In realtà Finlandia e Svezia hanno aderito all’area del dollaro, così come Argentina e Iran hanno scelto Cina e Russia

5 luglio 2022
  • La NATO, oggi, non ha solo una valenza geopolitica, ma è espressione dell’area del dollaro. Mentre il BRICS è alternativo alla moneta americana e fortemente influenzato dalla Cina e dalla Russia
  • La questione morale sollevata dall’Occidente in favore del popolo curdo è sempre stata strumentale
  • La guerra in Ucraina? Un cuneo a stelle e strisce contro la Russia e l’euro

di Economicus

La NATO, oggi, non ha solo una valenza geopolitica, ma è espressione dell’area del dollaro. Mentre il BRICS è alternativo alla moneta americana e fortemente influenzato dalla Cina e dalla Russia

La notizia di queste ore è che Finlandia e Svezia hanno firmato il protocollo per aderire alla NATO. Il processo di adesione è iniziato e passerà ancora un po’ di tempo prima della formalizzazione. Ma il fatto che siano caduti i veti è di per sé una notizia. In particolare, è venuto meno il veto della Turchia di Erdogan, che è l’unico Paese che ha tutto da guadagnare da questa operazione: in cambio del sì all’adesione di Finlandia e Svezia, la Turchia potrà infatti prendersi le terre dei curdi. Di fatto, il cosiddetto Occidente industrializzato – con in testa i socialdemocratici finlandesi e svedesi – si sono giocati i curdi! Ennesima dimostrazione che i socialdemocratici europei hanno sempre avuto nel proprio ‘Dna’ politico poco socialismo e molto americanismo. La seconda notizia di queste ore è che Argentina e Iran hanno deciso di aderire al BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica). Anche se questa seconda notizia sta passando questa inosservata, si tratta di un fatto economico e politico molto importante. L’Argentina è, da anni, nel mirino del Fondo Monetario Internazionale, uno strumento nelle mani dell’Occidente. Con l’adesione al BRICS l’Argentina conta di liberarsi dagli eterni ricatti occidentali per rafforzare la cooperazione con Cina a Russia. Lo stesso discorso vale per l’Iran, che è pronto ad offrire tutte le sue risorse, a cominciare dalle riserve energetiche, per scrollarsi di dosso l’Occidente che ha sempre sfruttato questo Paese. Uno dei pochi leader politici che non voleva depredare i Paesi produttori di petrolio è stato il presidente dell’ENI, Enrico Mattei, che infatti è stato ucciso il 27 Ottobre del 1962.

La questione morale sollevata dall’Occidente in favore del popolo curdo è sempre stata strumentale

L’adesione alla NATO da parte di Finlandia e Svezia viene vista come una strategia geopolitica contro la Russia. E in parte è così. Perché, in effetti, l’Organizzazione intergovernativa del trattato del nord Atlantico – North Atlantic Treaty Organization (Nato) in inglese e Organisation du Traité de l’Atlantique Nord (Otan) in francese -meglio nota come NATO  è stata costituita nel 1949 per assicurare la pace e la sicurezza in Europa contro il comunismo sovietico. Con la caduta del Muro di Berlino e il crollo dell’Impero comunista la NATO sarebbe dovuta sparire. Invece è rimasta. Perché? Semplice: perché dal 1971 in poi, con la guerra del Kippur e con fine del Gold exchange standard, le monete non si difendono soltanto con la forza delle economie, ma anche con la forza delle armi. Piaccia o no, oggi la NATO rappresenta anche – se non soprattutto – l’area del dollaro. Mentre il BRICS non è altro che un’alleanza di Paesi che rifiutano il predominio del dollaro nell’economia mondiale. Di fatto, Finlandia e Svezia hanno aderito all’area del dollaro e, pur di raggiungere tale obiettivo, si sono giocati il popolo curdo. Mentre Argentina e Iran, come già accennato, cercano di scrollarsi di dosso il peso e lo sfruttamento dell’Occidente rappresentato – sempre piaccia o no – dall’area del dollaro.

La guerra in Ucraina? Un cuneo a stelle e strisce contro la Russia e l’euro

Nel pieno di questo scontro è finita l’Europa dell’euro. La moneta unica europea è stata voluta dagli scervellati europeisti degli anni ’90 del secolo passato per provare a sostituire il dollaro negli scambi internazionali. Non tutti erano d’accordo con questa follia. A cominciare dagli inglesi. Questo spiega perché agli americani l’Eurozona non è mai andata a genio. Gli USA hanno sempre tollerato la UE, anche perché, alla fine, è fatta in buona parte da Paesi NATO. Ma ora che lo scontro tra area del dollaro da una parte e Cina e i propri alleati dall’altra parte si va facendo sempre più serrato, gli Stati Uniti non hanno alcun motivo per tenere in piedi l’Unione europea dell’euro che, in effetti, in termini di forza economica, fa un po’ sorridere. Basti pensare che con l’adesione di Argentina e Iran, il gruppo dei Paesi del BRICS salirà ad un potenziale di 3 miliardi e 400 milioni di consumatori, poco più del 40% degli abitanti della Terra. Con i suoi 500 milioni di abitanti e una moneta unica contestata e accettata solo da alcuni Paesi della UE, la moneta unica europea – peraltro gestita in funzione degli interessi del Nord Europa, Germania in testa – è di fatto fuori gioco. La Germania – ancor una volta che gli piaccia o no – ha già perso la sua ‘Terza guerra mondiale’. La guerra in Ucraina, voluta dagli americani, non è altro che un cuneo a stelle e strisce piantato nel cuore dell’Europa per indebolire la Russia da una parte e per fare ‘squagliare’ l’euro dall’altra parte. Ma di questo parleremo domani.

Foto tratta da Italia Oggi

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