I primi commenti ai risultati dei ballottaggi siciliani non si fanno attendere. Il Movimento 5 Stelle, che ha trionfato nell’Isola come nel resto d’Italia, scalda i motori per le regionali mentre il Sindaco di Palermo, per una volta, non esita a criticare il partito di Renzi…
Trionfano i 5 Stelle in Sicilia come nel resto d’Italia. A parte Napoli, dove la vittoria di Luigi De Magistris (con il 67% contro il 33% di Gianni Lattieri) è una storia a sé, queste elezioni confermano l’exploit del partito di Beppe Grillo che si prende Roma con Virginia Raggi (67,2%) e, a sorpresa, anche Torino (Chiara Appendino stacca di dicei punti l’uscente Piero Fassino fermo al 44%) lasciando senza fiato il PD che, per una volta, mette d parte l’arroganza e ammette la sconfitta.
La vittoria del M5S è plateale: non solo il boom di voti di Virginia Raggi e Chiara Appendino, i grillini si affermano in 19 dei 20 Comuni sopra 15mila abitanti chiamati al ballottaggio: dalla Sardegna alla Puglia, dal Lazio al Piemonte, dal Veneto all’Emilia-Romagna fino, come detto, alla Sicilia dove da oggi i pentastellati guideranno Favara (Anna Alba con il 71% contro Gabriella Bruccoleri del centrosinistra al 29%), Alcamo (Domenico Surdi trionfa con il 74,88% contro Sebastiano Dara) e Porto Empedocle (Ida Carmina vince con il 71% contro Orazio Guarraci).
Un terremoto vero e proprio che, comprensibilmente, fa esultare anche gli esponenti siciliani del movimento di Grillo. A parlare per primo è Giancarlo Cancelleri che vede sempre più vicina la conquista di Palazzo d’Orlèans: “Parte oggi l’Opa per palazzo d’Orleans. La messe di voti raccolta in Sicilia e in comuni di primissima grandezza in Italia, dimostra inequivocabilmente che la gente ha voglia di cambiare drasticamente rotta.- dichiara il deputato regionale- I tempi sono maturi per la prima regione a guida 5 stelle”.
“La stracciante vittoria nei comuni di Alcamo, Porto Empedocle e Favara, dove in maniera quasi plebiscitaria il Movimento ha piantato la sua bandierina, e i grandissimi e inequivocabili successi di Roma e Torino, oltre lo Stretto, sono per il M5S Sicilia la chiarissima espressione della voglia dell’elettorato di cambiare decisamente pagina. Puntiamo senza mezzi termini – sottolinea Cancelleri – alla guida di questa Regione, punto di partenza per dimostrare come governare il Paese intero. La gente ha bocciato la proposta non più credibile dei vecchi partiti, che hanno portato allo sfacelo, al baratro, all’ingovernabilità”.
“Oggi – continua Cancelleri – muore definitivamente il luogo comune che dipinge il voto al M5S come un voto di protesta. E’, al contrario, un voto che premia la proposta, il prezioso lavoro fatto nei Comuni, al parlamento regionale e nazionale, è l’espressione della voglia di comunità di solidarietà, di stare assieme, che è nel Dna del Movimento”.
Tra ai primi a commentare i risultati delle elezioni c’è anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il quale, secondo quanto sostenuto in questa intervista dal coordinatore provinciale di Rifondazione Comunista, vorrebbe importare a Palermo il modello Napoli e forse per questo comincia a mostrarsi critico nei confronti del PD:
“La linea del PD di pretendere di riportare i sindaci sotto il controllo e dentro i recinti dei partiti, politica di cui la cacciata di Ignazio Marino è stata emblema e conferma, si dimostra disastrosa, mortificando i candidati del Pd anche e al di là dei meriti e demeriti dei singoli candidati e sindaci coinvolti. Non è certamente un caso- dice Orlando- la vittoria di Luigi De Magistris, cui rinnovo un abbraccio. Ora il governo nazionale e il PD dovranno dimostrare di avere cultura e senso delle istituzioni, dando a tutti i sindaci di qualsiasi colore strumenti e risorse per governare le città, stremate da politiche che hanno frustrato la stessa dignità istituzionale dei Comuni, con scelte di austerità non più tollerabili e non più tollerate dai cittadini”.
(nella foto i festeggiamenti a Porto Empedocle)
Qui i dettagli dei voti nelle altre città.
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