Zitto zitto Gaetano Miccihè si sta candidando alla presidenza della Regione siciliana?

20 giugno 2022
  • Chissà perché leggendo quello che ha detto nel corso di un convegno a Palermo ci è saltata in testa questa idea
  • La Regione siciliana secondo Gaetano Miccichè
  • Gaetano Miccichè, per la Sicilia, ripropone la solita ministra riscaldata del liberismo economico, ignorando l’attuale scontro in corso – che sta crescendo di tono – tra area del dollaro e Cina. L’unica cosa che in questo momento non serve alla Sicilia, all’Italia e all’Unione europea è l’internazionalizzazione 

Chissà perché leggendo quello che ha detto nel corso di un convegno a Palermo ci è saltata in testa questa idea

Gaetano Miccichè, presidente del consiglio di amministrazione di Banca Imi del gruppo Intesa Sanpaolo,  partecipando a Motore Italia Sicilia, appuntamento organizzato a Palermo, nei saloni di Villa Igiea, da Class editori, si è messo a parlare della Sicilia. Nulla da dire tranne che… Tranne che: 1) è il fratello maggiore di Gianfranco Miccichè, presidente dell’Assemblea regionale siciliana e coordinatore e coordinatore di Forza Italia in Sicilia; 2) di Gaetano Miccichè come possibile candidato alla presidenza della Regione siciliana di Forza Italia e di altre possibili forze politiche si parla da tempo; 3) nonostante l’annuncio della celebrazione delle elezioni primarie del centrosinistra per la designazione del candidato alla presidenza della Regione siciliana rimane in piedi il possibile inciucio tra Forza Italia targata Gianfranco Miccichè, il Pd siciliano, la Lega e gli Autonomisti di Raffaele Lombardo. E se fosse proprio Gaetano Miccichè il candidato di questo possibile inciucio? Del resto, Mario Draghi, banchiere, è stato promosso ‘statista’ sul campo e oggi è il capo del Governo italiano; il fatto che stia portando l’Italia a sbattere, tra carovita e guerra in Ucraina conta poco, anche perché non è affatto detto che un Governo italiano debba fare gli interessi degli italiani: anzi. Insomma: se il banchiere Draghi è diventato presidente del Consiglio perché il banchiere Miccichè non deve diventare presidente della Regione siciliana? Volendo, Draghi è nato nel 1947, mentre lui, Gaetano Miccichè è nato nel 1950.

La Regione siciliana secondo Gaetano Miccichè

Leggiamo cosa ha detto Gaetano Miccichè (citiamo le parole riportate da un articolo del Giornale di Sicilia): Compito di chi amministra la Sicilia, dice il banchiere, “è favorire insediamenti produttivi virtuosi” nell’Isola. Ancora: “Sono convinto che a medio e lungo termine dobbiamo puntare a fare sì che la Sicilia diventi una grande regione e che possa fare crescere le proprie aziende e internazionalizzarle”. Ancora: “Nel breve termine il nostro principale dovere è che i giovani che vengono dalle università possano avere degli sbocchi professionali in loco”. Per Miccichè “il principale compito o forse il dovere di chi amministra la “Regione è favorire insediamenti produttivi virtuosi in Sicilia”. Bontà sua, Gaetano Miccichè ci dice anche su settori quali specifici economici puntare: “Farei una segmentazione delle possibilità: turismo, sanità, agroalimentare, logistica portuale. Individuare le potenzialità di questo Paese e interloquire con i protagonisti di questi settori nazionali e internazionali e andare a presentarsi come terra di opportunità”.

Gaetano Miccichè, per la Sicilia, ripropone la solita ministra riscaldata del liberismo economico, ignorando l’attuale scontro in corso – che sta crescendo di tono – tra area del dollaro e Cina. L’unica cosa che in questo momento non serve alla Sicilia, all’Italia e all’Unione europea è l’internazionalizzazione 

Che dire? Che Gaetano Miccichè, senza offesa, ripropone la solita minestra riscaldata del liberismo economico che sta distruggendo il Pianeta, a cominciare dalla internazionalizzazione delle aziende che, in tempo di incertezza monetaria, è un errore gravissimo. In questo momento storico la guerra tra area del dollaro USA e Cina sta salendo di tono. Ci sono Paesi fuori dall’area del dollaro che stanno tornando all’econo0mia pre-guerra del Kippur, ovvero al legame tra moneta e oro. L’internazionalizzazione mentre sale di tono una guerra monetaria-planetaria non è proprio il massimo… Non solo. I cambiamenti climatici in corso, la guerra in Ucraina (destinata a durare chissà quanto tempo) e altre guerre che si combattono in tante aree del mondo suggeriscono politiche economiche votate all’autosufficienza, specie nel settore agricolo e agroalimentare. L’internazionalizzazione e la globalizzazione dell’economia si stanno rivelando, sotto il profilo geopolitico, scelte totalmente sbagliate. Che un Paese ad economia fragile possa dipendere da altri Paesi per l’alimentazione ci sta; ma che l’Unione europea ultra-liberista e globalista sia non autosufficiente per grano, mais, soia e tanti altri prodotti agricoli è un gravissimo errore. Infine siamo proprio curiosi di sapere cosa pensa Gaetano Miccichè della questione meridionale e dei signori della Banca d’Italia che hanno lasciato il Sud e la Sicilia senza un sistema creditizio di riferimento, ben sapendo che il sistema bancario è la prima infrastruttura necessaria per lo sviluppo di una Regione, senza la quale turismo, sanità, agroalimentare, logistica portuale avranno sempre difficoltà di crescita. Chissà, magari un giorno lo intervisteremo e magari ci risponderà.

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