- Oggi primo giorno d’Estate con le temperature in crescita grazie all’arrivo dell’Anticiclone africano. Molto ‘caldi’ anche Gianfranco Miccichè e Matteo Salvini che, dopo il ritiro annunciato ieri sera dal presidente Musumeci, dovranno comunicare chi sarà il candidato alla guida della Sicilia che metta d’accordo tutto il centrodestra
- Antincendio 1/ Intanto incendi in provincia di Palermo. Mentre nell’Ennese si scopre che la mancanza di benzina blocca le operazioni di prevenzione degli incendi
- Antincendio 2/ Cinquantenni e sessantenni mandati in prima linea nelle aree impervie per prevenire gli incendi e i giovani con il Reddito di cittadinanza. Cronache della Sicilia del nostro tempo
Oggi primo giorno d’Estate con le temperature in crescita grazie all’arrivo dell’Anticiclone africano. Molto ‘caldi’ anche Gianfranco Miccichè e Matteo Salvini che, dopo il ritiro annunciato ieri sera dal presidente Musumeci, dovranno comunicare chi sarà il candidato alla guida della Sicilia che metta d’accordo tutto il centrodestra
Oggi, 21 Giugno, primo giorno d’Estate, la Sicilia fa i conti con l’aumento delle temperature: le previsioni raccontano che si ‘viaggerà’ intorno a 40 gradi centigradi grazie all’anticiclone africano. In aumento anche la ‘temperatura politica’ con la mossa del presidente della Regione uscente, Nello Musumeci, che ha gettato il pallone nei piedi del coordinatore di Forza Italia nell’Isola, Gianfranco Miccichè e del leader della Lega, Matteo Salvini. Ieri sera, a Catania, all’ombra di Sant’Agata, il presidente della Regione ha annunciato che toglierà il disturbo. Forse stanco dei continui attacchi, Musumeci ha detto di essere pronto a passare il testimone a un altro candidato alla presidenza della Regione del centrodestra. Dopo mesi di continui attacchi a Musumeci, ora Miccichè e Salvini dovranno scoprire le carte. Hanno voluto la bicicletta e adesso dovranno pedalare. Toccherà a Miccichè e a Salvini dire chi è il candidato presidente in grado di mettere d’accordo tutto il centrodestra siciliano. La parola a questi due ‘scienziati’ della politica…
Antincendio 1/ Intanto incendi in provincia di Palermo. Mentre nell’Ennese si scopre che la mancanza di benzina blocca le operazioni di prevenzione degli incendi
Intanto, con l’arrivo del caldo, puntuali come orologi svizzeri, in Sicilia arrivano anche gli incendi, tutti dolosi. Ieri il primo ‘assaggio’ è toccato alla provincia di Palermo. Fuoco a Misilmeri, Bolognetta, Caccamo, con una toccata di fiamme anche nella parte occidentale della provincia, Partinico e Balestrate. Ieri sera abbiamo scritto che non ci aspettavamo la mossa del presidente della Regione Musumeci che, di fatto, ha annunciato che non si ricandiderà. A meno che – ovviamente questo lo aggiungiamo noi – Miccichè e la Lega di Salvini falliranno. In questo caso non si può escludere il ritorno di Musumeci nel ruolo di Cincinnato… Intanto alla porta bussa la realtà. Ieri, ad esempio, nella pagina Facebook di Giuseppe Fiore, segretario regionale Sifus operai forestali, abbiamo letto un post che ci ha lasciati basiti. Fiore riporta una breve nota di ieri, 20 Giugno, del segretario generale del Sifus Confali, Maurizio Grosso: “In data odierna, la Segreteria Generale del Sifus ha chiesto, tramite missiva, all’ex Azienda forestale di Enna di sapere se l’assenza di benzina, già da 10 giorni, per i decespugliatori del distretto di Enna è dovuta all’impossibilità economica di sopportare l’impennata dei prezzi del carburante o a mera incapacità di programmazione amministrativa”. La prima cosa da fare per prevenire gli incendi è l’eliminazione dei cespugli che, spesso, soprattutto se secchi, magari con la presenza di qualche ‘manina’, danno il via agli incendi. Apprendiamo così che nell’Ennese, da dieci giorni, manca il carburante per far funzionare i decespugliatori!
Antincendio 2/ Cinquantenni e sessantenni mandati in prima linea nelle aree impervie per prevenire gli incendi e i giovani con il Reddito di cittadinanza. Cronache della Sicilia del nostro tempo
Sempre sulla pagina di Giuseppe Fiore c’è un video accompagnato da un post. Si vedono gli operai forestali che si avventurano in un terreno impervio con i decespugliatori: “Operai decespugliatoristi tutti oltre cinquantenni a fare lavori disagiati con 40 gradi”. Nel post si fa notare che, in questi luoghi, quasi sempre in pendenza, se dovesse succedere qualcosa il soccorso potrebbe arrivare soltanto in elicottero. Non si può non notare l’assurdità di un lavoro pesante e rischioso affidato a cinquantenni e sessantenni! Ma questa è la Sicilia di oggi: i cinquantenni e i sessantenni nelle zone impervie delle aree verdi della nostra Isola per eliminare i cespugli, operazione difficoltosa e indispensabile per prevenire gli incendi e i giovani siciliani con il Reddito di cittadinanza. Così, tra attività antincendio bloccate per mancanza di carburante, tra cinquantenni e sessantenni mandati in prima linea nell’azione di prevenzione del fuoco, con un presidente della Regione demotivato e stanco dei continui attacchi da parte dei cacciatori di poltrone di Forza Italia e della Lega (l’ultimo attacco al presidente a Taormina, da parte di soggetti che non sanno nemmeno che la competenza sull’autostrada Palermo-Catania è dello Stato: gente del mondo dello spettacolo molto informata, magari da candidare…), con i primi incendi del verde che annunciano ‘immancabili destini’, la Sicilia accoglie la prima ondata di caldo estiva. Che Iddio ce la mandi buona!
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