Giuseppe Conte e i grillini lasceranno il Governo Draghi. Sono gli USA che vogliono la fine dell’euro/ MATTINALE 698

13 luglio 2022
  • Come cercheremo di illustrare in questo articolo i due argomenti – Conte che sta dando il benservito a Draghi e la fine dell’euro – potrebbero essere interconnessi 
  • Avviso alle imprese che vogliono lo smantellamento del Reddito di cittadinanza: tranquille, fallirete lo stesso, con o senza il Reddito di cittadinanza
  • Putin è un grande leader e ha provato fino all’ultimo a non rompere con una Ue governata da dilettanti allo sbaraglio
  • E se Conte fosse stato scelto dagli americani per gestire l’Italia nella transizione dall’euro ormai morente verso una gestione politica e monetaria comunque legata all’area del dollaro?     

Come cercheremo di illustrare in questo articolo i due argomenti – Conte che sta dando il benservito a Draghi e la fine dell’euro – potrebbero essere interconnessi 

Rispetto ai danni che il Governo di Mario Draghi sta provocando in Italia – e soprattutto rispetto allo smantellamento degli unici due provvedimenti validi voluti dal Movimento 5 Stelle in quasi cinque discutibilissimi anni di Governo, con riferimento al Superbonus e al Reddito di cittadinanza – il salario minimo è una grandissima minchiata. Chi oggi utilizza il salario minimo per convincere i grillini di Giuseppe Conte a restare in un pessimo Governo sono solo soggetti in malafede che vogliono finire di distruggere quel poco di buono che resta del Movimento. Per chi non l’avesse capito, il Governo Draghi, su ordine dei massoni banditi e falliti dell’Unione europea dell’euro, ha sotterrato il Superbonus perché riduceva il potere di ricatto delle banche e sta continuando a picconare il Reddito di cittadinanza. Non abbiamo mai nascosto i limiti del Reddito di cittadinanza, trasformato, nei fatti, in un Reddito universale, sganciato dalla realtà produttiva; ma andare ad eliminare, oggi, il Reddito di cittadinanza – ribadiamo, pur con tutti i suoi limiti – come vogliono le imprese e alcune forze politiche significherebbe fare precipitare milioni di persone nella povertà assoluta, riducendo drasticamente la domanda al consumo di beni essenziali. Due errori stupidi – due errori sociali prima che economici – che solo la dabbenaggine dei liberisti può patrocinare.

Avviso alle imprese che vogliono lo smantellamento del Reddito di cittadinanza: tranquille, fallirete lo stesso, con o senza il Reddito di cittadinanza

Alle imprese che sollecitano lo smantellamento del Reddito di cittadinanza diciamo: tranquilli, fallirete lo stesso, con o senza il Reddito di cittadinanza. E sapete perché fallirete? Perché così hanno deciso gli Stati Uniti d’America. Già da tempo è in corso uno scontro tra area del dollaro e i suoi alleati da una parte e Cina i suoi alleati dall’altra parte. Lo sapete, egregi imprenditori che pensate di salvarvi eliminando il Reddito di cittadinanza, perché l’Italia fallirà insieme con tutta l’Unione europea? Perché la Ue, tra la fine di Dicembre dello scorso anno e i primi di Gennaio di quest’anno ha provato a ‘chiudere’ un’operazione che avrebbe aiutato Cina e Russia a indebolire l’area del dollaro. In pratica, Cina e Russia hanno siglato un accordo per una mega-fornitura di gas russo ai cinesi. Mega-fornitura che i cinesi avrebbero pagato in euro. Tradotto: l’euro avrebbe contribuito ad ‘accerchiare’ l’area del dollaro. E’ un caso che nemmeno un mese dopo sia scoppiata la guerra in Ucraina? Fate voi. Quello che sappiamo è che se la Russia di Putin accettava il pagamento di questa mega-fornitura di gas dalla Cina in euro, ebbene, non lo faceva certo senza un’intesa con l’Unione europea. Insomma, non c’è bisogno di essere geni della politica per capire che c’era un’intesa tra Cina, Russia e Unione europea.

