda della convenienza del momento: e la guida della prima città siciliana, in eventuale assenza del Sindaco, non può essere affidata a una ‘temperie’ politica ondivaga…

Forza Italia di Gianfranco Miccichè incassa due assessorati. In più dovrebbe arrivare l’elezione di Giulio Tantillo alla presidenza del Consiglio comunale. Sarà così? Vedremo 

Detto questo, Forza Italia targata Miccichè – che rappresenta la continuità con la disastrosa stagione orlandiana – avrà tre assessori nella Giunta Lagalla: e questo + un brutto segnale, perché significa che la fallimentare politica della passata amministrazione sarà ancora in parte presente. Perché scriviamo in parte? Perché, in realtà, gli assessori comunali di Miccichè sono due: Rosy Pennino, presidente dell’Associazione nazionale Parlautismo e dirigente sindacale, che si dovrebbe occupare di Attività sociali, e Andrea Mineo, figlio d’arte, avvocato, che si dovrebbe occupare di Decentramento e Anagrafe. Il terzo assessore di Forza Italia è, in realtà, una vecchia conoscenza di scuola democristiana: si tratta dell’ex consigliere comunale Aristide Tamajo, papà del parlamentare regionale Edy Tamaio. Insomma, Forza Italia per modo di dire… Miccichè spera – o s’illude? – di acciuffare anche la presidenza del Consiglio comunale con Giulio Tantillo. L’elezione del presidente di Sala delle Lapidi avverrà con il voto segreto. Lo vogliamo vedere tutto questo film…

Sabrina Figuccia assessore per la Lega-Prima l’Italia. A sorpresa la nuova Dc di Cuffaro designa Giuliano Forzinetti 

Un assessore a testa per la Lega-Prima l’Italia e alla Nuova DC di Totò Cuffaro. La Lega ha designato Sabrina Figuccia, che nella passata legislatura, a differenza dei consiglieri comunali di Forza Italia, ha fatto opposizione all’amministrazione di Leoluca Orlando. Sabrina Figuccia si occuperà di Turismo e di far risorgere gli impianti sportivi che la passata Giunta ha abbandonato. A sorpresa, la DC di Cuffaro ha designato Giuliano Forzinetti, consulente aziendale, già vicepresidente di Sicindustria giovani, che si occuperà di Attività produttive in una città con un’economia moribonda. Tre assessorati andranno a Fratelli d’Italia. Abbiamo già scritto di Carolina Varchi vice Sindaco, che si occuperà di Bilancio, Legalità, Beni confiscati e Società partecipate: si tratta delle deleghe più importanti dell’amministrazione comunale. Gli altri due assessori designati di Fratelli d’Italia sono Giampiero Cannella, giornalista e già parlamentare nazionale, che si occuperà di Cultura, mentre l’ex parlamentare regionale Dario Falzone si occuperà di Personale, Ambiente e Manutenzioni.

In Giunta anche i renziani, che ormai sono nel centrodestra (chissà cosa dice Renzi…). Importante e centrale la nomina del professore della facoltà di Architettura di Palermo, Maurizio Carta

Tre assessorati sono stati assegnati alla lista Lavoriamo per Palermo. Contrariamente a quanto della dal leader nazionale di Italia Viva, Matteo Renzi, che ha sempre detto “mai accordi con il centrodestra”, i renziani mettono all’incasso un assessorato con la designazione del presidente del Consiglio comunale uscente, Totò Orlando, che si occuperà di Lavori pubblici, Edilizia privata e cimiteri. va da sé che, entrando in una Giunta di centrodestra, i renziani siciliani, alle elezioni regionali di Novembre, dovrebbero schierarsi con il centrodestra. Antonella Tirrito si occuperà di Innovazione, mentre nel settore urbanistico il Sindaco Lagalla mette a segno un bel colpo, assegnando questa delega a Maurizio Carta, docente di urbanistica presso la facoltà di Architettura di Palermo e prorettore all’Università del capoluogo siciliano. Questa nomina è importante, sia perché il personaggio è di alto spessore culturale, sia perché l’ultima volta che la facoltà di Architettura di Palermo si è occupata del futuro urbanistico del capoluogo siciliano risale agli anni del Piano-Programma con architetti di fama internazionale, da Giancarlo De Carlo a Giuseppe Samona, da Umberto Di Cristina alla professoressa Sciarra Borzì. Si era nei primi anni ’80 e il Piano-Programma non andava a genio ai potenti della città dell’epoca e venne archiviato in modo un po’ turbolento, come si racconta del libro Il progetto Kalhesa. Prima e dopo il Piano-Programma Palermo non è mai stata fortunata con l’urbanistica: basti pensare al risanamento del Centro storico forse un po’ troppo sbilanciato sulle caotiche ‘isole gastronomiche’. O a operazioni sicuramente innovative dal punto di vista progettuale – come lo ZEN – dove, però, nella realizzazione deve essersi perso lo ‘spirito’ del progetto, se è vero che ci sono stati e ci sono ancora enormi problemi di ‘contestualizzazione sociale’: e quando in Urbanistica si trascurano i possibili risvolti economici e sociali è evidente che qualcosa non ha funzionato. Vedremo cosa proporrà – a partire dal PRG e anche del Tram (progetto a nostro avviso obsoleto, se è vero che quasi tutte le Capitali europee puntano sui bus elettrici, meno costosi, di minore impatto e più funzionali) – il professore Carta. Il Sindaco Lagalla ha tenuto per sé il risanamento del Bilancio. Ma la vera scommessa della Palermo dei prossimi anni è l’Urbanistica che, se gestita bene, può fornire alla città grandi e importanti risorse umane, economiche e finanziarie.

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