Putin è un grande leader e ha provato fino all’ultimo a non rompere con una Ue governata da dilettanti allo sbaraglio

La guerra in Ucraina ha frantumato questa intesa. Quando hanno capito di averla combinata grossa, i ‘capi’ della Ue si sono subito schierati con gli Stati Uniti e con l’Ucraina contro la Russia. Con molta probabilità, Putin, almeno in una prima fase, ha capito che l’Unione europea, che fa parte della NATO, non poteva fare altrimenti. Però, man mano che si sono accentuate le azioni di ostilità della Ue verso la Russia, Putin è stato messo in difficoltà. Chi ha un po’ di memoria ricorderà che la Russia di Putin, nei primi due mesi di guerra non ha mai smesso di fornire il gas all’Europa. Solo nelle ultime settimane il presidente della Russia, pressato dai suoi, ha dovuto iniziare a tagliare il gas all’Europa. E siccome la Ue continua a manifestare ostilità alla Russia nel tentativo di ingraziarsi gli Stati Uniti d’America, la Russia taglierà completamente il gas all’Unione europea. Senza il gas russo l’economia europea – a cominciare dall’economia tedesca – entrerà in crisi. La Francia, ad esempio, sta abbandonando il gas per tornare al petrolio. Nell’Unione europea l’hanno capito e pensano di salvarsi con il risparmio energetico. Ma è un’illusione. Lo scontro tra area del dollaro e Cina è destinato a salire di tono, gli Stati Uniti non hanno più alcun motivo per tenere in piedi l’euro. La moneta unica europea è destinata allo smantellamento. Cosa succederà dopo non lo sappiamo: non è facile capire, ad esempio, se l’Unione europea senza euro resisterà o collasserà del tutto. Così come non si può escludere che alcuni Paesi europei possano entrare direttamente a far parte dell’area del dollaro.

E se Conte fosse stato scelto dagli americani per gestire l’Italia nella transizione dall’euro ormai morente verso una gestione politica e monetaria comunque legata all’area del dollaro?       

Qui torniamo alla posizione politica – a nostro avviso corretta e lungimirante – di Giuseppe Conte. Draghi è stato piazzato a Palazzo Chigi dall’Unione europea. Questo perché Draghi è uno dei ‘capi’ dell’Unione europea. Con Draghi a capo del Governo l’Italia può continuare a indebitarsi per sopravvivere. Agli osservatori non sarà sfuggito il fatto che lo scorso 2 Luglio non c’è stato l’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE). E non ci sarà. Perché un aumento dei tassi d’interesse ad opera della BCE metterebbe in grande difficoltà Italia Spagna e Portogallo. Ma l’inflazione, a differenza dei tassi d’interesse, non può essere messa sotto controllo. Gli americani stanno alla finestra: o l’Unione europea crollerà per crisi economica (da mancanza di gas russo) e inflazione, o getterà la spugna rinunciando all’euro. In questo scenario – che dovrebbe materializzarsi entro i prossimi 12 mesi – Draghi non conta più nulla. Perché senza l’Unione europea dell’euro il potere di Draghi è pari a zero. Conte questo lo sa e si vuole chiamare fuori dal Governo, per lasciare con il cerino tra le mani i partiti che rimarranno con Draghi quando l’Italia affonderà con tutta l’Unione europea, o travolta dall’inflazione, o travolta dal crollo dell’euro. Lo ha capito anche Draghi, che ripete ossessivamente che, senza i grillini, non ci sarà un altro Governo con lui: ma lo dice ben sapendo che Conte e i grillini non vogliono più stare con Draghi. L’unica cosa certa è che tra un anno non ci sarà più l’Unione europea che abbiamo conosciuto fino ad ora. Non ci sarà più l’euro con la cricca di banditi che l’ha gestito; e forse, a Dio piacendo, non ci sarà più nemmeno la stessa Unione europea. E se Conte fosse stato scelto dagli americani per gestire l’Italia nella transizione dall’euro ormai morente verso una gestione politica e monetaria comunque legata all’area del dollaro?

Foto tratta da Lybian Express    

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti